Depressione da cambio lavoro: come affrontarla? - Jobiri

Cambiare lavoro comporta sempre una certa dose di incertezza, insicurezza e timore. Questo accade in quanto il cambiamento è per sua natura fonte di molte emozioni, sia positive che negative, in ognuno di noi. E’ questa la ragione per cui, quando si tratta di lavoro, si parla spesso di trauma da cambio lavoro.

Quando, infatti, il cambiamento riguarda il proprio posto di lavoro capita spesso di essere in preda a dubbi che portano a porsi domande del tipo: “Avrò fatto la scelta giusta a cambiare lavoro?”, “Sarò davvero all’altezza della nuova posizione che andrò a ricoprire?”, “Come sarà il mio nuovo capo?”, “Come saranno i miei nuovi colleghi?”,“Perchè ho così tanta paura di cambiare lavoro?”, Riuscirò a gestire l’ansia da cambio lavoro?” e così via.

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Essere incerti e un po’ preoccupati per come sarà il nuovo contesto lavorativo è normale, ma quando questi dubbi, paure e stati emotivi negativi iniziano ad assalirti con frequenza, possono sfociare anche in una vera e propria depressione da cambio lavoro o depressione da nuovo lavoro, che non va sottovalutata.

Poiché si tratta di uno stato psicologico tanto serio quanto diffuso, abbiamo pensato di affrontare questa tematica nell’articolo che segue, focalizzandoci sulla depressione da cambio lavoro e depressione da nuovo lavoro e su quali sono i principali strumenti per affrontarla.

Depressione da nuovo lavoro: le motivazioni più frequenti che portano a cambiare lavoro

Cambiare lavoro può accadere in qualsiasi fase della propria carriera e, solitamente, le motivazioni che portano a questa decisione sono le seguenti: 

1) il desiderio di una maggiore crescita professionale: molti professionisti aspirano a sviluppare le proprie competenze e a progredire nella loro carriera. Questo desiderio di crescita può includere la ricerca di posizioni che offrono più numerose opportunità di apprendimento, responsabilità maggiori, o la possibilità di lavorare su progetti più stimolanti e innovativi. La crescita professionale è spesso associata a un miglioramento delle competenze tecniche e di leadership, oltre che a un avanzamento nella gerarchia aziendale.

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2) il persistere di problemi e difficoltà di varia natura nel vecchio contesto lavorativo: problemi come un ambiente di lavoro tossico, conflitti con colleghi o superiori, la mancanza di riconoscimento o di incentivi legati alle performance, possono rendere insostenibile il mantenimento di una posizione lavorativa. Altre difficoltà possono includere l’assenza di equilibrio tra vita lavorativa e personale, la presenza di condizioni di lavoro non ottimali e/o la mancanza di risorse e supporto necessari per svolgere il proprio lavoro efficacemente.

3) la volontà di ricoprire un ruolo diverso da quello precedente: può capitare poi che tra le motivazioni che spingono un professionista a cambiare lavoro ci sia la volontà di ricoprire ad un certo punto della propria carriera un ruolo diverso da quello assunto fino ad allora. Questo può avvenire per il desiderio di esplorare nuovi interessi, la volontà di sviluppare nuove e diverse competenze o semplicemente per una questione di soddisfazione personale. Ricoprire un ruolo diverso può, quindi, significare il passaggio da un ruolo tecnico a uno manageriale, un cambio di settore o specializzazione o il passaggio da un ruolo operativo a uno più strategico.

4) la necessità di confrontarsi con persone e contesti nuovi: il desiderio di lavorare in un ambiente diverso, con un nuovo team o confrontarsi con una cultura aziendale differente, può essere un forte motivatore per il cambio di lavoro. Questo può includere il desiderio di lavorare in un contesto internazionale, in aziende con valori e mission differenti, o semplicemente la ricerca di nuove sfide e prospettive.

5) un licenziamento o altre motivazioni interne ed esterne: motivi come il licenziamento, la ristrutturazione aziendale, la chiusura dell’impresa o altri cambiamenti organizzativi possono costringere i lavoratori a cercare nuove opportunità. Inoltre, motivazioni personali come il trasferimento per ragioni familiari, la ricerca di un miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata o la necessità di un reddito maggiore possono influenzare la decisione di cambiare lavoro.

Insomma, alla base del cambio lavoro ci possono essere i motivi più vari, dettati dalla necessità o dalla volontà di voltare pagina. Che cosa succede, però, se questa svolta a livello lavorativo porta, per l’appunto, ad un problema come la depressione da cambio lavoro?

