Riprendere il lavoro dopo la maternità spesso non risulta semplice come dovrebbe. Molti datori di lavoro infatti temono che nei mesi di assenza le tue abilità possano essersi “arrugginite”, che tu – una volta tornata a lavoro dopo la maternità – possa avvertire un distacco eccessivo da tuo figlio e dalla vita familiare o semplicemente che sia meno produttiva rispetto agli altri dipendenti.
In realtà, la pausa potrebbe invece averti aiutato a fare maggiore chiarezza circa i tuoi obiettivi professionali e alle tue aspirazioni di crescita lavorativa, così come potrebbe averti permesso di riflettere meglio riguardo alla possibilità di cambiare lavoro dopo la maternità.
Pertanto, trattandosi di un argomento delicato e sfaccettato, vediamo nel dettaglio come affrontare il rientro a lavoro dopo la maternità al meglio e come gestire e superare eventuali problemi come ansia e depressione, possibili sintomi di una crisi da rientro a lavoro dopo la maternità.
1. Ritorno a lavoro dopo la maternità: aggiorna il curriculum
Più il periodo di assenza è lungo, maggiori saranno le difficoltà da affrontare per tornare a lavoro dopo la maternità con serenità. Per questo motivo, la prima cosa che si consiglia di fare è dimostrare di aver comunque acquisito nuove competenze durante questi mesi a casa. Dedicarti a lavori da freelance, al volontariato o ad altre attività socialmente utili sono alcuni esempi della tua proattività e voglia di non fermarti mai.
Come puoi, dunque, valorizzare al meglio il tuo profilo agli occhi dei recruiters anche dopo la pausa della maternità? Aggiornando il tuo CV! Ebbene sì, basta descrivere in modo creativo le varie esperienze che ti hanno visto protagonista, evitando di utilizzare il format cronologico standard. Ricorda di mettere in evidenza le competenze acquisite durante la maternità intrecciandole con le tue esperienze, così da creare un profilo calzante con la posizione per cui ti stai candidando.
Inoltre, se hai conseguito una laurea o ottenuto certificazioni, sposta la sezione dedicata allo studio in alto per sottolineare i tuoi successi scolastici e minimizzare la pausa professionale. Se invece non possiedi certificazioni o titoli di studio, ricordati che non è mai troppo tardi per imparare! Online trovi moltissimi corsi (anche gratuiti) che ti permetteranno di aggiornarti e presentarti ai colloqui con una marcia in più.
2. Preparati un discorso per spiegare il tuo ritorno al lavoro dopo la maternità
Durante il colloquio, il datore di lavoro ti chiederà sicuramente spiegazioni della pausa temporale all’interno del tuo curriculum. È importante non scusarsi, ma riconoscere con massima tranquillità il periodo di assenza per poi spostare il discorso sui motivi per cui sei la perfetta candidata per quella posizione. Descrivi la tua esperienza professionale pregressa, le attività svolte durante la pausa e non dimenticarti di menzionare la tua formazione.
La lettera di presentazione da allegare al CV dovrebbe seguire lo stesso schema. Dai priorità alle tue esperienze professionali e scolastiche, e solo in un secondo momento accenna alla maternità. Spiega perché le tue qualità ed esperienze pregresse ti rendono la candidata ideale.
3. Focalizzati su attività di networking
Purtroppo, rispondere agli annunci online inviando decine di curriculum nella speranza che qualcuno ti richiami non è una strategia vincente. Per trovare/cambiare lavoro dopo la maternità è fondamentale saper fare networking efficacemente, incontrando nuove persone e ampliando le proprie conoscenze. In questo modo avrai più probabilità di conoscere qualcuno che possa darti informazioni preziose circa eventuali posizioni aperte e il tipico processo di selezione per rimetterti in gioco nel lavoro. Un buon contatto potrebbe contribuire concretamente al tuo inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro dopo la maternità tramite, ad esempio, una raccomandazione personale o consegnando il tuo CV ai responsabili delle risorse umane.
Il networking è, dunque, fondamentale, organizzati pertanto per riprendere contatti con ex compagni di classe, ex colleghi o ex clienti e racconta loro che sei determinata a tornare al lavoro dopo la maternità. Per contribuire a creare nuove opportunità potresti anche cogliere l’occasione di incontrare professionisti e frequentare corsi inerenti al tuo campo professionale. Durante questi scambi, è fondamentale non focalizzare subito l’attenzione sulla tua ricerca del lavoro: informati sul loro ruolo e le attività che svolgono, chiedi informazioni sul datore di lavoro o gli ultimi aggiornamenti del settore, e solo in un secondo momento manifesta il tuo interesse per un ruolo in quella azienda.
