Il Forum della Distribuzione Moderna: contesto, protagonisti e obiettivi
Il primo Forum della Distribuzione Moderna 2025 a Milano si è affermato come uno spazio centrale di riflessione sulle trasformazioni del retail in Italia. In uno scenario segnato da incertezza globale, mutamenti demografici e cambiamento sociale, il settore si trova ad affrontare sfide inedite. L’evento, organizzato da Federdistribuzione, ha visto la partecipazione di numerosi esperti, tra cui Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e si è aperto con il messaggio istituzionale della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il convegno è stato l’occasione per ribadire il ruolo centrale della distribuzione moderna per l’economia e la società nazionale. Il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, ha sottolineato come i punti vendita rappresentino veri e propri presidi di prossimità, fondamentali per garantire qualità e accessibilità. In particolare, ha evidenziato che oltre il 69,3% degli italiani percepisce lo shopping come occasione di svago, confermando la centralità dei negozi fisici nell’esperienza quotidiana.
Uno dei temi chiave discussi è stato anche il bisogno di quadro normativo stabile per favorire la crescita del settore. La capacità di investire in innovazione e lo sguardo rivolto al futuro risultano indispensabili per assicurare la crescita economica del Paese. In questo contesto, emergono competenze trasversali sempre più rilevanti per affrontare i cambiamenti nel mondo del lavoro legato al retail.
L’impatto geopolitico ed economico sulle strategie del retail
Un approfondimento significativo del Forum è stato il panel “Il tempo delle interdipendenze: sfide geopolitiche, mercati e nuovi equilibri globali”, che ha visto dialogare Lucrezia Reichlin, Professoressa ordinaria presso la London Business School, e Nathalie Tocci, Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali. Insieme hanno analizzato come le dinamiche internazionali e l’evoluzione dei mercati influenzino le scelte strategiche delle imprese retail italiane.
Si è discusso dell’impatto delle catene globali del valore, delle tensioni geopolitiche e delle nuove polarità economiche che ridisegnano lo scenario globale. Gli effetti sui flussi commerciali, sui costi delle materie prime e sulle strategie distributive sono stati esaminati con dati attuali: ad esempio, un 75,5% degli italiani oggi privilegia prodotti sostenibili, in risposta anche alle condizioni globali di mercato.
Il panel ha inoltre sottolineato l’importanza per il retail italiano di interpretare i nuovi trend internazionali, sia in termini di digitalizzazione sia di prossimità territoriale, per restare competitive. Questo dibattito si inserisce in una riflessione più ampia sulle strategie di networking che consentono alle aziende di tutto il settore di rafforzare resilienza e capacità di adattamento.
Dati sociali e nuove tendenze nei consumi italiani
Nel suo intervento, Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, ha presentato la nuova ricerca “L’evoluzione della società italiana: tendenze e prospettive del retail moderno”. I dati emersi mostrano un’Italia attraversata da fenomeni di incertezza, con l’83,9% della popolazione che dichiara di acquistare prodotti coerenti con i propri valori, e il 56,4% che si premia con acquisti dopo una giornata intensa.
L’analisi demografica segnala una popolazione in invecchiamento e un aumento delle persone che vivono sole, elementi che portano a una rivalutazione dei punti vendita fisici come “hub di socializzazione”. Il 38% degli italiani desidera spazi dedicati alla socialità nei negozi, mentre oltre il 70% evita acquisti impulsivi, indicando un cambiamento strutturale nel modo di consumare.
Questa nuova interpretazione sociale del consumo valorizza la qualità sulle quantità, con un crescente ricorso a prodotti sostenibili e un interesse diffuso per la microfelicità quotidiana. Si tratta di dati che riflettono trasformazioni profonde e pongono sfide cruciali sia per la progettazione dei format retail sia per la definizione dei servizi offerti. Allo stesso tempo, si osserva che la valorizzazione delle esperienze extra-lavorative può rafforzare il legame tra consumatori e brand.
Tecnologia, innovazione e cultura digitale nel futuro del retail
Punto culminante del Forum è stato l’intervento di Alec Ross, Distinguished Professor della Bologna Business School, sul tema “Leadership nell’era digitale: innovazione, intelligenza artificiale e nuove rotte per l’impresa”. Ross ha esplorato l’impatto delle tecnologie trasformative sui modelli operativi e organizzativi delle aziende del settore, con particolare riferimento all’introduzione dell’intelligenza artificiale.
La riflessione si è concentrata sugli effetti dell’AI sulla competitività delle imprese retail e sulla necessità, per le figure manageriali, di una leadership in grado di abbracciare i cambiamenti, sviluppando una visione orientata a innovazione e digitalizzazione. Anche la tavola rotonda su “Cultura digitale e persone: quale futuro per il negozio fisico?” ha ribadito il ruolo delle tecnologie nell’esperienza di acquisto, mettendo in luce la simbiosi crescente tra spazio fisico e digitale.
I relatori, tra cui Fausto Caprini (Founder Retex), Daniele Grassucci (Skuola.Net) e Christina Lundari (TikTok Global Business Solutions), hanno sottolineato come l’innovazione sia la chiave della relazione tra nuove generazioni e retail. Gli effetti della cultura digitale si riflettono in una maggiore partecipazione dei consumatori all’evoluzione dei format, aprendo scenari inediti di sviluppo tra omnicanalità, esperienze personalizzate e nuovi mercati.
Il Forum della Distribuzione Moderna 2025 ha così consacrato Milano come capitale del settore, delineando un percorso fatto di ascolto, concretezza e investimento tecnologico per affrontare le sfide future del retail italiano.
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