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Cambiare lavoro comporta sempre una certa dose di incertezza, insicurezza e timore. Questo accade in quanto il cambiamento è per sua natura fonte di molte emozioni, sia positive che negative, in ognuno di noi.

Quando il cambiamento riguarda il proprio posto di lavoro capita spesso di essere in preda a dubbi che portano a porsi domande del tipo: “Avrò fatto la scelta giusta a cambiare lavoro?”, “Sarò davvero all’altezza della nuova posizione che andrò a ricoprire?”, “Come sarà il mio nuovo capo?”, “Come saranno i miei nuovi colleghi?” e così via.

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Essere incerti e un po’ preoccupati per come sarà il nuovo contesto lavorativo è normale, ma quando questi dubbi, paure e stati emotivi negativi iniziano ad assalirti con frequenza, possono sfociare anche in una vera e propria depressione da cambio lavoro, che non va sottovalutata.

Poiché si tratta di uno stato psicologico tanto serio quanto diffuso, abbiamo pensato di affrontare questa tematica nell’articolo che segue, focalizzandoci sulla depressione da nuovo lavoro e su quali sono gli strumenti per affrontarla.

Le motivazioni più frequenti che portano a cambiare lavoro

Cambiare lavoro può accadere in qualsiasi fase della propria carriera e, solitamente, le motivazioni che portano a questa decisione sono le seguenti: 

  • il desiderio di una maggiore crescita professionale
  • il persistere di problemi e difficoltà di varia natura nel vecchio contesto lavorativo 
  • la volontà di ricoprire un ruolo diverso da quello precedente
  • la necessità di confrontarsi con persone e contesti nuovi
  • un licenziamento o altre motivazioni interne ed esterne 

Insomma, alla base del cambio lavoro ci possono essere i motivi più vari, dettati dalla necessità o dalla volontà di voltare pagina. Che cosa succede, però, se questa svolta a livello lavorativo porta, per l’appunto, ad un problema come la depressione da cambio lavoro?

Depressione da cambio lavoro: i principali sintomi

Vediamo, a questo punto, quali sono i principali sintomi della depressione legata al nuovo lavoro:

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  • angoscia
  • ansia da prestazione
  • paura di non farcela o di non essere all’altezza
  • mancanza di stimoli
  • difficoltà ad instaurare relazioni con i colleghi e/o il capo
  • stress
  • eccessiva tensione

Questi sono soltanto alcuni dei sintomi che possono essere legati ad una depressione da cambio lavoro. Alla base di essi c’è sicuramente una paura dell’ignoto e una difficoltà ad adattarsi a un nuovo contesto lavorativo. D’altronde, si sa che uscire dalla propria comfort zone, e quindi dalla propria routine, inizialmente può destabilizzare.

Tuttavia, l’intensità di questa destabilizzazione, che in alcuni casi più seri può sfociare appunto in vera depressione da nuovo lavoro, dipende anche dal carattere del professionista interessato, che può essere più o meno flessibile, oppure più o meno tendente al controllo e al perfezionismo e così via.

5 consigli per affrontare la depressione da cambio lavoro

Depressione da nuovo lavoro: come affrontarla? Se in occasione del passaggio ad un nuovo lavoro inizi ad avvertire uno stato emotivo che presenta i sintomi della depressione da cambio lavoro sopra elencati, potrebbe esserti utile seguire questi consigli: 

  1. consultare un esperto
  2. provare a vedere sempre il lato positivo della situazione
  3. mostrare apertura nei confronti dei nuovi colleghi 
  4. trarre vantaggio in maniera strategica dalle riunioni in cui sei coinvolto
  5. prenderti del tempo per te 

1. Consulta un esperto

Indipendentemente dalla durata e dalla gravità della tua depressione da cambio lavoro, la prima cosa che puoi fare e che sicuramente ti sarà d’aiuto è quella di consultare un esperto. Che sia un career coach o uno psicologo, l’importante è che si tratti di un professionista che ti aiuti a capire dov’è il problema, ad identificare le cause del tuo malessere e ad acquisire consapevolezza del tuo valore come persona e come professionista. Poi, in base alla situazione specifica in cui ti trovi, inizierai un percorso su misura per te.

2. Prova a vedere sempre il lato positivo della situazione

Prova più che puoi ad adottare un atteggiamento più positivo e proattivo, anche se aver cambiato lavoro ti fa sentire destabilizzato; in questo nuovo contesto professionale ti troverai sicuramente ad acquisire nuove competenze e a conoscere persone nuove: una situazione che ha più risvolti positivi che negativi, se sai guardarli con occhi giusti.

3. Mostra apertura nei confronti dei tuoi colleghi

Altro consiglio utile che ci sentiamo di darti è sicuramente di mostrare apertura e collaborazione nei confronti dei tuoi colleghi. Questo cosa vuol dire? Essenzialmente, significa provare a non considerare le nuove persone che ti circondano come nemiche, in quanto questo comportamento non potrà che avere risvolti negativi su di te. Prova, piuttosto, a pensare al fatto che proprio grazie ai nuovi colleghi potrai imparare più facilmente le dinamiche del nuovo contesto.

4. Trai vantaggio in maniera strategica delle riunioni in cui sei coinvolto

Se vuoi che questa condizione psicologica legata al cambio lavoro sparisca il più in fretta possibile, dovrai anche tu impegnarti al massimo. Un ottimo modo è quello di sfruttare in maniera strategica le riunioni a cui sei coinvolto. Soprattutto all’inizio, infatti, proprio per cercare di ambientarti quanto più facilmente e velocemente possibile, prova a captare le informazioni che puoi dalle call o dai meeting a cui sei invitato: queste occasioni sono le migliori sia per apprendere sia per dare modo di farti conoscere e condividere opinioni e riflessioni. Sii proattivo e trai vantaggio da questi momenti: un atteggiamento del genere avrà solo risvolti positivi, tra cui farti sentire più parte del nuovo contesto lavorativo.

5. Prenditi del tempo per te 

Come detto prima, il cambiamento può spaventare tutti, anche i professionisti con anni di esperienza alle spalle. Se il nuovo lavoro ti sta causando una depressione da cambio lavoro e quindi una certa dose di stress sia mentale che fisico, sicuramente concederti del tempo per te è fondamentale (oltre, ovviamente, a rivolgerti ad un professionista). Prenditi cura di te, è un’ottima medicina in grado di ricaricare le tue energie e di farti riflettere su ciò che credi sia giusto per la tua felicità professionale.

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