parlami di te colloquio

Tra le diverse domande che si susseguono durante un colloquio di lavoro, c’è un classico intramontabile: Mi parli di lei. Parlare di se stessi però, non è sempre così facile. Sebbene “mi parli di lei al colloquio” o “parlami di te colloquio” possano, infatti, inizialmente sembrare domande banali, descrivere se stessi al colloquio richiede comunque una certa preparazione e sicurezza nella risposta.

La preparazione per sapere come rispondere al “parlami di te colloquio” consiste soprattutto nella cura della comunicazione verbale e non verbale. Per quanto riguarda la prima, è molto importante curare gli “aggettivi per una persona”, ossia gli aggettivi con cui descrivere te stesso; per quanto riguarda la seconda, risulta fondamentale curare anche il linguaggio del corpo e il modo di porsi nei confronti dei selezionatori.

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“Mi parli di lei” chiesto da un recruiter significa, quindi, sapere come descrivere se stessi ad un colloquio. Per facilitare la tua risposta e garantire un esito positivo del tuo colloquio, abbiamo pensato di proporti in questo articolo efficaci strategie ed esempi pratici su come rispondere alla domanda “Parlami di te”.

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Mi parli dei lei colloquio: come rispondere efficacemente alla domanda

Se su Google hai provato a cercare “colloquio mi parli di lei” o “mi parli di lei colloquio” o ancora “colloquio di lavoro mi parli di lei esempio” o “descriviti in 3 parole colloquio” e non hai trovato le informazioni che cercavi, niente panico! Ci pensiamo noi a darti qualche dritta in più.

“Mi parli di lei” al colloquio è quella domanda che viene di solito posta nella parte iniziale di un colloquio con l’obiettivo di “rompere il ghiaccio” e scoprire quante più informazioni su di te: è necessario, dunque, rispondere in maniera esauriente e convincente in modo da non deludere le aspettative dei recruiters.

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Le 4 tematiche che compongono una risposta efficace alla domanda “parlami di te” ad un colloquio sono:

Utilizzando questi quattro argomenti, vedrai che la tua risposta risulterà completa e soddisfacente. Facciamo qualche esempio.

Parlami di te colloquio risposta esempio 1: situazione di un sales manager con un certo bagaglio di esperienza alle spalle che sta sostenendo un colloquio per cambiare ricoprire la stessa posizione in un’altra azienda

“Attualmente sono sales manager presso Danone, dove gestisco il nostro cliente principale. Prima di allora ho lavorato in un’altra realtà nel mondo alimentare dove ero responsabile di tre diversi marchi nazionali. Ho sempre apprezzato molto il lavoro che faccio, ma ora mi piacerebbe avere la possibilità di crescere professionalmente lavorando per una multinazionale innovativa e riconosciuta nel settore pasta, motivo per cui sono così entusiasta di questa opportunità in Barilla. L’entusiasmo che ripongo nel mio lavoro è lo stesso che ho sempre avuto fin dai tempi dell’università: ho studiato in triennale economia, facoltà di cui poi ho abbracciato il ramo del marketing in magistrale. I 5 anni di studio mi son serviti molto per apprendere in teoria tutto quello che avrei dovuto sviluppare nella pratica. Le esperienze professionali che ho avuto mi hanno infatti permesso di migliorare le mie competenze digitali ed informatiche e soprattutto quelle linguistiche, dato che mi sono trovato in molte occasioni a dover affrontare presentazioni in lingua inglese. Tra le soft skills che possiedo e che conto sempre più di potenziare ci sono la capacità di lavorare in team e la capacità di problem solving. Sto lavorando, invece, sullo sviluppo di una maggiore empatia nei confronti dei colleghi con cui lavoro: credo che potenziare questa abilità sia molto importante per svolgere le attività di team in maniera produttiva e brillante.”

