Executive Coaching: destinatari e benefici - Jobiri

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Lorenzo è un ottimo manager e un abilissimo direttore commerciale di una conosciuta multinazionale del settore del design. Sono già molti mesi che Lorenzo avverte una crescente difficoltà nell’ambiente aziendale, in particolar modo nella gestione dell’organizzazione del lavoro e dei rapporti interpersonali. 

Quando capitano situazioni del genere è necessario del tempo per prendere consapevolezza delle difficoltà in corso ed è necessario ancora altro tempo per capire che quel manager ha bisogno di trovare qualcuno che lo possa aiutare. Anche se sei super competente e hai esperienza da vendere, infatti, non è sempre facile guardarsi da soli in profondità e trovare il modo e il coraggio di cambiare.

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L’executive coaching è una pratica di sviluppo professionale adatta proprio per situazioni come quelle di Lorenzo (e non solo): si tratta di un percorso che mira a migliorare le competenze e le performance dei leader aziendali. Chiamato anche “coaching per manager”, l’executive coaching aiuta appunto i manager e gli executive ad affrontare le sfide complesse del mondo del lavoro, potenziando le loro capacità di leadership, la loro consapevolezza di sé e la loro efficacia nel raggiungere gli obiettivi aziendali. Attraverso un processo di coaching personalizzato, i leader ricevono supporto, feedback costruttivo e strumenti pratici per crescere sia a livello personale che professionale.

L’executive coaching non si limita a risolvere problemi immediati, ma si concentra anche sullo sviluppo a lungo termine delle competenze di leadership. Questo approccio olistico permette ai leader di affrontare le sfide con maggiore resilienza e di guidare i loro team in modo più efficace. In un contesto aziendale sempre più competitivo e in rapida evoluzione, l’executive coaching rappresenta un investimento strategico per migliorare la performance organizzativa e raggiungere il successo sostenibile.

Executive coaching: definizione e differenze con altri tipi di coaching

Definito da alcuni esperti come un “percorso di Coaching applicato ai vertici aziendali”, l’executive coaching è un processo di sviluppo professionale altamente personalizzato e orientato ai risultati, progettato per aiutare leader aziendali, manager e executive a migliorare le loro competenze di leadership, affrontare sfide specifiche e raggiungere i loro obiettivi di carriera. Questo tipo di coaching si concentra su aree come la gestione del team, la comunicazione efficace, la pianificazione strategica e la gestione dei conflitti. Attraverso una serie di sessioni individuali con un coach esperto, i leader ricevono feedback costruttivi, supporto e strategie pratiche per crescere sia a livello personale che professionale.

Differenze tra executive coaching e altri tipi di coaching

1) Focalizzazione sulle capacità di leadership

  • Executive coaching: si concentra principalmente sul miglioramento delle capacità di leadership e sulla risoluzione di problemi specifici che i leader aziendali affrontano. Gli obiettivi sono strettamente legati alla performance aziendale e allo sviluppo della carriera del leader
  • Life coaching: si rivolge a una vasta gamma di obiettivi personali e professionali, come il miglioramento del benessere generale, la gestione dello stress e la realizzazione di obiettivi di vita. È meno specifico rispetto all’executive coaching e può coprire vari aspetti della vita del coachee.

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2) Approccio personalizzato

  • Executive coaching: offre un approccio altamente personalizzato, adattando le tecniche e le strategie alle esigenze specifiche del leader e dell’organizzazione. Le sessioni sono spesso basate su una valutazione iniziale approfondita e su feedback continui
  • Business coaching: simile all’executive coaching, ma può essere più ampio, coinvolgendo non solo i leader ma anche i team e le strategie aziendali. È orientato a migliorare le performance aziendali complessive attraverso il coaching di individui e gruppi.

3) Obiettivi aziendali

  • Executive coaching: gli obiettivi sono strettamente legati agli obiettivi aziendali e organizzativi. L’enfasi è sulla creazione di leader più efficaci che possano guidare l’azienda verso il successo
  • Career coaching: si concentra principalmente sullo sviluppo di carriera del singolo individuo, aiutandolo a identificare e raggiungere i propri obiettivi professionali, come avanzamenti di carriera, cambi di lavoro o miglioramento delle competenze specifiche.

