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La tredicesima: origini, significato e fondamentali

La tredicesima mensilità rappresenta un elemento chiave nella retribuzione differita dei lavoratori dipendenti in Italia. Introdotta con lo scopo di fornire un supporto economico aggiuntivo, viene erogata normalmente entro il mese di dicembre ed è conosciuta anche come gratifica natalizia. Secondo la Fondazione studi consulenti del lavoro, questa mensilità consente a milioni di famiglie italiane di affrontare con maggiore serenità le spese legate al periodo natalizio.

La tradizione della tredicesima si è consolidata nel secondo dopoguerra, rispecchiando l’evoluzione dei contratti collettivi nazionali. Oggi è prevista per la stragrande maggioranza dei lavoratori subordinati, sia nel settore pubblico che in quello privato, ma le modalità di calcolo e maturazione dipendono anche dall’anzianità di servizio e dalla presenza di determinate condizioni lavorative.

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Rientrando tra le retribuzioni differite, la tredicesima non viene corrisposta mese per mese ma si accumula nel corso dell’intero anno solare. Il diritto a percepirla – secondo la guida operativa 2025 pubblicata dalla Fondazione studi consulenti del lavoro – deriva dalla regolare prestazione lavorativa o dalla presenza di particolari eventi tutelati dalla normativa vigente.

Inoltre, è fondamentale ricordare come la contrattazione collettiva nazionale regoli in dettaglio criteri, importo, maturazione e tempistiche di erogazione della tredicesima. Tali aspetti possono variare tra i diversi settori economici e categorie professionali, risultando essenziali per ogni consulente del lavoro che si occupi di buste paga e diritto del lavoro.

Calcolo della tredicesima: formule, esempi e incidenza delle assenze

Il calcolo della tredicesima mensilità richiede attenzione a diversi fattori chiave. Di regola, tale importo si determina considerando la retribuzione lorda spettante e il numero di mesi lavorati nell’anno, maturando normalmente un dodicesimo ogni mese. I contratti collettivi nazionali specificano quali elementi della busta paga debbano essere inclusi nel conteggio.

Un lavoratore che abbia prestato regolare servizio per 12 mesi riceverà una mensilità lorda pressoché equivalente a quella ordinaria, ma casi particolari possono ridurre l’importo. Le assenze – come malattia, maternità obbligatoria, infortunio o cassa integrazione – influenzano il diritto a maturare uno o più dodicesimi della gratifica: la guida sottolinea che alcune sono pienamente tutelate, altre invece escludono la maturazione della quota mensile.

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Ad esempio, le assenze per ferie retribuite consentono di maturare la tredicesima, mentre quelle non retribuite – come sospensioni senza stipendio – non attribuiscono diritto alla gratifica. La Fondazione studi consulenti del lavoro propone casi pratici ed esempi numerici per aiutare lavoratori, impiegati e HR manager a comprenderne concretamente l’applicazione.

Non è raro che chi inizia o termina il proprio rapporto frazionato nell’arco dell’anno ottenga una gratifica proporzionale ai mesi lavorati. In questi casi, i dodicesimi si calcolano in base alla durata effettiva della prestazione lavorativa. Per chi desidera approfondire le dinamiche contrattuali e ottimizzare il proprio percorso professionale, può essere utile conoscere come negoziare un contratto direttamente con il datore di lavoro.

Fiscalità, contributi e gestione del bonus fiscale sul cedolino

Sul piano fiscale e previdenziale, la tredicesima mensilità costituisce sempre imponibile contributivo e deve essere sottoposta alle aliquote vigenti nel mese di pagamento. Analogamente, si applicano le regole stabilite dalla INAIL e dal Decreto Legge 5 febbraio 2020, n. 3, convertito nella Legge 2 aprile 2020, n. 21 che disciplina fra l’altro il riconoscimento del bonus fiscale da 100 euro.

L’importo netto risultante in busta paga sarà, in genere, inferiore a quello di una mensilità regolare. Questo dipende dal fatto che sulla tredicesima non spettano le detrazioni IRPEF per lavoro dipendente e per i familiari a carico, che rimangono associate alla retribuzione ordinaria. Il periodo di riferimento per il bonus fiscale resta l’anno solare, ma la doppia mensilità di dicembre (stipendio + tredicesima) porta a ricevere il bonus una sola volta, solo sullo stipendio corrente.

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Chi possiede un reddito complessivo fino a 15.000 euro continua a ricevere il bonus di 1.200 euro annui direttamente in busta paga. Per i redditi da 15.001 a 28.000 euro, il diritto dipende dalla somma delle detrazioni fiscali spettanti rispetto all’IRPEF lorda. Chi supera questa soglia non avrà diritto all’integrazione. L’assenza del bonus extra sul cedolino della tredicesima è spesso motivo di quesiti agli esperti di diritto del lavoro e viene chiarita in dettaglio dalla guida ufficiale 2025.

Per gestire al meglio le procedure di elaborazione della busta paga, molti addetti alle risorse umane elaborano un cedolino specifico per la tredicesima, separandolo dallo stipendio mensile. Approfondimenti sulle dinamiche aziendali possono essere trovati anche in guide dedicate all’organizzazione di eventi aziendali, occasione tipica per il riconoscimento della gratifica.

Casi particolari, diritti e impatto su figure speciali del mondo del lavoro

La mensilità aggiuntiva coinvolge non solo i lavoratori subordinati a tempo pieno, ma anche molte categorie particolari. La guida della Fondazione studi consulenti del lavoro dedica capitoli specifici ai lavoratori con contratto a tempo parziale, ai lavoratori intermittenti e a chi svolge attività a domicilio. Anche i periodi di cassa integrazione sono presi in esame, in quanto possono incidere sulla maturazione di uno o più dodicesimi.

Nel settore delle professioni intellettuali, il trattamento della tredicesima può variare in base al tipo di contratto. Ad esempio, per dirigenti, quadri o impiegati amministrativi, la presenza di benefit o indennità può comportare una quota di gratifica superiore o inferiore rispetto alla media nazionale. I casi pratici illustrati nella guida rispondono alle domande più frequenti sul calcolo dell’importo spettante.

È importante sottolineare che la tredicesima, pur non essendo corrisposta ai lavoratori autonomi o ai professionisti con partita IVA, rappresenta un diritto irrinunciabile per la grande maggioranza dei dipendenti pubblici e privati. Il trattamento di fine rapporto (TFR) include la tredicesima tra le componenti utili ai fini del calcolo, secondo quanto previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile.

In conclusione, la conoscenza approfondita della disciplina sulla tredicesima è cruciale per tutti gli addetti alle risorse umane, i lavoratori e i consulenti aziendali che operano in contesti complessi e diversificati. Per chi intende valorizzare il proprio profilo e orientarsi professionalmente tra le tante opportunità offerte dal mercato, sono utili anche strumenti digitali per aumentare la propria employability e occupabilità.

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