Parlami di te colloquio esempio 2: situazione di un project manager che da una multinazionale desidera spostarsi in una pmi che opera in un settore diverso

“Sono un project manager con oltre 10 anni di esperienza nel settore [settore della multinazionale], dove ho guidato team multidisciplinari in progetti complessi e ad alta visibilità. La mia carriera mi ha permesso di sviluppare una solida competenza nella gestione di risorse, tempi e budget, garantendo il raggiungimento degli obiettivi aziendali nei tempi previsti. Sono particolarmente orgoglioso di un progetto che consisteva nell’introduzione di un nuovo prodotto sul mercato, progetto che ha superato le aspettative di vendita del 20% nel solo primo anno.

Nel corso della mia esperienza in una multinazionale, ho affinato la mia capacità di lavorare efficacemente in ambienti complessi e ad alta pressione, mantenendo sempre un approccio orientato ai risultati. Tuttavia, sono sempre stato appassionato e curioso di esplorare nuovi settori e modalità di lavoro, il che mi porta oggi a cercare una posizione in un’azienda più piccola come la vostra. Sono convinto che il mio background possa offrire una prospettiva unica e un set di competenze trasferibili che possono contribuire significativamente alla crescita della vostra azienda.

Credo fermamente nella gestione partecipativa e nel potere delle relazioni interpersonali per motivare i team e superare le sfide. Sono noto per essere un leader responsabile e intraprendente, che non solo gestisce con attenzione i dettagli di ogni progetto, ma è anche attento alla crescita professionale dei membri del suo team. La mia curiosità mi spinge a rimanere sempre aggiornato sulle ultime tendenze e tecniche di gestione, il che mi ha reso un project manager flessibile e adattabile.

La mia motivazione a passare a una PMI in un settore diverso nasce dalla volontà di immergermi in un ambiente più dinamico e flessibile, dove posso avere un impatto diretto sulle strategie aziendali e sullo sviluppo del business. Sono entusiasta dell’idea di portare la mia esperienza in gestione di progetti complessi, la mia passione per l’innovazione e il mio spirito imprenditoriale in un contesto dove questi possono essere valorizzati al massimo.”

Mi parli di lei colloquio: 6 consigli utili per rispondere in maniera impeccabile

Rispondere in modo efficace alla domanda “parlami di te” posta durante il colloquio è fondamentale per fare una buona impressione sui selezionatori e farti richiamare per un secondo colloquio, proseguendo così positivamente nel processo di selezione. Di seguito, abbiamo individuato 6 utili e concreti consigli che possono aiutarti a rispondere efficacemente alla domanda “parlami di te” al colloquio.

1) Struttura la tua risposta

Inizia con una breve introduzione personale. Descrivere se stessi può non essere sempre semplice a volte, ma avendo uno schema mentale da seguire può risultare tutto molto più strutturato. Puoi iniziare, per esempio, a descrivere il tuo percorso educativo e professionale, sottolineando le esperienze più rilevanti per il ruolo per cui stai facendo il colloquio. Concludi, poi, parlando dei tuoi obiettivi futuri e di come questi si allineano con la posizione e l’azienda.

2) Enfatizza i tuoi punti di forza

Scegli due o tre qualità che ti rappresentano meglio e che sono pertinenti con il lavoro a cui ti stai candidando. Per ogni tua qualità o competenza che citi e che descrivi, fornisci un esempio concreto che dimostri come l’hai applicata in passato.

3) Sii pertinente

Concentrati solo sui dettagli rilevanti per la posizione che intendi ricoprire. Evita divagazioni personali che non aggiungono valore alla tua candidatura professionale.

4) Mostra la tua unicità

Ricordati sempre di riflettere su cosa ti distingue dagli altri candidati. Può trattarsi di un’esperienza unica, di una particolare combinazione di skill o di una prospettiva innovativa.

5) Preparati in anticipo

Per rispondere alla domanda “mi parli di lei” colloquio, prova a preparare la tua risposta in anticipo, ma assicurati che appaia naturale e non meccanica. La preparazione ti aiuterà ad acquisire maggiore sicurezza e a ridurre l’ansia legata a possibili errori o blocchi emotivi.