4) Metodologia e tecniche utilizzate

  • Executive coaching: utilizza una varietà di strumenti e tecniche, tra cui assessment psicometrici, feedback 360 gradi, role playing e simulazioni. Il coaching è spesso basato su modelli di leadership riconosciuti e su strategie di sviluppo delle competenze
  • Personal coaching: può includere tecniche simili, ma tende ad essere più flessibile e meno strutturato, con un’enfasi maggiore sul raggiungimento del benessere generale e dell’equilibrio vita-lavoro.

5) Durata e intensità

  • Executive coaching: generalmente prevede un impegno a lungo termine, con sessioni regolari che possono durare da sei mesi a un anno o più. L’intensità del programma è elevata, con un focus costante sugli obiettivi specifici del leader e dell’azienda
  • Health coaching: spesso ha una durata più breve e si concentra su obiettivi specifici legati alla salute e al benessere, come la gestione del peso, la nutrizione e l’attività fisica. Può includere anche aspetti di coaching motivazionale.

I principali benefici dell’executive coaching

L’executive coaching offre numerosi benefici sia per i leader aziendali che per le loro organizzazioni. Attraverso un processo personalizzato e mirato, i leader possono migliorare le loro competenze di leadership, aumentare la produttività e favorire il proprio sviluppo personale e professionale. Vediamo in dettaglio questi benefici.

1) Comunicazione efficace

L’executive coaching aiuta i leader a migliorare le loro capacità di comunicazione, rendendole più chiare, concise e persuasive. Questo è essenziale per trasmettere visione, valori e obiettivi aziendali.
Esempio: un manager che apprende a comunicare in modo più efficace può ispirare e motivare il suo team, riducendo i malintesi e aumentando la coesione del gruppo.

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2) Gestione dei conflitti

L’executive coaching fornisce ai leader strumenti e tecniche per gestire i conflitti in modo costruttivo, trasformando le situazioni di tensione in opportunità di crescita e collaborazione.
Esempio: un leader che riesce a risolvere i conflitti tra i membri del team può migliorare l’ambiente di lavoro e aumentare la produttività complessiva.

3) Pianificazione strategica

I leader imparano a sviluppare e implementare strategie aziendali efficaci, allineando gli obiettivi individuali con quelli organizzativi.
Esempio: un executive coach può aiutare un CEO a definire una chiara roadmap strategica per la crescita aziendale, migliorando la capacità di prendere decisioni informate.

4) Gestione del tempo

L’executive coaching aiuta i leader a migliorare la loro gestione del tempo, identificando le priorità e delegando compiti in modo efficace.
Esempio: un manager che gestisce meglio il proprio tempo può dedicare più attenzione alle attività ad alto valore aggiunto, aumentando così la produttività del team.

5) Definizione delle priorità

L’executive coaching aiuta i leader a focalizzarsi sugli obiettivi più importanti e a evitare di disperdere le energie su compiti meno rilevanti.
Esempio: un direttore vendite che impara a definire chiaramente le priorità può migliorare significativamente le performance del team di vendita.

6) Ottimizzazione dei processi

I leader possono identificare inefficienze nei processi aziendali e implementare miglioramenti per ottimizzare le operazioni.
Esempio: un executive coach può lavorare con un COO per snellire i processi di produzione, riducendo i tempi di ciclo e i costi operativi.

7) Consapevolezza di sé

L’executive coaching aiuta i leader a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, comprendendo meglio i propri punti di forza e le aree di miglioramento.
Esempio: un leader che è consapevole dei propri comportamenti e delle loro conseguenze può apportare modifiche per diventare più efficace e rispettato dal team.

8) Crescita continua

L’executive coaching promuove l’apprendimento continuo, incoraggiando i leader a sviluppare nuove competenze e a rimanere aggiornati sulle migliori pratiche del settore.
Esempio: un executive che adotta una mentalità di crescita può adattarsi meglio ai cambiamenti del mercato e guidare l’innovazione all’interno dell’azienda.

