stress manager

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Ti sei mai fermato un momento chiedendoti se lo stress che ti opprime quotidianamente potrebbe, in realtà, essere l’alleato sconosciuto che stavi cercando? Questa domanda può sembrare a prima vista provocatoria, forse persino controintuitiva, ma è proprio da qui che inizia il nostro viaggio di riscoperta e trasformazione.

Nell’ambiente lavorativo odierno, in particolare per i manager, lo stress è spesso considerato il grande male da combattere: una forza oscura che sottrae energia, mina la salute mentale e fisica e intacca la produttività e la creatività. Ma se ci fermassimo un attimo a considerare lo stress da una prospettiva diversa?

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Affrontare la norma non è mai semplice, soprattutto quando questa norma è radicata in convinzioni profonde che vedono lo stress manager come un nemico implacabile. Ma, fermati un momento e considera anche il fatto che ogni medaglia ha due facce. E se lo stress manager, invece di essere il “mostro sotto il letto”, fosse, in realtà, un segnale o un invito a fermarsi, riflettere e, forse, cambiare rotta?

Non stiamo certo suggerendo che lo stress sia uno stato d’animo da ricercare o che non abbia effetti negativi, in quanto questi sono ben documentati e reali. Tuttavia, quello che vogliamo proporre nei prossimi paragrafi è un esercizio di pensiero: riconoscere lo stress manager e, in generale, lo stress come parte integrante della nostra esperienza umana, soprattutto nella leadership, potrebbe aprirci a nuove modalità di gestione e, incredibilmente, di crescita. La gestione dello stress diventa così non solo una questione di eliminazione o riduzione, ma di comprensione, ascolto e trasformazione. Attraverso questa lente, il manager stress non è più soltanto un ostacolo da superare, ma diventa motivo di auto esplorazione e innovazione.

In questo articolo, ci immergeremo, dunque, in una nuova narrazione sullo stress manager, esplorando come questa inevitabile componente del lavoro possa essere riconfigurata da nemico a maestro. Attraverso un approccio che sfida la norma, condivideremo tecniche e strategie innovative per gestire lo stress dei manager, trasformandolo in un veicolo per il cambiamento positivo sia a livello personale che professionale.

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Stress manager: tutta la verità che devi conoscere

Il termine “stress manager” riecheggia nelle sale riunioni e negli uffici con una frequenza molto spesso allarmante allarmante. Ma cosa significa veramente stress manager o manager stress? Al di là del semplice essere sotto pressione, lo stress che colpisce frequentemente i manager incapsula l’insieme delle sfide emotive, fisiche e mentali che i leader affrontano nel gestire team, progetti e aspettative, spesso in un ambiente di costante cambiamento e incertezza.

Lo “stress manager” può essere, quindi, definito come la tensione psicofisica sperimentata dai manager a seguito di pressioni lavorative che superano la loro capacità di gestirle efficacemente. Questo tipo di stress non si limita solo alla quantità di lavoro, ma si estende anche alla qualità delle interazioni interpersonali, alla gestione dei conflitti, alla pressione per il raggiungimento degli obiettivi e alla continua necessità di adattamento e innovazione.

Stress manager: gli effetti più comuni

Gli effetti dello stress manager su questi professionisti possono ovviamente variare ampiamente, influenzando non solo la loro performance lavorativa ma anche la loro salute fisica e mentale. Tra gli effetti più comuni troviamo quelli:

  • Emotivi: ansia, irritabilità, depressione, sensazione di sopraffazione, ecc
  • Fisici: mal di testa, problemi digestivi, aumento della pressione sanguigna, insonnia, ecc
  • Mentali: difficoltà di concentrazione, indecisione, calo della creatività, problemi di memoria, ecc
  • Comportamentali: isolamento, aggressività, procrastinazione, abuso di sostanze, ecc.

Stress manager: alcuni dati e statistiche

Diverse ricerche e studi hanno cercato di mappare l’incidenza dello stress manager in vari settori, offrendo una panoramica preoccupante ma, al tempo stesso, illuminante.

Un’indagine condotta da una nota associazione di psicologia ha rivelato che oltre il 60% dei manager intervistati riferisce di subire livelli di stress significativamente elevati, collegati a un aumento del rischio di burnout.

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In termini di settori, il settore tecnologico, sanitario e finanziario sono tra i più colpiti, con tassi di stress che superano la media nazionale. Questo è attribuito all’alta velocità di innovazione, alle aspettative di crescita e alla complessità dei compiti gestionali
Sorprendentemente, anche il settore educativo mostra livelli elevati di stress tra i suoi dirigenti, sottolineando l’ampio spettro di sfide che i leader devono affrontare, indipendentemente dal campo di attività.

