Colloquio project manager: le domande più frequenti - Jobiri

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Il project manager, conosciuto anche come responsabile di progetto, è quella figura che si occupa di avviare, pianificare, eseguire, controllare e chiudere un progetto, utilizzando le tecniche di project management.

Il project manager o PM ricopre un ruolo importante e delicato all’interno delle aziende, in quanto deve comprendere le richieste del cliente o, in generale, di coloro che gli commissionano un compito, e trasformarle in un progetto raggiungendo i risultati desiderati. Il PM è dunque quella figura che si interfaccia quotidianamente con altre imprese, organizzazioni o privati tentando di tradurre per loro il progetto e renderlo concreto, rispettando tempi, costi e qualità richiesti.

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Data la varietà di attività e competenze che questo ruolo comporta, è importante essere preparati al colloquio con i recruiter, i quali ti porranno domande specifiche sulla posizione per la quale ti stai candidando.

Vediamo insieme quali sono le domande più frequenti del colloquio del project manager, così da essere preparato e pronto a rispondere con efficacia durante l’intervista.

Domande colloquio project manager: quali sono le più frequenti?

Come già anticipato, se ricopri la posizione di project manager sei responsabile di tutte le fasi del ciclo di vita del progetto. Pertanto, per capire le tue capacità e la tua motivazione nell’assumere questo ruolo, i selezionatori ti faranno alcune domande che abbiamo raggruppato qui di seguito e per le quali ti suggeriamo una possibile risposta da dare.

Prepararti per le domande del colloquio da project manager è il modo migliore per raggiungere gli obiettivi professionali che desideri!

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Ecco alcuni esempi:

  1. Che cos’è un progetto?
  2. Quali competenze dovrebbe avere, secondo te, un project manager?
  3. Su quanti e quali progetti hai lavorato nelle tue precedenti esperienze professionali?
  4. In che modo inizieresti un nuovo progetto?
  5. Quali tool utilizzi?
  6. Come definiresti il tuo approccio nei confronti dei clienti?
  7. Se un cliente non è soddisfatto del progetto realizzato, come ti comporti? Ti è mai capitato?
  8. Descrivi i dettagli del ciclo di vita di un progetto.
  9. Quali progetti non vorresti gestire?
  10. Quanto è importante per un project manager essere proattivo?

1) Che cos’è un progetto?

Una delle domande più frequenti dei selezionatori durante il colloquio da project manager è la definizione di progetto. Trattandosi dell’attività cardine di un PM, è infatti importante sapere cos’è teoricamente un progetto.

Il progetto è un insieme di attività che, combinate nel modo giusto, danno vita a qualcosa di unico: un esempio di risposta breve e concisa potrebbe essere proprio questa.

2) Quali competenze dovrebbe avere, secondo te, un project manager?

Un altro quesito che rientra nelle domande del colloquio da project manager è quello relativo alle competenze che dovrebbe avere questa figura.

Sebbene siano numerose le skills che il project manager dovrebbe possedere, è importante che la risposta a questa domanda contenga almeno un elenco delle principali abilità.

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Queste sono alcune delle skills fondamentali, sia hard che soft, che rendono valido ed efficiente un project manager.

Oltre ad elencare le abilità indispensabili per ricoprire questo ruolo, prova a corredare la risposta elencando quelle che possiedi tu, menzionando anche qualche esempio: in questo modo, farai capire sicuramente un’ottima impressione sui recruiters!

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3) Su quanti e quali progetti hai lavorato nelle tue precedenti esperienze professionali?

Ponendoti questo quesito, i recruiters desiderano conoscere maggiori informazioni e dettagli su quali e quanti progetti hai gestito durante le tue precedenti esperienze professionali.

Dare una buona risposta a questa domanda durante il colloquio per la figura di project manager non significa raccontare tutti i progetti che hai gestito, ma piuttosto solo quello/quelli rilevanti per il settore per cui ti stai candidando

Un consiglio: cita anche uno dei progetti più recenti che hai gestito e che ha avuto successo.

