Come inserire correttamente le esperienze professionali nel CV - Jobiri

Siamo tutti a conoscenza dell’importanza che ricopre il curriculum vitae in qualsiasi fase della vita lavorativa. Il CV è infatti quel documento che riassume la tua vita professionale e che è in grado di influenzare l’esito delle tue candidature.

Le tue esperienze lavorative precedenti occupano di solito gran parte della sezione dedicata appunto alle esperienze professionali e sono valutate dai recruiter e dai futuri datori di lavoro in base alla compatibilità o meno con il ruolo per cui ti stai candidando.

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È fondamentale, dunque, sapere come scrivere le esperienze lavorative sul curriculum e avere chiaro quali è bene inserire. Pertanto, in questo articolo ci dedichiamo all’approfondimento di questa tematica, focalizzandoci sulle esperienze lavorative curriculum e su come inserire le esperienze professionali nel cv, su esperienze lavorative curriculum esempio. Affronteremo tutto ciò rispondendo ad alcune delle vostre più frequenti domande, focalizzandoci anche sugli errori da evitare per la costruzione di un cv lavoro impeccabile. 

Esperienze professionali nel cv: criteri per inserirle

Partiamo innanzitutto dai criteri per inserire le esperienze professionali nel cv.

Quando si tratta di inserire le esperienze professionali nel cv, è fondamentale adottare un approccio che non solo presenti le proprie qualifiche in una luce positiva, ma che renda anche il tuo profilo il più attraente possibile per i potenziali datori di lavoro. Questa sezione del CV rappresenta la tua storia lavorativa e i traguardi professionali, quindi è cruciale selezionare e strutturare le informazioni in modo strategico. Ecco alcuni criteri essenziali da considerare nella sezione cv esperienze lavorative:

1) Rilevanza e attinenza

Innanzitutto, ogni esperienza inserita dovrebbe essere rilevante per il lavoro per cui ti stai candidando. Chiediti se quella specifica esperienza dimostra abilità o competenze che sono direttamente applicabili o trasferibili al ruolo desiderato. Non è necessario elencare ogni singolo lavoro svolto, specialmente se non pertinente. Concentrati invece su ruoli che evidenziano le tue capacità e i tuoi successi più in linea con le esigenze del potenziale datore di lavoro.

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2) Specificità e dettaglio

Le descrizioni vaghe o generiche poco servono a distinguerti tra i candidati. Per inserire le esperienze lavorative nel curriculum, usa dettagli specifici che mostrano esattamente cosa hai fatto, come lo hai fatto e quali risultati hai ottenuto. La specificità aiuta a trasmettere il tuo valore come candidato in modo chiaro e convincente.

3) Quantificazione dei risultati

Ove possibile, è importante quantificare i risultati ottenuti nelle tue posizioni precedenti. I numeri forniscono un contesto concreto che aiuta i datori di lavoro a capire l’entità del tuo impatto. Che si tratti di un aumento percentuale delle vendite, del numero di progetti gestiti simultaneamente o di un miglioramento nei tempi di consegna, questi dettagli rendono le tue realizzazioni tangibili.

4) Cronologia e coerenza

Presenta le tue esperienze in ordine cronologico inverso, partendo dal ruolo più recente. Questo aiuta i lettori a seguire la tua progressione professionale in modo logico. Assicurati anche di mantenere uno stile consistente in termini di formattazione e di linguaggio utilizzato, rendendo il documento professionale e facilmente leggibile.

5) Verbi d’azione e linguaggio attivo

L’uso di verbi d’azione all’inizio di ogni punto elenco non solo rende il tuo CV più dinamico, ma enfatizza anche il tuo ruolo attivo nelle esperienze descritte. Frasi iniziate con parole come “gestito”, “sviluppato”, “coordinato”, trasmettono immediatamente un senso di iniziativa e di responsabilità.

6) Personalizzazione

Infine, non dimenticare di personalizzare questa sezione per ogni candidatura. Identifica le competenze e le esperienze più rilevanti per il ruolo specifico e assicurati che queste siano evidenziate nel tuo CV. La personalizzazione dimostra che hai dedicato tempo ed energia per riflettere su come puoi contribuire specificamente all’organizzazione.

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Esperienze professionali cv: 8 risposte alle vostre domande più frequenti

Di seguito, abbiamo individuato 8 domande che gli utenti si pongono in maniera frequente su cosa mettere nel curriculum e su come inserire le esperienze professionali nel cv.

1) Cosa è meglio includere nella sezione delle esperienze professionali?

2) Come faccio a capire quali sono le esperienze più rilevanti?

3) Come devo formattare la sezione del mio cv “esperienze lavorative”?