Questi dati evidenziano, pertanto, una realtà inconfutabile: lo stress manager è un fenomeno diffuso che attraversa tutti i settori e le geografie, ponendo sfide significative non solo agli individui ma anche alle organizzazioni che devono affrontare l’impatto sulla produttività, sulla soddisfazione del lavoro e sull’attrito dei dipendenti.

Stress manager: la psicologia dello stress nei ruoli di leadership

La leadership, con le sue sfide e responsabilità, porta con sé un carico di stress significativo. Tuttavia, la chiave per gestire efficacemente questo stress risiede non solo nelle strategie pratiche, ma anche nella comprensione della psicologia dello stress manager e di come la nostra percezione influisce profondamente sulla sua gestione. Esploriamo , dunque, l’importanza della percezione dello stress e il ruolo cruciale dell’intelligenza emotiva nell’affrontarlo.

La percezione dello stress e la sua gestione

La percezione dello stress, ossia il modo in cui viene interpretato e il modo in cui si reagisce alle pressioni esterne, può trasformare radicalmente l’effetto che questo stato d’animo ha su di noi.

La teoria psicologica del “valutazione e coping” suggerisce che le persone valutano costantemente le situazioni stressanti in termini di minaccia potenziale (valutazione primaria) e delle loro risorse per affrontarle (valutazione secondaria). Se percepiamo di avere le risorse necessarie per gestire una situazione, lo stress che ne deriva sarà significativamente minore e più gestibile.

Questa dinamica è particolarmente pertinente per ruoli di leadership, ruoli in cui le decisioni e le strategie di coping adottate possono avere ampie ed importanti ripercussioni. Un leader che vede lo stress come una sfida invece che come una minaccia è più propenso ad adottare approcci proattivi, cercando soluzioni creative e innovando piuttosto che arrendersi alla pressione.

Stress manager come gestirlo: il ruolo dell’intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva, ossia la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, è un fattore cruciale nella gestione dello stress manager. Questa soft skill permette infatti ai manager di:

  • Avere autoconsapevolezza: comprendere le proprie emozioni, riconoscere i segnali di stress e identificare le proprie reazioni abituali può aiutare a sviluppare strategie più efficaci per affrontarlo
  • Avere autoregolazione: la capacità di controllare o reindirizzare impulsi e stati d’animo distruttivi e la flessibilità nel rispondere ai cambiamenti sono essenziali per gestire lo stress in modo produttivo
  • Avere maggiore empatia: comprendere le emozioni degli altri può aiutare a navigare meglio nelle interazioni complesse e nei conflitti, riducendo le fonti di stress interpersonale
  • Acquisire abilità sociali: le competenze nell’instaurare buone relazioni, nella comunicazione efficace e nella costruzione di reti di supporto fungono da ammortizzatori contro gli effetti deleteri dello stress.

Stress manager come gestirlo: strumenti e tecniche avanzate

Nel percorso verso la trasformazione dello stress manager da nemico a alleato, è essenziale dotarsi di strumenti e tecniche efficaci che possano essere integrati nella routine quotidiana. Esploriamo, dunque, una serie di strategie e innovazioni recenti nell’ambito della gestione dello stress manager. Tra queste rientrano:

1) Mindfulness e meditazione

Pratiche di mindfulness e meditazione possono aiutare a concentrare la mente, ridurre l’ansia e migliorare la concentrazione. Dedicare anche solo 10-15 minuti al giorno a queste pratiche può fare una grande differenza nel controllo dello stress manager.

2) Tecniche di respirazione

Tecniche specifiche di respirazione, come la respirazione diaframmatica possono aiutare a calmare la mente e ridurre la tensione fisica.

3) Gestione del tempo

Migliorare la gestione del tempo attraverso la pianificazione e la priorizzazione delle attività può ridurre significativamente i livelli di stress per un manager. L’uso di strumenti come liste di compiti e applicazioni di gestione del tempo può aiutare a mantenere ben saldo il proprio focus e a ridurre la sensazione di sopraffazione.

4) Tecniche di rilassamento muscolare progressivo

Questa tecnica implica la tensione e il successivo rilassamento deliberato di gruppi muscolari specifici nel corpo. Questa tecnica può aiutare a ridurre lo stress fisico e a promuovere il rilassamento.

Tra le innovazioni recenti nella gestione dello stress manager rientrano anche:

1) App di benessere e mindfulness

L’ascesa delle tecnologie digitali ha portato allo sviluppo di numerose applicazioni mobili che offrono guide alla meditazione, esercizi di respirazione e tracce audio per il rilassamento. Questi strumenti rendono più accessibili le tecniche di gestione dello stress.

