Inizio con una domanda provocatoria: quanto spesso la tua azienda intraprende percorsi non canonici per risolvere complessità aziendali? Molti dirigenti e manager possiedono competenze analitiche avanzate, ma tendono a utilizzare un pensiero lineare e logico, poichè hanno difficoltà ad abbracciare il cosiddetto pensiero laterale sul lavoro.
Non si tratta di sminuire l’importanza del pensiero lineare, ma quello che vogliamo provare a fare è considerare l’enorme potenziale insito nel pensiero laterale, un approccio diverso, creativo e innovativo alla risoluzione dei problemi in azienda.
Nei prossimi paragrafi, ci occuperemo pertanto di questa tematica, focalizzandoci su che cos’è il pensiero laterale, perchè è importante sul lavoro, come sfruttarlo e quali sono le principali strategie per svilupparlo e potenziarlo.
Pensiero laterale: che cos’è?
Il pensiero laterale è una modalità di pensiero rivoluzionaria, una mappa mentale che si frappone all’approccio logico-analitico. Invece di seguirla in maniera lineare, come faremmo con una sequenza di passaggi metodici, il pensiero laterale ci invita a esplorare percorsi creativi e non convenzionali. Ma come funziona esattamente? E come può trasformare il modo in cui pensiamo e lavoriamo? Queste domande, a prima vista semplici, celano, in realtà, un passo evolutivo sostanziale nella gestione del pensiero.
L’ideatore del pensiero laterale, Edward De Bono, lo ha definito così: “Un metodo di pensiero che cerca una soluzione ai problemi attraverso approcci indiretti e creativi”. In altre parole, anziché affrontare i problemi in modo tradizionale, seguendo schemi prestabiliti, il pensiero laterale implica l’adozione di direzioni innovative per ragionare e concettualizzare. In questo contesto, il pensiero laterale stimola l’intuizione e la creatività, incoraggiando una visione delle cose e delle situazioni da prospettive diverse, rompendo gli schemi e considerando alternative spesso sottovalutate.
Pensiero laterale: le principali caratteristiche
Sono tre gli elementi cardine del pensiero laterale:
1) Generare ipotesi
Invece di lavorare con dati esistenti, il pensiero laterale si nutre di ipotesi e possibilità. Tali ipotesi incoraggiano la revisione continua degli assunti di partenza e il ragionamento ipotetico.
2) Ricombinazione delle informazioni
Il pensiero laterale spesso comporta analisi e ricostruzione dei dati con schemi nuovi e diversi. Questa combinazione inedita può portare a soluzioni innovative.
3) Discontinuità
A differenza del pensiero verticale, che procede in modo logico e sequenziale, il pensiero laterale è caratterizzato da balzi e discontinuità. La soluzione ad un problema può arrivare da una direzione completamente inaspettata.
Come coltivare il pensiero laterale
Chi ha detto che ci sia una sola strada per risolvere un problema o raggiungere una meta? Nel mondo del business, il pensiero lineare è spesso il percorso privilegiato: un’analisi metodica e logica che procede passo dopo passo. Questo approccio ha i suoi meriti, ma una mente fresca e disponibile al pensiero laterale può spesso trovare soluzioni innovative che sfuggono all’osservatore convenzionale.
In un momento in cui la flessibilità e l’innovazione sono diventate parole d’ordine nel mondo del lavoro, coltivare il pensiero laterale non è solo desiderabile ma necessario. Dunque, come istillare nel DNA aziendale il pensiero laterale, ossia quell’approccio originale e meno rigoroso alla soluzione dei problemi che può risvegliare potenzialità inattese? Di seguito, abbiamo individuato 5 utili consigli su come coltivare il pensiero laterale in azienda:
1) Curiosità
La curiosità è il motore principale del pensiero laterale. Nutrire un senso genuino di meraviglia e interesse verso il mondo ci spinge ad esplorare percorsi inesplorati e a ricercare connessioni inaspettate.
2) Sfidare lo status quo
Quello che funzionava ieri, potrebbe non funzionare oggi. Il pensiero laterale richiede la capacità di mettere in discussione le abitudini consolidate e di uscire dalla comfort zone.
3) Empatia
Comprendere a fondo e condividere sentimenti e stati d’animo dei nostri interlocutori e del nostro team in generale è un altro elemento chiave. L’empatia può essere allenata per vedere le cose da una prospettiva diversa, illuminando soluzioni innovative.