Ansia da rientro a lavoro dopo maternità: come affrontarla?
Ci sono casi in cui, dopo il periodo di congedo post parto, può capitare che alcune donne sperimentino disturbi come ansia e depressione da rientro a lavoro dopo la maternità. La nascita di un figlio, si sa, è un momento tanto importante quanto delicato e non tutte le mamme dopo la nascita del loro bambino si sentono pronte a tornare subito al lavoro: disorientamento, preoccupazione, senso di inadeguatezza e mancanza di motivazione a riprendere ad occuparsi della propria carriera sono sentimenti comuni in chi sperimenta la cosiddetta “crisi da rientro a lavoro dopo la maternità”.
“Non voglio tornare a lavoro dopo la maternità” è un pensiero ricorrente per chi vive una crisi di questo tipo, così come la mancanza di stimoli a riprendere il lavoro e rimettersi in gioco professionalmente. Mettere al mondo un figlio è un evento che cambia radicalmente le proprie abitudini e le proprie priorità – si sa – e il desiderio di passare più tempo possibile con il proprio bambino, soprattutto quando è molto piccolo, è del tutto naturale e comprensibile.
Nonostante ciò, ogni donna gradualmente dovrebbe cercare il più possibile di riprendere in mano i vari aspetti della propria vita, compreso il proprio lavoro.
Per contrastare questa crisi da rientro a lavoro dopo la maternità e aiutare tutte quelle professioniste che – come te – vivono questa situazione, abbiamo pensato ad alcuni consigli che possono essere utili a superare questo periodo di difficoltà e riprendere ad occuparsi con serenità della propria carriera, pur dedicando il giusto tempo alla propria famiglia, nell’ottica di un sano equilibrio lavoro-vita.
Vediamoli di seguito:
- dai fiducia alle capacità di adattamento del tuo bambino
- impara a delegare
- accetta il cambiamento
1. Dai fiducia alle capacità di adattamento del tuo bambino
Come abbiamo detto, molto probabilmente uno dei motivi per cui provi sensi di colpa nel ritornare a lavorare è il fatto di “lasciare solo” il tuo bambino. Entra nel mindset giusto ed elimina dalla tua mente questo pensiero: è sicuramente vero che tuo figlio avvertirà inizialmente la tua mancanza, ma questo non vuol dire che non potrà abituarsi alla presenza temporanea di un’altra persona.
Il segreto è dare fiducia alla capacità di adattamento di tuo figlio: vedrai che farà bene anche al tuo bimbo uscire da una relazione “mamma-figlio” troppo totalizzante e allargare gli orizzonti.
2. Impara a delegare
Adottare il giusto ordine di idee in questa situazione significa anche imparare a delegare. Tieni presente che non sempre – anzi quasi mai – puoi essere tu a decidere esattamente quando tornare a lavoro dopo la maternità. Per avere sotto controllo tutti i vari aspetti (lavorativi e familiari) e evitare di farti trovare impreparata, è importante imparare a delegare e a chiedere una mano: piuttosto che pensare di poter fare tutto da sola (cosa che è praticamente impossibile!), chiedi aiuto e supporto ad un familiare o ad una persona esterna.
Vedrai che in questo modo non solo riuscirai a tornare prima a lavoro, ma sarai anche più tranquilla, serena e rilassata.
3. Accetta il cambiamento
Infine, non meno importante è la tua capacità di accettare il cambiamento. È inevitabile, infatti, che quando ritorni a lavoro dopo la maternità quella routine che avevi costruito venga stravolta. Questo può causare in te il timore che questo cambiamento possa avere delle conseguenze negative su tuo figlio e in generale sulla tua famiglia. Tuttavia, non è così per forza: se ti organizzi e distribuisci bene il tuo tempo, qualsiasi cambiamento potrà essere gestito nel migliore dei modi.
Nel momento in cui deciderai di reinserirti nel mondo del lavoro dopo la maternità, ottieni supporto da un consulente di carriera per raggiungere più velocemente i tuoi obiettivi professionali. Jobiri è il primo consulente di carriera digitale che può offrirti strumenti intelligenti 24 ore su 24 per accompagnarti nel tuo reinserimento professionale.
Career strategist e head hunter con una laurea in economia presso l’Università Bocconi. Marta ha una vasta esperienza nello sviluppo di carriera e consulenze professionali, aiutando i clienti a raggiungere i loro obiettivi di carriera, individuando e valorizzando il loro talento.