4) Posso eventualmente modificare i miei titoli di lavoro?

5) Quanto indietro nel tempo deve andare la sezione delle mie esperienze professionali?

6) Cosa succede se ho un “vuoto di lavoro”?

7) Come inserire lo stage nel curriculum?

8) Come scrivere nel cv il lavoro attuale?

1) Cosa è meglio includere nella sezione delle esperienze professionali?

La sezione delle tue esperienze professionali include solitamente tutti i lavori che hai svolto negli anni precedenti. Tuttavia, questa parte del tuo curriculum non deve contenere necessariamente tutti i lavori passati: la scelta delle esperienze da inserire dipende sia dalla posizione per cui ti stai candidando, sia dalla fase professionale che stai attraversando.

Dunque, se hai una certa esperienza alle spalle e stai cercando un nuovo lavoro, è preferibile inserire in questa sezione i lavori che hai svolto più recentemente e che sono più compatibili con il nuovo ruolo che vuoi ricoprire. Se, invece, hai appena terminato gli studi e hai poca o nessuna esperienza, ha senso includere nel tuo CV stage, incarichi freelance o lavori temporanei.

Dunque, le esperienze lavorative sul curriculum dipendono anche dalla fase della carriera in cui ti trovi, ma attenzione: prima di scrivere la sezione in questione è sempre importante chiederti quali sono le tue esperienze professionali più rilevanti. Vediamo meglio nei prossimi paragrafi come fare a capirlo.

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2) Come faccio a capire quali sono le esperienze più rilevanti?

Se ti stai chiedendo “nel cv le esperienze lavorative da inserire quali sono?” e “che cosa si intende per esperienze rilevanti?”, ti rispondiamo subito. L’esperienza rilevante è quella più compatibile con il ruolo per cui ti stai candidando. Facciamo degli esempi: se sei un ingegnere informatico, puoi scegliere di includere nel tuo CV lavori (o anche stage) che hai svolto in questo settore e tralasciare, invece, il ruolo che hai svolto, ad esempio, in uno studio legale. Allo stesso modo, se ti stai candidando per la posizione di direttore marketing nel campo dell’editoria, puoi decidere di includere solo le esperienze precedenti che hai avuto in quel campo, tralasciando quelle svolte in altri settori, come la moda.

Un altro consiglio importante da seguire è quello di inserire sempre, accanto ai ruoli svolti, i risultati che hai raggiunto e le competenze che hai acquisito. Supponiamo che attualmente lavori come cameriere in un ristorante e ti stai candidando per la posizione di receptionist: in questo caso, puoi scrivere di aver acquisito soft skill come la capacità di interazione con i clienti in quanto quest’ultima sarà molto richiesta anche per il lavoro di receptionist.

Se, invece, non stai facendo un grande “salto” di carriera e hai quindi una certa continuità nelle tue esperienze lavorative, potrebbero essere rilevanti tutte le precedenti che hai svolto. Che cosa fare a questo punto? Dovrai fare una valutazione in base a quelle in cui hai acquisito più competenze e raggiunto più risultati: saranno quelle le esperienze più rilevanti!

3) Come devo formattare la sezione del mio cv “esperienze lavorative”?

Puoi decidere di organizzare questa sezione delle tue esperienze professionali in vari modi. Ad esempio, in base alla tipologia di CV che hai scelto, può essere utile inserire un unico titolo come “Esperienze lavorative” o “Esperienze professionali” ed elencare sotto questa sezione i ruoli che hai svolto.

Oppure, puoi decidere di evidenziare il/i ruolo/i che reputi rilevanti scrivendo sopra ad esempio “Esperienza nel marketing” o “Esperienza nella contabilità”, per renderli ancora più semplici da individuare.

Ancora, se in alcuni casi preferisci comunque aggiungere esperienze non compatibili con il ruolo a cui aspiri, puoi decidere di inserirle in una sezione a parte chiamata “Esperienze aggiuntive” o “Esperienze professionali aggiuntive”.

4) Posso eventualmente modificare i miei titoli di lavoro?

Nella sezione delle esperienze lavorative del curriculum si possono modificare i titoli di lavoro? La risposta non è sempre negativa. Se, infatti, “inventare” esperienze lavorative mai avute non è mai permesso, modificare i titoli di lavoro può essere a volte lecito: l’importante è usare un titolo diverso per chiarire e non per ingannare!

Facciamo un esempio. Nella start up in cui hai lavorato qualche anno il tuo ruolo veniva chiamato “Data Guru”, mentre l’azienda in cui ti stai candidando lo chiama più comunemente “Data Scientist”: è preferibile che modifichi il precedente con quest’ultimo.

