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Il contesto attuale delle pensioni italiane e il ruolo dei conguagli

Negli ultimi mesi del 2025, migliaia di pensionati in Italia stanno ricevendo cedolini con voci legate a ricalcoli, bonus, trattenute e, soprattutto, conguagli. Questo scenario deriva dalle periodiche verifiche dell’INPS sui dati contributivi e dalle recenti misure eccezionali sulla rivalutazione delle pensioni. Molti cittadini si trovano a fare i conti con importi modificati e spesso senza spiegazioni chiare sulle motivazioni alla base dei cambiamenti.

Le difficoltà interpretative sono accentuate dalla complessità delle normative previdenziali vigenti e dalle diverse sentenze della Corte dei Conti che, nel solo 2025, ha richiamato l’attenzione sulle possibili criticità delle misure straordinarie. In particolare, la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna ha sottolineato il rischio che alcune di queste norme possano violare i principi di ragionevolezza e temporaneità.

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L’incertezza sugli importi erogati trova conferma anche nelle analisi degli esperti legali: ben il 50% dei casi esaminati ha evidenziato errori nel calcolo delle pensioni, con potenziali perdite fino a 200-300 euro al mese per ciascun pensionato. In molti casi sono emersi anche arretrati non corrisposti per decine di migliaia di euro, spesso legati a liquidazioni errate di TFR o TFS.

Le principali cause degli errori nei pagamenti pensionistici

L’indagine condotta dal network legale Consulcesi & Partners tramite il portale OKPensione ha individuato numerose criticità legate ai processi di ricalcolo e alle procedure automatizzate dell’INPS. Una delle fonti principali di errore risiede nella mancata registrazione di periodi contributivi quali maternità, malattia e servizio militare.

Altri problemi ricorrenti provengono dall’erronea applicazione del calcolo misto (retributivo e contributivo), da rivalutazioni non aggiornate correttamente e dalla presenza di dati anagrafici incompleti o inesatti. È significativo notare quanti errori si generino anche nelle trasmissioni dei dati da parte dei datori di lavoro, spesso sottovalutati dagli stessi lavoratori.

Le mancanze nella ricostruzione della posizione assicurativa possono rivelarsi particolarmente dannose, poiché rendono difficile rilevare tempestivamente anomalie nei conteggi. In quest’ottica, la capacità di fare rete e trovare lavoro in un ambiente sempre più complesso, così come approfondito nella guida fare rete e trovare lavoro, diventa determinante anche per chi si avvicina all’età pensionabile.

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L’importanza delle verifiche autonome e degli strumenti digitali

Secondo Bruno Borin, responsabile legale di Consulcesi & Partners, gli attuali sistemi automatici dell’INPS possono amplificare gli errori quando la base di calcolo è sbagliata. Per questo motivo, l’esperto raccomanda a tutti i pensionati di affidarsi a controlli indipendenti e professionali, capaci di individuare errori che rischiano di restare nascosti per anni.

Sempre più cittadini si rivolgono a servizi digitali di verifica come OKPensione, che offrono strumenti per simulare differenti scenari di uscita, valutare l’effetto dell’inflazione e individuare le discrepanze negli importi. Questi strumenti, accessibili online, si avvalgono del supporto di professionisti esperti in diritto previdenziale e sono in grado di facilitare la comprensione dei propri diritti.

Inoltre, la conoscenza di come scrivere un curriculum efficace, come spiegato in scrivere un curriculum efficace, può aiutare non solo chi è alla ricerca di una nuova occupazione, ma anche chi vuole documentare la propria carriera ai fini pensionistici, migliorando l’accuratezza delle informazioni fornite all’INPS e agli enti preposti.

Gli effetti sugli importi, le possibili azioni e le tutele per i pensionati

La presenza di conguagli e ricalcoli rappresenta per molti pensionati una fonte di incertezza e preoccupazione. Questi meccanismi di aggiornamento non garantiscono, in assenza di verifiche personalizzate, che l’importo erogato sia realmente corretto, lasciando spazio a errori originari che possono accumularsi nel tempo.

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Le conseguenze economiche possono risultare molto rilevanti: in diversi casi si sono riscontrate perdite mensili fino a 300 euro e arretrati non corrisposti anche per decine di migliaia di euro. Le problematiche connesse alle liquidazioni di TFR e TFS sono particolarmente diffuse tra chi ha avuto carriere articolate in più enti pubblici o cambi frequenti di datore di lavoro.

I pensionati possono tutelarsi ricorrendo a consulenze legali specializzate e a dati certificati. In quest’ottica, è fondamentale restare informati sugli ostacoli nella ricerca del lavoro e sulle opportunità del sistema, come ben spiegato nella guida su ostacoli nella ricerca del lavoro, per comprendere meglio anche i rischi e le soluzioni nella fase pensionistica.

Per chi si avvicina all’uscita dal mercato del lavoro, adottare una strategia informativa approfondita e utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dagli enti previdenziali e dai servizi specializzati è la chiave per evitare brutte sorprese e garantirsi una pensione più sicura e adeguata.

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