9) Bilanciamento vita-lavoro

L’executive coaching aiuta i leader a trovare un equilibrio tra le responsabilità lavorative e la vita personale, riducendo lo stress e migliorando il benessere generale.
Esempio: un leader che riesce a bilanciare meglio lavoro e vita privata può mantenere alti livelli di energia e motivazione, migliorando la propria performance sul lavoro.

Come funziona il processo di executive coaching?

L’executive coaching è un processo strutturato che mira a sviluppare le competenze e migliorare la performance dei leader aziendali attraverso un approccio personalizzato e orientato ai risultati. Ecco come funziona questo processo, dalle fasi iniziali alle tecniche utilizzate per garantire un miglioramento efficace e sostenibile.

1) Valutazione iniziale

Il processo di coaching inizia con una valutazione dettagliata delle competenze, delle esigenze e degli obiettivi del leader. Questa fase include colloqui, assessment psicometrici e feedback 360 gradi per ottenere una visione completa delle aree di forza e delle opportunità di miglioramento.
Esempio: un executive coach può utilizzare questionari e interviste con colleghi e superiori del leader per raccogliere informazioni dettagliate sulle sue capacità e aree di sviluppo.

2) Definizione degli obiettivi

Sulla base della valutazione iniziale, il coach e il coachee collaborano per stabilire obiettivi specifici, misurabili e raggiungibili. Questi obiettivi devono essere allineati con le esigenze individuali del leader e gli obiettivi strategici dell’organizzazione.
Esempio: un leader potrebbe fissare obiettivi come migliorare la gestione del tempo, rafforzare le capacità di comunicazione o sviluppare competenze di leadership strategica.

3) Pianificazione del percorso di coaching

L’executive coach sviluppa un piano di coaching personalizzato che include le sessioni di coaching, le attività di sviluppo e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Questo piano serve come guida per l’intero percorso di coaching.
Esempio: il piano di coaching potrebbe prevedere sessioni settimanali di coaching, esercizi pratici da completare tra le sessioni e letture consigliate per approfondire specifiche competenze.

4) Sessioni di coaching

Le sessioni di coaching sono incontri regolari tra il coach e il coachee, durante i quali vengono discusse le sfide attuali, valutati i progressi e fornite nuove strategie e tecniche per migliorare. Queste sessioni possono essere svolte di persona, telefonicamente o via video conferenza.
Esempio: durante una sessione di coaching, il coach può aiutare il leader a riflettere su una recente esperienza di gestione del team e a identificare modi per affrontare meglio situazioni simili in futuro.

5) Monitoraggio e feedback

Il progresso del coachee viene monitorato continuamente attraverso feedback regolari e valutazioni periodiche. Il coach fornisce feedback costruttivo e guida il leader nel fare aggiustamenti necessari per raggiungere gli obiettivi.
Esempio: il coach potrebbe chiedere al leader di riflettere su specifiche situazioni lavorative e fornire feedback su come sono state gestite, offrendo suggerimenti per miglioramenti futuri.

6) Chiusura e valutazione finale

Alla fine del percorso di coaching, il coach e il coachee valutano i progressi fatti rispetto agli obiettivi stabiliti. Viene redatto un piano per mantenere e continuare a sviluppare le competenze acquisite.
Esempio: la valutazione finale potrebbe includere una revisione completa dei risultati raggiunti, con feedback da parte del coach e un piano d’azione per il futuro sviluppo del leader.

7) Assessment e test psicometrici

Utilizzo di strumenti di valutazione per misurare le competenze, lo stile di leadership, i tratti della personalità e altre caratteristiche rilevanti. Questi strumenti aiutano a identificare le aree di forza e di miglioramento.
Esempio: un test di personalità come il Myers-Briggs Type Indicator (MBTI) può fornire informazioni preziose sul modo in cui il leader prende decisioni e interagisce con gli altri.