Se, invece, ricopri solitamente più ruoli e ti destreggi tra responsabilità diverse, come un office manager che supporta anche il team di marketing, può essere preferibile modificare il titolo inserendone uno più specifico che dia contesto: “Office Manager – Marketing Support” può essere un esempio.

Se modificare il titolo può sembrarti una “forzatura”, puoi concentrarti sulla creazione di un elenco di punti significativi in cui descrivi brevemente le tue responsabilità, o sulla stesura di un piccolo riassunto per dare un contesto aggiuntivo alle tue qualifiche.

5) Quanto indietro nel tempo deve andare la sezione delle mie esperienze professionali?

Mantenere l’attenzione sulle esperienze rilevanti significa non dover inserire tutti i lavori che hai svolto nel corso degli anni. Ma, attenzione! Tieni presente che i recruiters saranno maggiormente interessati alla tua esperienza rilevante più recente. Pertanto, assicurati di inserire in maniera dettagliata nella sezione del tuo curriculum vitae “esperienze lavorative” quella più vicina temporalmente, ricordandoti che il CV deve essere conciso e preferibilmente di una sola pagina.

Come “regola” generale, è sconsigliabile includere più di 10/15 anni di esperienza nel curriculum (salvo alcune eccezioni). Pertanto, valuta cosa inserire in base alla fase della carriera in cui ti trovi!

6) Cosa succede se ho un “vuoto” di lavoro?

Può capitare a tutti di smettere di lavorare per periodi più o meno lunghi. Le motivazioni di questa scelta possono essere tante: problemi di salute, l’assistenza ad una persona malata, la necessità di prendersi del tempo per se stessi, una gravidanza, un viaggio all’estero, un licenziamento e tanto altro.

Ora, se la tua lacuna lavorativa è breve (6 mesi circa), molto probabilmente non c’è bisogno di specificarlo nel tuo CV. Se, al contrario, si tratta di un periodo lungo, puoi scegliere di aggiungere nella sezione delle esperienze professionali la circostanza che non ti ha permesso di lavorare per quel lasso di tempo. Per esempio:

  • Anno sabbatico| Giugno 2017- Agosto 2018
  • Viaggio in tutto il Sud-est asiatico| Agosto 2016 – Luglio 2017

Nel caso in cui preferissi non includere queste informazioni nel CV, nessun problema! Puoi sfruttare la lettera di presentazione come utile strumento per spiegare eventualmente le motivazioni della tua pausa dal lavoro.

7) Come inserire lo stage nel curriculum?

Altra domanda frequente che in molti si pongono è la seguente: “come inserire lo stage nel curriculum?” A questo proposito, è importante innanzitutto ribadire il fatto che lo stage va sicuramente inserito nella sezione delle esperienze professionali, in quanto rientra in queste ultime. Per inserire lo stage nel cv valgono le stesse “regole” spiegate per le esperienze lavorative. Gli elementi che non possono mancare quando inseriamo l’esperienza di stage nel curriculum sono:

  1. la data di inizio e fine dello stage
  2. la tipologia specifica di stage (si tratta di uno stage curriculare o extracurriculare?)
  3. il nome dell’azienda
  4. la posizione ricoperta
  5. una breve descrizione delle principali mansioni svolte

Dunque, come abbiamo visto uno stage è a tutti gli effetti importante come qualsiasi altra esperienza professionale. Tuttavia, anche nel caso degli stage bisogna, però, fare un’attenta valutazione su quando sia effettivamente il caso o meno di inserirli. Ancora una volta, valgono sia la regola della rilevanza sia quella della fase professionale in cui ci si trova.

Se hai ancora poca esperienza lavorativa, l’inserimento dello stage nel curriculum è “d’obbligo” per testimoniare un tuo primo inserimento nel mondo del lavoro; se, al contrario, hai già qualche anno di lavoro alle spalle, il discorso cambia: puoi decidere di non inserire lo stage nelle tue esperienze professionali (soprattutto se ne hai avute tante).

Ma, attenzione, perché insieme a questo criterio entra in gioco la rilevanza: anche con un certo numero di esperienze alle spalle, può essere importante inserire lo stage nel curriculum se questo è molto compatibile (stesso settore o stessa posizione) con il ruolo per cui ti stai candidando

Altro elemento utile da ricordare è l’importanza di inserire stage svolti all’estero: in questo caso, indipendentemente dalla fase lavorativa in cui ti trovi, leggere sul tuo curriculum un’esperienza di stage all’estero viene valutato sempre molto positivamente dai recruiter.

8) Come scrivere nel cv il lavoro attuale?

