Le principali tipologie di manager - Jobiri

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Il manager ricopre una posizione di primo piano all’interno dell’azienda: è, infatti, quella figura che dirige, gestisce, organizza e supervisiona i propri collaboratori in virtù del forte potere decisionale di cui dispone.

Il manager è, dunque, un professionista a cui sono attribuite una serie di responsabilità più o meno importanti a seconda del ruolo ricoperto. In ogni caso, dalle competenze e dall’operato di un manager dipende sicuramente il buon funzionamento e il successo di un’intera organizzazione.

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Poiché si tratta di una figura fondamentale all’interno di qualunque azienda, vediamo nei prossimi paragrafi quali sono le principali tipologie di manager – ovvero quelle più richieste e presenti nelle imprese – e quali sono i modelli di management esistenti.

Manager tipologie: quali sono le figure manageriali più richieste e presenti nelle aziende?

Come detto prima, il manager è colui che ha il compito di gestire i processi aziendali al fine di raggiungere determinati obiettivi e risultati, dai quali, nella maggior parte dei casi, dipende il successo dell’organizzazione.

Esistono differenti tipologie di manager all’interno delle aziende: ognuno di essi svolge compiti e attività differenti. Vediamo, quindi, nel dettaglio quali sono le principali tipologie di manager e le peculiarità di ciascuno di questi:

  1. Sales Manager
  2. Export Manager
  3. Digital Marketing Manager
  4. Brand Manager
  5. Project Manager
  6. Social Media Manager
  7. Product Manager

1. Sales Manager

Il Sales Manager è la figura da cui dipende il raggiungimento degli obiettivi commerciali dell’azienda. Il Sales Manager si occupa, infatti, di gestire sia la rete di vendita che la forza vendita. Tra i suoi principali compiti ci sono sicuramente:

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  • definizione del piano commerciale dell’azienda (che comprende le strategie da mettere in atto per raggiungere gli obiettivi di vendita);
  • selezione e gestione di venditori e account manager
  • analisi e reportistica dei risultati raggiunti;
  • sviluppo di relazioni con i clienti.

2. Export Manager

L’Export Manager, come evidente dal nome stesso, è quella figura che si occupa di garantire la presenza dell’azienda sul mercato estero. L’Export Manager si occupa, quindi, non solo dello studio del mercato e dei principali competitors internazionali, ma anche della individuazione delle strategie più adeguate per garantire la presenza proficua e fruttuosa del brand sul mercato estero. In virtù di ciò, un Export Manager deve:

  • conoscere alla perfezione le pratiche burocratiche per essere presenti in un determinato Paese;
  • definire il business plan per l’inserimento nel Paese estero;
  • avere ottime abilità di negoziazione;
  • stabilire relazioni con partner locali per distribuire e vendere i prodotti all’estero.

3. Digital Marketing Manager

Il Digital Marketing Manager è colui che gestisce e coordina tutte le attività di marketing digitale e che si occupa, dunque, di tutta l’area relativa alla comunicazione e alla messa a punto del piano di marketing. Le principali competenze di un Digital Marketing Manager sono quindi:

  • ottima conoscenza dei processi di marketing;
  • individuazione e messa in pratica delle strategie di comunicazione sui diversi canali digitali;
  • ottima conoscenza di SEO, SEM, DEM e Social Media Management;
  • spiccata conoscenza di Google Analytics e dei principali tool di misurazione delle performance.

4. Brand Manager

Tra le tipologie di manager più richieste e diffuse c’è anche il Brand Manager. Quest’ultimo è un professionista che si occupa di gestire l’immagine del brand o di un singolo prodotto sul mercato. Il Brand Manager ha, quindi, come obiettivo primario quello di far godere il brand (o il prodotto che gestisce) di un’ottima reputazione sul mercato. Per poter fare ciò, questa figura:

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  • ha una profonda conoscenza del target di clienti e delle abitudini di consumo
  • effettua costantemente analisi quantitative e qualitative del mercato;
  • segue i lanci di prodotto, dall’ideazione fino alla messa in commercio;
  • elabora strategie di sviluppo della marca;
  • definisce il marketing plan.

5. Project Manager

Il Project Manager rientra tra le tipologie di manager più importanti all’interno di ogni azienda. Si tratta di una figura che si occupa della gestione di uno o più progetti, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti dai clienti. Il Project Manager è, quindi, quel professionista che coordina i membri del team o dei team coinvolti nel progetto; le sue principali attività comprendono infatti:

  • la direzione e la gestione di tutte le fasi del progetto;
  • la gestione dei risultati; 
  • la definizione di compiti e priorità all’interno del team;
  • il coordinamento dei vari team (se ne sono coinvolti più di uno);
  • la gestione di budget e spese.