8) Feedback 360 Gradi

Raccolta di feedback da una varietà di fonti, tra cui colleghi, subordinati e superiori, per ottenere una visione completa delle competenze e delle performance del leader.
Esempio: un feedback 360 gradi potrebbe rivelare che il leader ha eccellenti capacità strategiche ma necessita di migliorare la gestione dei conflitti.

9) Role playing e simulazioni

Esercizi pratici che permettono ai leader di sperimentare e sviluppare nuove competenze in un ambiente sicuro e controllato. Il role playing può aiutare a prepararsi a situazioni difficili o inusuali.
Esempio: un leader può partecipare a una simulazione di una riunione critica, praticando tecniche di negoziazione e gestione del conflitto.

10) Esercizi di riflessione

Attività che incoraggiano i leader a riflettere sulle loro esperienze, ad identificare lezioni apprese e a sviluppare piani per applicare queste lezioni in futuro.
Esempio: il coach può chiedere al leader di tenere un diario di riflessione, annotando le esperienze quotidiane e le lezioni apprese.

11) Tecniche di mindfulness e gestione dello stress

Strumenti e tecniche per migliorare la consapevolezza di sé, ridurre lo stress e aumentare la resilienza. Queste pratiche aiutano i leader a mantenere la calma e a prendere decisioni più efficaci.
Esempio: sessioni di meditazione guidata o esercizi di respirazione possono aiutare i leader a gestire meglio lo stress e a migliorare la concentrazione.

12) Mentoring e consulenza

In aggiunta all’executive coaching, i leader possono beneficiare del mentoring e della consulenza da parte di esperti del settore o colleghi più esperti, ottenendo consigli pratici e supporto.
Esempio: un leader emergente può essere affiancato da un dirigente senior che offre consulenza su come navigare la politica aziendale e sviluppare una carriera di successo.

Quando è necessario affidarsi ad un executive coach?

L’executive coaching può essere un potente strumento di sviluppo professionale, ma è particolarmente efficace in determinati contesti e situazioni. Capire quando è necessario l’executive coaching può aiutare i leader e le organizzazioni a trarre il massimo beneficio da questo approccio. Ecco alcuni segnali che indicano la necessità di coaching e situazioni comuni in cui l’executive coaching è particolarmente benefico.

1) Difficoltà nella gestione del team

Un leader che fatica a gestire il proprio team, a motivare i dipendenti o a risolvere i conflitti interni potrebbe trarre grande beneficio dall’executive coaching.
Esempio: se un manager riceve frequenti feedback negativi sul proprio stile di gestione o se il team mostra segni di demotivazione e alto turnover, è il momento di considerare il coaching.

2) Stagnazione nella carriera

Quando un leader non vede progressi nella propria carriera o si sente bloccato, l’executive coaching può fornire nuove prospettive e strategie per avanzare.
Esempio: un direttore che non riesce a ottenere promozioni o che non vede miglioramenti nelle proprie competenze può utilizzare il coaching per identificare le aree di sviluppo e pianificare la crescita professionale.

3) Feedback negativo

Ricevere feedback negativi costanti da parte di colleghi, subordinati o superiori può indicare la necessità di un supporto mirato per migliorare le competenze di leadership.
Esempio: un leader che viene frequentemente criticato per la scarsa capacità di comunicazione o per la mancanza di visione strategica può trarre vantaggio dall’executive coaching per sviluppare queste competenze.

4) Cambiamenti organizzativi

In periodi di cambiamento organizzativo, come fusioni, acquisizioni o ristrutturazioni aziendali, l’executive coaching può aiutare i leader a navigare queste transizioni in modo efficace.
Esempio: un manager che deve gestire una nuova squadra dopo una fusione aziendale potrebbe utilizzare il coaching per facilitare l’integrazione e migliorare la coesione del team.

5) Ambizioni di crescita personale

Leader che aspirano a migliorarsi continuamente e a raggiungere nuovi traguardi possono trovare nell’executive coaching un valido alleato per il loro sviluppo personale e professionale.
Esempio: un dirigente che desidera sviluppare competenze avanzate di leadership o esplorare nuovi orizzonti professionali può trarre beneficio dall’executive coaching.