Depressione da cambio lavoro: i principali sintomi

Vediamo, a questo punto, quali sono i principali sintomi della depressione legata al nuovo lavoro o ansia da cambio lavoro:

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  • angoscia
  • ansia da prestazione
  • paura di non farcela o di non essere all’altezza
  • mancanza di stimoli
  • difficoltà ad instaurare relazioni con i colleghi e/o il capo
  • stress
  • eccessiva tensione
  • cambiamenti nell’appetito e nel sonno
  • pensieri negativi e pessimisti
  • sentimenti di colpa e inadeguatezza

Questi sono soltanto alcuni dei sintomi che possono essere legati ad una depressione da cambio lavoro e all’ansia da cambio lavoro. Alla base di essi c’è sicuramente una paura dell’ignoto e una difficoltà ad adattarsi a un nuovo contesto lavorativo, sentimenti che sicuramente sono generati da una basilare paura di cambiare lavoro che, solitamente, accompagna i professionisti prima ancora di compiere questo passo. D’altronde, si sa che uscire dalla propria comfort zone, e quindi dalla propria routine, inizialmente può destabilizzare.

Tuttavia, l’intensità di questa destabilizzazione, che in alcuni casi più seri da ansia di cambiare lavoro può sfociare appunto in vera e propria depressione da nuovo lavoro, dipende anche dal carattere del professionista in questione, che può essere più o meno flessibile, oppure più o meno tendente al controllo e al perfezionismo e così via.

Depressione da nuovo lavoro: i consigli per affrontarla 

Depressione da nuovo lavoro o depressione da cambio lavoro: come affrontarla? Se in occasione del passaggio ad un nuovo lavoro inizi ad avvertire uno stato emotivo che presenta i sintomi della depressione da cambio lavoro sopra elencati, potrebbe esserti utile seguire questi concreti ed utili consigli: 

1) consulta un esperto

2) prova a vedere sempre il lato positivo della situazione

3) mostra apertura nei confronti dei nuovi colleghi 

4) trai vantaggio in maniera strategica dalle riunioni in cui sei coinvolto

5) prenditi del tempo per te 

6) stabilisci obiettivi chiari e realistici

7) mantieni un buon equilibrio tra vita professionale e vita personale

8) crea una rete di supporto

9) mindfulness e tecniche di riduzione dello stress

1) Consulta un esperto

Un primo consiglio che vogliamo condividere con te per superare la depressione da cambio lavoro è quello di consultare un esperto indipendentemente dalla durata e dalla gravità della tua depressione da cambio lavoro. Che sia un career coach o uno psicologo, l’importante è che si tratti di un professionista che ti aiuti a capire dov’è il problema, ad identificare le cause del tuo malessere o del tuo trauma da cambio lavoro e ad acquisire consapevolezza del tuo valore come persona e come professionista. Poi, in base alla situazione specifica in cui ti trovi, inizierai un percorso su misura per te.

2) Prova a vedere sempre il lato positivo della situazione

E’ vero che può sembrare complicato se provi un malessere da depressione da cambio lavoro, ma un invito sempre valido e mai scontato per affrontare la situazione che stai vivendo è quello di provare ad adottare un atteggiamento più positivo e proattivo, anche se aver cambiato lavoro ti fa sentire in uno stato di destabilizzazione; in questo nuovo contesto professionale ti troverai sicuramente ad acquisire nuove competenze e a conoscere persone nuove: una situazione che ha più risvolti positivi che negativi, se sai guardarli con occhi giusti.

3) Mostra apertura nei confronti dei tuoi colleghi

Altro consiglio utile che ci sentiamo di darti è sicuramente di mostrare apertura e collaborazione nei confronti dei tuoi colleghi. Questo cosa vuol dire? Essenzialmente, significa provare a non considerare le nuove persone che ti circondano come nemiche, in quanto questo comportamento non potrà che avere risvolti negativi su di te. Prova, piuttosto, a pensare al fatto che proprio grazie ai nuovi colleghi potrai imparare più facilmente le dinamiche del nuovo contesto e superare questa tua depressione da cambio lavoro.

4) Trai vantaggio in maniera strategica dalle riunioni in cui sei coinvolto

Se vuoi che questa condizione psicologica legata al cambio lavoro sparisca il più in fretta possibile, dovrai anche tu impegnarti al massimo. Un ottimo modo è quello di sfruttare in maniera strategica le riunioni a cui sei coinvolto. Soprattutto all’inizio, infatti, proprio per cercare di ambientarti quanto più facilmente e velocemente possibile, prova a captare le informazioni che puoi dalle call o dai meeting a cui sei invitato: queste occasioni sono le migliori sia per apprendere sia per dare modo di farti conoscere e condividere opinioni e riflessioni. Sii proattivo e trai vantaggio da questi momenti, in quanto un atteggiamento del genere avrà solo risvolti positivi, tra cui quello di farti sentire più parte del nuovo contesto lavorativo.