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6. Social Media Manager

Il Social Media Manager è il responsabile della gestione dei canali social ufficiali dell’azienda. Questa figura si occupa, quindi, di:

  • pianificare differenti strategie di comunicazione sulle varie piattaforme social;
  • studiare il target di riferimento;
  • creare contenuti ad hoc per ogni piattaforma;
  • monitorare i risultati raggiunti;
  • gestire le community;
  • programmare la pubblicazione dei contenuti.

7. Product Manager

Un’altra tipologia di manager è il Product Manager, che si occupa della gestione di tutte le attività legate al ciclo di vita di un prodotto, nello specifico si intendono tutte le fasi dall’ideazione fino alla vendita dello stesso. Il Product Manager, pertanto, ha la responsabilità di:

  • coordinare e monitorare tutte le attività commerciali dell’azienda;
  • attuare strategie di prodotto;
  • analizzare i risultati e l’andamento delle vendite;
  • studiare il sentiment intorno al prodotto;
  • decidere tutte le caratteristiche del prodotto;
  • sviluppare nuove linee di prodotto in base a quanto emerso dagli studi su bisogni e desideri dei consumatori target.

Stili di management

Dopo aver analizzato le tipologie di manager, vediamo a questo punto quali sono i principali stili di management esistenti. Con stili o tipi di management ci riferiamo ai differenti approcci che un manager può adottare nei confronti dei suoi collaboratori e del lavoro da svolgere.

I principali stili di management sono 7:

  1. Management autoritario
  2. Management permissivo
  3. Management collaborativo
  4. Management transazionale
  5. Management democratico
  6. Management visionario
  7. Management pionieristico

1. Management autoritario

Un manager autoritario, come si comprende dal nome stesso, è un professionista che adotta comportamenti severi e rigidi nei confronti dei suoi collaboratori. Uno stile di management autoritario implica, dunque, un “accentramento del potere” nelle mani del manager, che pretende dai sottoposti rispetto e obbedienza. Va da sé che una tipologia di manager di questo tipo è più adatta per un’organizzazione con strutture gerarchiche, piuttosto che in contesti flessibili.

2. Management permissivo

Un manager permissivo, a differenza di quello autoritario, concede ampia libertà ed autonomia ai suoi collaboratori, con i quali sviluppa un rapporto basato su trasparenza, fiducia e condivisione. Inoltre, questa tipologia di management implica anche uno scambio di idee ed opinioni e, quindi, un confronto continuo tra manager e colleghi.

3. Management collaborativo

Come nel caso del management permissivo, il management collaborativo si basa su un rapporto di grande fiducia tra il manager e i collaboratori. Tuttavia, questo approccio si differenzia dal precedente per una diversa concezione del manager, che in questo caso viene visto come una sorta di coach che supporta e forma i sottoposti, spronandoli a dare il meglio di sé.

4. Management transazionale

Il management transazionale è un approccio caratterizzato dall’utilizzo di benefit e premi per incentivare i collaboratori a svolgere attività anche poco piacevoli. Se da un lato questo approccio ha degli effetti positivi sul breve periodo, nel lungo termine, molte volte, si rivela poco efficace e duraturo.

5. Management democratico

Molto attento al singolo individuo e alle sue opinioni, il management democratico, come si comprende dal nome stesso, adotta un approccio basato sulla libertà di espressione individuale. Questo vuol dire che, se anche la decisione finale spetta al manager, quest’ultimo terrà in considerazione le idee di tutti i suoi collaboratori nel suo iter decisionale. In questo modo, si viene a creare un clima collaborativo, sereno e produttivo tra i collaboratori, così come tra loro e il manager: si tratta di un aspetto molto positivo e che non è per nulla da sottovalutare.

6. Management visionario

Questa tipologia di management ha il suo focus nella vision: il manager visionario ha l’obiettivo, cioè, di motivare i suoi collaboratori nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, avendo sempre ben presente la vision aziendale.

7. Management pionieristico

Infine, un manager pionieristico è colui che crea un ambiente di lavoro stimolante e competitivo. Detto in altre parole, questo approccio vede nello sviluppo del potenziale di ciascun collaboratore un modo per spronarlo a dare il meglio di sé e quindi il massimo. Un manager pionieristico è, quindi, in grado di stimolare i suoi sottoposti ad affrontare sfide sempre più complesse, in modo da raggiungere risultati sempre più ambiziosi. Attenzione: questo stile di management può causare nei dipendenti una situazione di eccessivo stress che può sfociare in un vero e proprio burnout.

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