4) Resilienza
Il pensiero laterale può guidare verso soluzioni non ovvie o non immediatamente apprezzate. Essere in grado di resistere a iniziali fallimenti o scetticismo è parte integrante di questo processo.
5) Riflessione
Trovare tempo per la riflessione e l’autoanalisi aiuta a rivedere vecchie supposizioni e a generare nuove idee.
Senza dubbio, coltivare il pensiero laterale è un’abilità che potenzia la propria capacità decisionale e di leadership. Ma come si traduce nell’ambito lavorativo? Un manager che coltiva il pensiero laterale non si accontenta di soluzioni preconfezionate, ma cerca continuamente approcci nuovi e non convenzionali. Da un leader che pensa in modo laterale, ci si aspetta che sia capace di ispirare il proprio team, sfidare lo status quo e pensare fuori dagli schemi.
Pensiero laterale: perchè è importante nel lavoro
Il pensiero laterale è fondamentale nel mondo del lavoro per diverse ragioni, che si manifestano particolarmente in un ambiente aziendale che richiede costante adattabilità e innovazione. Esploriamo in dettaglio le motivazioni per cui questa skill è così importante nel mondo del lavoro odierno.
1) Promuove l’innovazione continua
In un’epoca in cui l’innovazione è la chiave per il successo aziendale, il pensiero laterale stimola l’individuazione di soluzioni e idee che sfuggono agli schemi convenzionali. Questo tipo di pensiero non solo aiuta a risolvere problemi in modi nuovi e efficaci, ma può anche generare proposte rivoluzionarie che differenziano un’azienda dai competitors.
2) Aumenta la flessibilità e la resilienza
Le aziende che incoraggiano il pensiero laterale tra i loro dipendenti tendono a essere più resilienti e adattabili ai cambiamenti del mercato. Questo approccio mentale permette ai team di rispondere più prontamente alle crisi o ai cambiamenti improvvisi, trovando soluzioni veloci ed efficaci che non sono limitate dalla rigida aderenza ai processi standard.
3) Migliora la capacità di problem solving
Il pensiero laterale aiuta i lavoratori a vedere oltre il problema immediato, esplorando cause e soluzioni che possono non essere evidenti a prima vista. Questo approccio può trasformare situazioni complesse e problematiche in opportunità di miglioramento e crescita aziendale.
4) Stimola un ambiente di lavoro creativo e coinvolgente
Promuovere un clima aziendale che valorizza la creatività e il pensiero non convenzionale non solo aumenta la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti, ma incoraggia anche una cultura che mira a ‘pensare diversamente’. Questo può portare a un maggiore impegno dei team, riducendo il turnover e aumentando la produttività generale.
5) Facilita la collaborazione interdisciplinare
Il pensiero laterale spesso richiede input da diverse discipline e punti di vista, promuovendo così la collaborazione tra reparti che altrimenti potrebbero non interagire frequentemente. Questa interazione può scatenare una sinergia che eleva l’intero processo creativo e decisionale all’interno dell’organizzazione.
In sintesi, il pensiero laterale non è solo un’abilità individuale utile per affrontare le sfide quotidiane; è, piuttosto, una competenza strategica che può trasformare l’intera dinamica di un’azienda, promuovendo un ambiente lavorativo più dinamico, innovativo e competitivo. Le aziende che coltivano e valorizzano questo tipo di pensiero sono spesso quelle che riescono a superare gli ostacoli con maggiore agilità e a sfruttare al massimo le opportunità emergenti.
Pensiero laterale esempi
Dopo aver visto che cos’è il pensiero laterale e perchè è così importante svilupparlo nell’attuale mondo del lavoro, vediamo alcuni esempi di pensiero laterale.
1) Risoluzione di problemi di produzione
Un’azienda automobilistica ha dovuto affrontare un problema di ritardi frequenti nella linea di assemblaggio, problema che influiva negativamente sulla produttività. Invece di concentrarsi unicamente sull’aumento delle ore di lavoro o sull’acquisto di attrezzature aggiuntive, un team ha proposto di rivedere l’intero layout della linea di assemblaggio. Utilizzando il pensiero laterale, il team in questione ha ridisegnato il flusso di lavoro per ridurre i movimenti inutili, integrando soluzioni ispirate ai principi del lean manufacturing e incrementando significativamente l’efficienza senza costi aggiuntivi.