4) In che modo inizieresti un nuovo progetto?

Un’altra domanda da colloquio da project manager frequentemente posta dai selezionatori è quella relativa alla modalità con cui sei solito iniziare un nuovo progetto.

In altre parole, in questo caso i recruiters vogliono sapere la tua conoscenza pratica della gestione di un progetto.

Sebbene ogni progetto sia unico e personalizzato in base alle esigenze del cliente, un buon modo per rispondere è sicuramente quello di provare a delineare gli step (anche solo mentali) che avvii quando ti viene assegnato un progetto: sicuramente comprenderlo ed individuare gli obiettivi da raggiungere sono i primi passi per un progetto di successo.

5) Quali tool utilizzi?

In questo caso, i recruiters desiderano conoscere i principali tool o software che utilizzi per lavorare. Tieni presente che oggi esistono differenti pacchetti software di project management e che progetti diversi richiedono l’uso di software diversi.

Pertanto, per rispondere a questa domanda, prova a raccogliere informazioni sui tool specifici utilizzati nel settore in cui ti stai candidando: in questo modo, farai capire ai recruiters di essere preparato.

Un suggerimento: non dimenticarti di citare i tool che realmente sai usare, anche se non compatibili con il settore in cui ti vorresti inserire.

6) Come definiresti il tuo approccio nei confronti dei clienti?

Tra le domande del colloquio da project manager c’è anche quella riguardante il tuo approccio nei confronti dei clienti.

In questo caso, non c’è una risposta giusta o sbagliata: c’è la tua risposta! Prova a mettere in evidenza, attraverso esempi, il modo in cui comunichi con i tuoi clienti, come sai gestire le loro richieste ed esigenze.

7) Se un cliente non è soddisfatto del progetto realizzato, come ti comporti? Ti è mai capitato?

Non tutti i progetti vanno a buon fine o ti permettono di raggiungere tutti i risultati prefissati. Quando questo capita, è molto probabile che il cliente per il quale stai lavorando non sia soddisfatto e la gestione della sua insoddisfazione diventa una priorità da risolvere.

Come si fa? I recruiters attraverso questa domanda desiderano sapere proprio questo, cioè se ti è mai capitata una situazione del genere e come tu e il tuo team siete riusciti a gestirla. Avere una buona capacità di problem solving è sicuramente un ottimo punto a tuo vantaggio in queste situazioni.

8) Descrivi i dettagli del ciclo di vita della gestione di un progetto

Attraverso questa domanda, i selezionatori vogliono metterti alla prova e capire se ricordi le principali fasi del ciclo di vita della gestione dei progetti, ossia:

  • inizio
  • pianificazione
  • esecuzione, monitoraggio e controllo
  • chiusura

Ricorda di descrivere ogni fase e di essere quanto più chiaro e specifico possibile nella tua risposta.

9) Quali progetti non vorresti gestire?

Questa domanda può essere trabocchetto. È giusto e normale, infatti, che tu abbia delle preferenze su certi progetti piuttosto che altri, ma tieni presente che bisogna essere disposti e pronti a gestire qualunque progetto l’azienda ti assegni.

Pertanto, nella tua risposta, metti in evidenza la tua disponibilità nella gestione dei progetti che ti vengono assegnati, indipendentemente dalle tue inclinazioni o preferenze.

10) Quanto è importante per un project manager essere proattivo?

Tra le domande più frequenti durante un colloquio di un project manager c’è infine quella sulla proattività. È noto che quest’ultima sia un’importante soft skills da possedere: non limitarti, dunque, a rispondere in maniera banale, ma riporta esempi specifici che ti hanno visto coinvolto e in cui hai dimostrato di essere stato proattivo.

Se non hai o non ti vengono in mente esempi da citare, prova a mettere in evidenza le caratteristiche di un persona proattiva e in cosa tu dovresti o vorresti migliorare per diventarlo.

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