Autoefficacia lavorativa: cos’è e come svilupparla - Jobiri

Avere fiducia nelle proprie capacità professionali è molto importante in qualsiasi contesto lavorativo e in qualunque fase della propria carriera.

Sentirsi all’altezza del proprio ruolo professionale e sapere di poter contare su un determinato know-how è, infatti, fondamentale, in quanto non solo permette di avere una consapevolezza di sé stessi più razionale e corretta, ma stimola anche a svolgere il proprio lavoro con un approccio più proattivo e positivo. 

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Stiamo parlando dell’autoefficacia lavorativa, una “skill” molto utile per tutti i professionisti di qualunque età e livello di seniority.

Data la sua importanza, pertanto, abbiamo deciso di approfondire nei prossimi paragrafi i seguenti punti:

  • cos’è l’autoefficacia lavorativa e la sua definizione corretta
  • come aumentare il senso di autoefficacia

Autoefficacia: la definizione

Cos’è l’autoefficacia, innanzitutto? Si tratta di un concetto coniato per la prima volta alla fine degli anni ‘90 dallo psicologo Albert Bandura, il quale ha definito l’autoefficacia come “la consapevolezza che un soggetto ha di se stesso riguardo la propria capacità di affrontare con successo un evento o un’attività particolare.” 

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L’autoefficacia riguarda, dunque, la consapevolezza e fiducia che ogni persona ha di sé stessa e delle proprie capacità ed è basata sostanzialmente su una serie di credenze e influenze che la persona ha accumulato nel corso degli anni e che le hanno permesso di sviluppare questo processo cognitivo.

L’autoefficacia, quindi, com’è facile intuire, non è altro che quella “coscienza di sé” che è in grado di influenzare sia la percezione che la persona ha di se stessa sia il suo modo di rapportarsi alle situazioni, agli eventi e alle persone.

Cos’è l’autoefficacia lavorativa?

Sulla base della definizione di autoefficacia, vediamo a questo punto nel dettaglio cos’è l’autoefficacia lavorativa.

L’autoefficacia lavorativa, come si evince dall’espressione stessa, è quella consapevolezza che riguarda le capacità professionali della persona. Detto in altre parole, l’autoefficacia lavorativa è la percezione che il professionista ha delle sue potenzialità, del suo know-how e, in generale, della sua capacità di portare a termine il suo lavoro in maniera efficace ed efficiente.

Autoefficacia lavorativa: perché è così importante?

L’autoefficacia lavorativa, a seconda del grado di consapevolezza che caratterizza ogni individuo, può influenzare positivamente o negativamente il lavoro del professionista e quindi il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Che cosa significa questo? Una persona che possiede un livello di autoefficacia lavorativa alto ha più probabilità di essere stimolata, soddisfatta e felice del proprio lavoro, nonché di portare a termine prima e meglio traguardi di successo.

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La motivazione per cui accade ciò è semplice: l’autoefficacia è strettamente connessa all’autostima, per cui una persona che ha una bassa stima di sé sarà caratterizzata anche da un livello di autoefficacia poco elevato e per questo non si sentirà all’altezza di svolgere le proprie attività lavorative. Al contrario, avere una buona autostima comporta anche possedere un’autoefficacia lavorativa bilanciata. 

Perché è così importante sviluppare un buon livello di autoefficacia lavorativa? Molti studi hanno rilevato che le persone con un’alta efficacia lavorativa hanno le seguenti caratteristiche: 

  • svolgono il proprio lavoro con più positività ed entusiasmo;
  • sono più propense ad affrontare problemi in maniera proattiva;
  • tendono a non fossilizzarsi sugli sbagli commessi, ma li concepiscono come occasioni di miglioramento e crescita;
  • sono determinate, motivate e stimolate a tal punto da non arrendersi finché non raggiungono gli obiettivi prefissati
  • guardano le difficoltà non come ostacoli insormontabili, ma piuttosto come sfide da superare e da cui apprendere;
  • resistono meglio e più facilmente allo stress e alle situazioni più sfidanti.

In virtù di quanto detto, dunque, appare chiaro quanto risulti importante possedere un’autoefficacia lavorativa bilanciata, per non incappare nell’errore di sentirsi poco adeguati o incapaci di svolgere il proprio lavoro.

Autoefficacia lavorativa: quattro consigli per svilupparla al meglio

Come aumentare il senso di autoefficacia lavorativa, se ritieni che si tratti di un aspetto in cui sei carente e che vorresti potenziare? Ecco quattro utili e semplici consigli da seguire:

1. Non dimenticarti mai dei risultati che hai raggiunto nel corso della tua carriera

La prima cosa da fare per sapere come aumentare il senso di autoefficacia è sicuramente quella di tenere bene a mente i traguardi che hai raggiunto. I risultati ottenuti rappresentano, infatti, un ottimo punto di partenza per costruire una buona autoefficacia lavorativa: non dare per scontato le tue esperienze di successo, raggiunte grazie anche e soprattutto alle tue skills. Avere ben presente ciò che hai conseguito nel tuo percorso lavorativo ti permette, quindi, di acquisire maggiore consapevolezza sul tuo valore come persona e come professionista.

2. Apprendi e trai ispirazione dai successi degli altri

Trarre ispirazione dai successi ottenuti dai tuoi colleghi, dal tuo capo e in generale dalle persone che ti circondano è un altro modo utile per aumentare il senso di autoefficacia senza troppe difficoltà. Osservare e apprendere dai successi degli altri non vuol dire, però, semplicemente emulare il loro operato: significa, piuttosto, ragionare sui traguardi da loro raggiunti e captare spunti e nuove idee per affrontare in maniera simile situazioni in cui ti potresti trovare.

3. Condividi opinioni e feedback con i tuoi colleghi

Strettamente connessa al saper trarre ispirazione è la condivisione di opinioni e feedback con i tuoi colleghi, ma anche in generale con persone esperte che ti circondano. L’autoefficacia lavorativa si costruisce anche attraverso riscontri positivi che gli altri esprimono sul tuo lavoro, sulla modalità con cui hai condotto un’attività, su un risultato che hai raggiunto e così via.

4. Lavora sulla tua capacità di gestione dello stress

Altra area importante su cui lavorare è costituita dalla gestione di situazioni che prevedono particolare stress o pressione. Continuare a percepire circostanze del genere come una minaccia e, quindi, provare ansia o timore per il fatto di non saperle gestire, non ti porterà da nessuna parte. Prova, piuttosto, a considerare questi momenti come sfide da superare, per le quali puoi e devi mettere in campo le tue capacità. Se fai questo primo passo, ti renderai conto che in tutte le situazioni successive in cui ti troverai, non solo ti sentirai maggiormente all’altezza, ma saprai anche esattamente quali skills mettere in campo per superarle.

Non ti senti all’altezza del ruolo che ricopri? Hai un livello di autoefficacia lavorativa basso che ti porta a non renderti conto di quanti vali come professionista? Supera queste convinzioni errate e acquisisci la consapevolezza di cui hai bisogno attraverso un percorso di Career Coaching Jobiri, il primo consulente di carriera digitale intelligente. Grazie al supporto di un coach esperto hai l’opportunità di superare tutti i tuoi dubbi e le tue debolezze, ritrovando grinta, motivazione e proattività. Registrati qui e prenota una prima consulenza gratuita con i nostri coach.

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