2) Marketing innovativo
Una piccola casa editrice, di fronte al calo delle vendite di libri stampati, ha deciso di invertire la tendenza non attraverso sconti o promozioni tradizionali, ma lanciando una serie di “libri misteriosi” avvolti in copertine opache senza titoli visibili. I clienti potevano scegliere i libri basandosi solo su piccole descrizioni del genere e del contenuto. Questa strategia ha suscitato curiosità e ha creato un’esperienza di acquisto unica, rilanciando l’interesse verso i loro prodotti.
3) Ottimizzazione dei processi
Un’azienda di logistica doveva ridurre i costi di spedizione che stavano erodendo i margini di profitto. Un analista, usando il pensiero laterale, ha suggerito di non concentrarsi solo su negoziazioni migliori con i fornitori di servizi di spedizione, ma di rivedere anche le dimensioni degli imballaggi. Sono stati così sviluppati nuovi pacchetti che si adattavano meglio ai prodotti più venduti, riducendo così il volume e il peso delle spedizioni. Questo cambiamento ha portato a un notevole risparmio sui costi di spedizione su larga scala.
4) Gestione delle risorse umane
Un’azienda IT stava affrontando alti tassi di turnover tra i suoi programmatori. Invece di aumentare semplicemente gli stipendi o migliorare i benefits, la direzione ha deciso di applicare il pensiero laterale per affrontare la radice del problema. Hanno implementato un programma di “rotazione dei progetti”, permettendo ai programmatori di cambiare team e progetti ogni sei mesi. Questa strategia ha aumentato l’engagement e la soddisfazione dei dipendenti, riducendo il turnover e incrementando l’innovazione attraverso una maggiore distribuzione e circolazione delle idee.
Questi descritti sopra sono solo alcuni esempi di pensiero laterale, esempi che mostrano come quest’ultimo possa essere un potente strumento nelle mani di chi cerca di superare i confini tradizionali e trovare soluzioni innovative ai problemi. Le aziende che adottano questo tipo di approccio spesso scoprono che possono non solo risolvere problemi in modi inaspettati, ma anche stimolare una cultura del lavoro più dinamica e creativa.
Pensiero laterale: strategie per implementarlo
Il pensiero laterale rappresenta una metodologia di problem solving ed innovazione che permette di affrontare sfide e problemi da prospettive non convenzionali, aprendo la porta a soluzioni originali e inaspettate. Approfondiamo alcune tra le principali strategie per implementare lo sviluppo di questa modalità di pensiero.
1) Riformula il problema
Spesso, reimpostare il problema da un’angolazione diversa può aprire nuovi percorsi di soluzione. Esamina, quindi, la questione da varie prospettive, sfidando le tue assunzioni iniziali.
2) Sperimenta l’inatteso
Prova ad uscire fuori dalla tua zona di comfort e introduci elementi di sorpresa nel tuo quotidiano. Questo può stimolare la tua creatività e apportare prospettive uniche al problema.
3) Pratica il silenzio creativo
Stacca per un po’ e permetti al tuo subconscio di lavorare al problema. Spesso le migliori idee arrivano quando meno te l’aspetti.
4) Formazione e workshop
Organizzare sessioni di formazione dedicate può essere un ulteriore passo efficace. Questi workshop dovrebbero essere progettati per sfidare il modo di pensare convenzionale e introdurre i dipendenti ai principi del pensiero laterale attraverso giochi di ruolo, esercizi di brainstorming creativo e problem solving di gruppo che incoraggino a pensare fuori dagli schemi.
Per avere successo in un mondo del lavoro sempre più competitivo e in continua evoluzione, è indispensabile affinare costantemente le proprie competenze. Il pensiero laterale può essere un formidabile alleato per risolvere problemi complessi ed accedere a nuove opportunità di carriera. Se il tuo obiettivo è migliorare la tua capacità di pensiero laterale per riuscire ad essere più produttivo e creativo sul lavoro, scegli il supporto di un career coach di Jobiri, il primo career advisor intelligente basato su AI. I nostri coach esperti possono fornirti tecniche e strumenti personalizzati per supportarti nel tuo percorso di carriera e nel raggiungimento di qualsiasi tua esigenza professionale. Che cosa aspetti? Prenota subito una prima sessione gratuita di career coaching!
Psicologa del lavoro con una laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni. Simona è specializzata in coaching e sviluppo delle risorse umane, con una forte attenzione alla crescita personale e professionale dei dipendenti. Le sue competenze in valutazione e formazione del personale sono fondamentali per creare ambienti di lavoro produttivi e positivi.