“Come scrivere nel curriculum che sto ancora lavorando?” è un’altra delle domande che molti candidati si pongono per redigere un curriculum impeccabile ed efficace. Sapere come scrivere nel cv il lavoro attuale nel modo corretto è, infatti, importante per comunicare ai recruiter questa essenziale informazione. Premesso che il lavoro attuale va sempre inserito nella sezione delle esperienze professionali, ciò che lo distingue dagli altri elementi è la data: basta inserire accanto alla data di inizio del lavoro l’espressione “presente” o “corrente” (in inglese “ongoing”) per comunicare ai recruiter che l’esperienza non è conclusa. Inoltre, puoi anche decidere di inserire nella breve descrizione della posizione alcuni dettagli che richiamano al fatto che stai ancora lavorando (per esempio: nell’esperienza lavorativa che sto svolgendo presso [nome azienda], mi occupo principalmente di [principali mansioni].

Esperienze lavorative curriculum esempio

Di seguito abbiamo raccolto alcuni esempi di esperienze professionali nel cv scritte in maniera efficace:

Esperienze lavorative curriculum esempio 1

“Specialista Marketing Digitale presso XYZ Corporation, Roma (Italia) – Luglio 2016 – Gennaio 2020. Progettato e eseguito oltre 30 campagne pubblicitarie online, incrementando del 40% il traffico web e del 20% la conversione dei lead in clienti nel corso di 18 mesi. Collaborato strettamente con il team di content marketing per ottimizzare il SEO e i contenuti sui social media, risultando in un aumento del 50% dell’engagement sui principali canali.”

Esperienze lavorative curriculum esempio 2

“Assistente di Direzione presso DEF Enterprises, Torino (Italia) – Maggio 2019 – Presente. Semplificato i processi di gestione documentale riducendo del 20% il tempo medio di recupero documenti, grazie all’introduzione di un sistema di archiviazione digitale innovativo. Implementato un nuovo protocollo di assistenza clienti che ha migliorato la risoluzione delle richieste del 25%, aumentando significativamente la soddisfazione della clientela.”

Esperienze lavorative curriculum esempio 3

“Sviluppatore Software Senior presso GHI Tech Solutions, Napoli (Italia) – Gennaio 2017 – Dicembre 2021. Capo progetto per lo sviluppo dell’applicazione mobile ‘InnovApp’, guidando un team di 8 sviluppatori e contribuendo a raggiungere 500.000 download nei primi sei mesi dal lancio. Implementato metodologie Agile e Scrum, migliorando la produttività del team di sviluppo del 35% e riducendo i tempi di consegna dei progetti del 25%. Contribuito significativamente all’ottimizzazione del codice, risultando in una miglior performance dell’app del 40% e recensioni utente superiori al 4.5 su 5.”

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Esperienze lavorative curriculum: cosa evitare?

Nella scrittura delle tue cv esperienze lavorative, è cruciale non solo sapere cosa includere, ma anche cosa evitare. Ci sono alcuni errori comuni che possono minare la credibilità del tuo CV, rendendolo meno attraente agli occhi dei potenziali datori di lavoro. Ecco alcuni degli errori più frequenti da evitare:

1) Eccessiva generalizzazione: evita descrizioni vaghe o troppo generali delle tue esperienze lavorative. I datori di lavoro cercano candidati che sanno distinguersi, quindi è importante fornire dettagli specifici che dimostrano le tue competenze e i risultati ottenuti.

2) Informazioni non pertinenti: resistere alla tentazione di includere ogni singola esperienza lavorativa, specialmente se non è rilevante per la posizione per cui stai facendo domanda. Concentrati sulle esperienze che dimostrano le tue qualifiche per il lavoro specifico.

3) Errori di ortografia e grammatica: Anche piccoli errori possono creare una cattiva impressione, suggerendo mancanza di attenzione al dettaglio. Usa strumenti di correzione automatica e, se possibile, revisiona il tuo CV attraverso tool digitali o facendolo leggere da un esperto.

4) Ripetizioni e ridondanze: evita di ripetere le stesse competenze o risultati in diverse esperienze lavorative. Cerca invece di evidenziare aspetti unici e contributi specifici di ogni ruolo.

5) Menzionare stipendio o motivi del cambio di lavoro: queste informazioni possono risultare inappropriate in un CV e possono essere interpretate come non professionali. Ci sarà tempo e luogo durante il colloquio per discutere queste questioni.

6) Formattazione incoerente: la coerenza nella formattazione (tipi di carattere, dimensioni, stili di elenchi) rende il tuo CV più professionale e facile da leggere. Evita variazioni drastiche di stile che possono distogliere l’attenzione dal contenuto.

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