2) Wearable per il monitoraggio dello stress

Dispositivi indossabili che monitorano indicatori fisiologici come il battito cardiaco e la variabilità della frequenza cardiaca possono aiutare a identificare i livelli di stress in tempo reale, permettendo agli utenti di intervenire prima che lo stress diventi eccessivo.

3) Programmi di coaching virtuale

Il coaching virtuale per la gestione dello stress manager e il benessere personale sta diventando sempre più popolare, offrendo supporto personalizzato attraverso piattaforme online e app.

4) Tecniche di realizzazione di Sé

Sviluppare obiettivi personali e professionali chiari può aiutare a dirigere l’energia in modo produttivo, riducendo lo stress legato all’incertezza e alla mancanza di direzione.

5) L’importanza della routine quotidiana, dell’esercizio fisico e della dieta

Stabilire una routine quotidiana può aiutare a ridurre lo stress manager fornendo alla giornata una struttura prevedibile. Questo include orari regolari per il lavoro, il riposo e le attività ricreative.

Esercizio fisico: l’attività fisica regolare è uno dei modi più efficaci per ridurre il manager stress. Non solo migliora la salute fisica, ma rilascia anche endorfine, sostanze chimiche nel cervello che agiscono come antidolorifici naturali e migliorano l’umore.

Dieta: una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, può influire positivamente sull’umore e sulla capacità di gestire lo stress. Evitare l’eccesso di caffeina e zucchero può anche aiutare a mantenere i livelli di stress sotto controllo.

Stress manager: come promuovere un ambiente di lavoro meno stressante

Creare un ambiente di lavoro che promuove il benessere e riduce lo stress non è solo una responsabilità etica per i manager, ma piuttosto una strategia aziendale intelligente. Un team meno stressato è più felice, più produttivo e, in definitiva, più innovativo. Ecco alcuni consigli pratici e strategie per i manager su come ridurre lo stress sia per sé stessi che per il loro team, promuovendo al contempo un ambiente di lavoro salubre.

Consigli per i manager su come ridurre lo stress

Comunicare in maniera aperta e trasparente: mantenere linee di comunicazione aperte, incoraggiando i membri del team a condividere idee, preoccupazioni e feedback. Questo non solo riduce le incomprensioni ma promuove anche un senso di appartenenza e valore.

Riconoscere e apprezzare: riconoscere regolarmente i contributi individuali e del team. L’apprezzamento può venire in molte forme, da un semplice “grazie” a ricompense più tangibili. Sentirsi valorizzati riduce lo stress e aumenta la motivazione

Promuovere la flessibilità lavorativa: offrire flessibilità, come orari di lavoro flessibili o la possibilità di lavorare da casa, può ridurre significativamente lo stress legato al bilanciamento tra vita lavorativa e personale.

Promuovere il benessere: implementare programmi di benessere che possono includere accesso a consulenza psicologica, sconti per palestre, workshop su gestione dello stress e benessere. Promuovere la salute fisica e mentale dimostra un impegno per il benessere complessivo dei dipendenti.

Strategie per promuovere il benessere nel contesto lavorativo

Creare di spazi di lavoro confortevoli: investire in un ambiente di lavoro ergonomico e piacevole, che può includere illuminazione adeguata, spazi verdi e aree di relax

Limitare le ore straordinarie di lavoro: promuovere una cultura lavorativa che rispetta l’equilibrio tra vita professionale e personale, scoraggiando ore di lavoro eccessive e non retribuite

Sviluppare competenze di gestione dello stress: offrire formazione su tecniche di gestione dello stress e resilienza, inclusi corsi di mindfulness, gestione del tempo e tecniche di rilassamento.

Incoraggiare pause regolari: incoraggiare i dipendenti a prendere regolarmente brevi pause durante la giornata lavorativa e a utilizzare pienamente i propri giorni di ferie annuali per recuperare, rilassarsi e trascorrere del tempo con i propri cari.

L’importanza di vedere le cose da una nuova prospettiva

Cambiare la cultura di un’organizzazione per renderla meno stressante richiede più di semplici cambiamenti superficiali. Cambiare la cultura aziendale richiede uno switch di mentalità a tutti i livelli. I manager dovrebbero essere i primi ad adottare pratiche che promuovono il benessere, in modo da star bene in primis loro stessi e per essere in grado di diffondere in questo modo questa stessa serenità all’organizzazione tutta.

La trasformazione dello stress da nemico a alleato richiede, dunque, un impegno attivo verso l’autoconsapevolezza e la crescita personale. Richiede il coraggio di affrontare le proprie vulnerabilità e la determinazione di esplorare nuovi modi di pensare e agire.

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