5) Prenditi del tempo per te 

Come detto prima, il cambiamento può spaventare tutti, anche i professionisti con anni di esperienza alle spalle. Se il nuovo lavoro ti sta causando una depressione da cambio lavoro e quindi una certa dose di stress sia mentale che fisico, sicuramente concederti del tempo per te è fondamentale (oltre, ovviamente, a rivolgerti ad un professionista). Prenderti cura di te è un’ottima medicina in grado di ricaricare le tue energie e di farti riflettere su ciò che credi sia giusto per la tua felicità professionale.

6) Stabilisci obiettivi chiari e realistici

Per superare la depressione da cambio lavoro è altrettanto importante definire obiettivi chiari e raggiungibili per la nuova posizione che andrai a ricoprire: questo ti aiuta a mantenere la concentrazione e a ridurre l’ansia legata all’incertezza. Gli obiettivi da stabilire devono essere specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e limitati nel tempo (SMART). Stabilire piccoli traguardi a breve termine e celebrarne il raggiungimento può incrementare la motivazione e la fiducia in se stessi.

7) Mantieni un buon equilibrio tra vita professionale e vita personale

Prestare attenzione al proprio benessere fisico e mentale al di fuori del lavoro è fondamentale per gestire lo stress e prevenire la depressione da cambio lavoro. Questo include il mantenimento di una routine regolare di esercizio fisico, alimentazione sana, sonno adeguato e tempo per hobby e interessi personali. Inoltre, stabilire confini chiari tra vita lavorativa e personale può aiutare ad evitare sia la depressione da nuovo lavoro sia un vero e proprio burnout.

8) Crea una rete di supporto

Creare una rete di supporto è fondamentale per affrontare la depressione da cambio lavoro. Ciò implica il cercare attivamente il sostegno di amici, familiari e colleghi che possono offrire ascolto attivo, consigli e conforto. È importante comunicare apertamente i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni con persone di fiducia, che possono offrire prospettive diverse, supporto e coraggio. Partecipare a gruppi di supporto online o comunitari, specifici per chi attraversa cambiamenti di carriera, può anche fornire un senso di comunità e comprensione reciproca e rendere il processo di transizione meno isolante.

9) Mindfulness e tecniche di riduzione dello stress

Per ridurre l’ansia da cambio lavoro o la depressione da cambio lavoro è molto importante anche concentrarsi su pratiche atte a migliorare la consapevolezza del momento presente e a gestire lo stress quotidiano. La mindfulness, che può includere la meditazione, esercizi di respirazione profonda e yoga, aiuta a centrare i pensieri e le emozioni, riducendo ansia da cambio lavoro e stress. Queste pratiche incoraggiano a focalizzarsi sul qui e ora, diminuendo la preoccupazione per il passato o l’ansia per il futuro, elementi che possono contribuire ad aumentare la depressione da nuovo lavoro e alla depressione da cambio lavoro. Implementare queste tecniche nella routine quotidiana può sicuramente offrire benefici significativi per la salute mentale e il benessere generale.

Depressione da cambio lavoro: cosa evitare per far sì che non si aggravi?

Per ridurre il rischio che la depressione da cambio lavoro diventi più grave o, in generale, un stato d’animo troppo invadente, evita comportamenti tipo questi:

1) Rimuginare sui fallimenti: concentrarsi eccessivamente su ciò che è andato storto non fa altro che aumentare sentimenti di inadeguatezza e fallimento, sentimenti che non contribuiscono per niente a farti ritrovare una maggiore serenità e tranquillità.

2) Resistere al cambiamento: opporsi ai nuovi metodi di lavoro o alla nuova cultura aziendale può creare ulteriore stress e isolamento, cose che non agevolano la riduzione della tua depressione da cambio lavoro.

3) Ignorare i segnali del tuo corpo: anche trascurare i segnali di stress fisico o emotivo peggiora la tua depressione da nuovo lavoro o depressione da cambio lavoro.

4) Stabilire aspettative irrealistiche: evita di pensare di riuscire ad adattarti immediatamente nel nuovo contesto lavorativo. Hai sicuramente bisogno di un periodo di apprendimento e formazione che richiede impegno e durante il quale commetterai sicuramente degli errori. Non farti condizionare da tutto ciò, ma accetta il fatto che prove ed errori fanno parte di qualunque percorso lavorativo nuovo si va ad intraprendere.

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