Situazioni comuni in cui l’executive coaching è benefico

1) Transizioni di carriera

Quando i leader affrontano promozioni o cambiamenti di ruolo, l’executive coaching può aiutare ad adattarsi rapidamente alle nuove responsabilità e a sviluppare le competenze necessarie per il successo.
Esempio: un neo nominato CFO che deve gestire nuove sfide finanziarie e strategiche può utilizzare il coaching per acquisire competenze specifiche e aumentare la propria efficacia.

2) Sviluppo di nuove competenze

L’executive coaching è utile quando è necessario sviluppare nuove competenze per affrontare le sfide future e migliorare la performance organizzativa.
Esempio: un CEO che vuole migliorare le proprie capacità di innovazione e pensiero strategico per guidare l’azienda in un mercato competitivo può trarre vantaggio dall’executive coaching.

3) Performance sotto le aspettative

Quando le performance di un leader sono inferiori alle aspettative, il coaching può aiutare a identificare le cause sottostanti e a sviluppare piani d’azione per il miglioramento.
Esempio: un manager di progetto che ha difficoltà a rispettare le scadenze e a mantenere il controllo del budget può utilizzare il coaching per migliorare le proprie capacità di gestione dei progetti.

4) Cambiamenti aziendali

In periodi di cambiamenti significativi, come l’implementazione di nuove strategie aziendali o tecnologie, l’executive coaching può supportare i leader nel guidare questi cambiamenti con successo.
Esempio: un dirigente che deve guidare l’implementazione di una nuova piattaforma tecnologica in tutta l’azienda può trarre beneficio dal coaching per gestire la transizione e ottenere il consenso del team.

5) Promozione di una cultura aziendale positiva

Il coaching può essere utilizzato per promuovere una cultura aziendale positiva, migliorare la comunicazione interna e rafforzare i valori aziendali.
Esempio: un leader che vuole migliorare il morale e la motivazione del team, promuovendo una cultura di collaborazione e rispetto, può utilizzare l’executive coaching per raggiungere questi obiettivi.

I livelli di Business Coaching

In questo percorso di crescita e cambiamento è molto importante dare sufficiente attenzione alle fasce di età dei destinatari dell’Executive Coaching, in quanto è in base ad esse che cambiano le esigenze e le difficoltà da risolvere di manager uomini e donne.

Junior Coaching (30 anni)

L’obiettivo personale dei giovani manager è solitamente scalare i gradini della carriera il più rapidamente possibile. Il percorso di Executive Coaching sarà perciò attentamente bilanciato per utilizzare al meglio le potenzialità dei manager junior, sicuramente di alto profilo ma che tendono spesso a sottovalutare l’importanza dell’esperienza. Usare attentamente acceleratore e freno servirà a tenere in carreggiata la potente fuoriserie.

Senior Coaching (40 anni)

In questa fascia di età si raggiunge l’apice della potenzialità fra competenze ed esperienza, anche se spesso capita che il top manager ecceda in autoreferenzialità. Il Manager Coaching potrebbe quindi indirizzarsi ad un necessario riallineamento fra la grande potenzialità del manager all’apice della carriera e la necessità di non trascurare tutte le possibili e indispensabili risorse, specialmente quelle umane.

Mature Coaching (50 anni e oltre)

I manager maturi sono una preziosa risorsa se si riesce ad evitare lo scollamento dovuto all’età che spesso avviene all’interno dello staff. Contrariamente a quanto comunemente creduto, non è infatti utile porre l’enfasi sull’indiscussa esperienza continuando ad applicarla in ruoli ordinari. Questo è esattamente il principale punto di scollamento. Al contrario, è invece fondamentale valutare quanto un profilo over 50 possa essere utile all’azienda ed essere proficuamente impiegato nel raggiungimento di specifici obiettivi. In questo caso il Manager Coaching sarà  prevalentemente rivolto alla valorizzazione di tutti gli aspetti di un ruolo particolarmente adatto a speciali funzioni in campo strategico, relazionale e di supervisione.

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