6) Sii positivo e professionale

Anche se menzioni sfide o difficoltà che hai subito in passato, poni sempre l’attenzione su cosa hai imparato da queste esperienze e su come ti hanno fatto crescere e diventare il professionista che sei.

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Parlami di te colloquio: aggettivi per descrivere se stessi

Nella risposta alla domanda “mi parli di lei colloquio” o “parlami di te colloquio”, è molto importante conoscere, oltre che gli aggettivi per curriculum, ossia quegli aggettivi da inserire nel curriculum nella tua descrizione, anche una serie di aggettivi da usare nella risposta alla tua domanda.

A volte infatti, la risposta alla domanda di un colloquio “parlami di te” richiede l’utilizzo di aggettivi che servono a descrivere se stessi in modo più accurato, corretto, puntuale e preciso. Tra gli aggettivi per descriverti al colloquio te ne proponiamo alcuni che ti aiuteranno a fare colpo sui recruiters:

  • Motivato/a: dimostra il tuo entusiasmo e il tuo impegno verso il lavoro
  • Efficiente: sottolinea la tua capacità di gestire le risorse in modo efficace per raggiungere gli obiettivi.
  • Affidabile: evidenzia la tua consistenza nel completare i compiti e nel rispettare le scadenze.
  • Creativo/a: mostra la tua capacità di pensare fuori dagli schemi e di trovare soluzioni innovative.
  • Flessibile: indica la tua disponibilità ad adattarti a cambiamenti e nuove situazioni.
  • Team player: sottolinea la tua capacità di lavorare bene all’interno di un team, collaborando e comunicando efficacemente.
  • Leader: metti in evidenza le tue capacità di leadership e la tua esperienza nella gestione di team o progetti.
  • Onesto/a: è un aggettivo che trasmette integrità e affidabilità, qualità altamente apprezzate in qualsiasi ambiente lavorativo. Essere onesti implica una comunicazione trasparente e la costruzione di rapporti basati sulla fiducia, aspetti che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo.
  • Rispettoso/a: si tratta di un aggettivo che mostra rispetto nei confronti dei colleghi, dei superiori e dell’etica aziendale ed è fondamentale per costruire relazioni professionali solide. Essere rispettosi riflette la tua capacità di lavorare in team e di valorizzare le differenze individuali, promuovendo un ambiente inclusivo e collaborativo.
  • Curioso/a: la curiosità è un motore di apprendimento continuo e di innovazione. Dimostrare di essere curiosi indica la propria apertura verso nuove conoscenze, competenze e sfide ed evidenzia un atteggiamento proattivo nel cercare soluzioni creative e nel migliorare costantemente.
  • Responsabile: assumersi la responsabilità delle proprie azioni e dei propri compiti dimostra maturità professionale e affidabilità. Un candidato responsabile è colui che si impegna a portare a termine i propri impegni, garantendo risultati di qualità e rispettando le scadenze.
  • Puntuale: la puntualità non riguarda solo il rispetto degli orari, ma anche la capacità di gestire il proprio tempo in modo efficace. Essere puntuale trasmette serietà e rispetto per il tempo altrui, qualità preziose che contribuiscono a creare un’immagine professionale solida.
  • Attento/a ai dettagli: avere un’attenzione meticolosa ai dettagli significa essere in grado di riconoscere e correggere gli errori prima che diventino problemi. Questa qualità è particolarmente preziosa in ruoli che richiedono precisione e accuratezza.
  • Intraprendente: un candidato intraprendente è colui che prende l’iniziativa, cercando attivamente opportunità per contribuire e migliorare al successo del suo team e in generale di tutta l’organizzazione. Questa qualità è indice di leadership, proattività e la capacità di agire con autonomia, caratteristiche ricercate in molti ambiti lavorativi.
  • Appassionato/a: esprimere passione per il proprio lavoro o settore dimostra motivazione e dedizione. Un candidato appassionato è spesso visto come una risorsa preziosa, in grado di portare energia, entusiasmo e un impegno costante verso gli obiettivi aziendali.

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