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L’outplacement è un processo di supporto e assistenza professionale offerto ai lavoratori che sono stati licenziati dalle aziende o che si trovano in una situazione di transizione di carriera. L’outplacement è, dunque, un servizio riservato esclusivamente ai dipendenti oggetto di licenziamento che mira ad aiutarli nel superamento delle difficoltà associate alla perdita del lavoro e a facilitare per loro una transizione di carriera. Nato negli Stati Uniti ed erogato da società specializzate, il servizio di outplacement è piuttosto diffuso anche nel nostro Paese.
Approfondiamo, pertanto, nei prossimi paragrafi:
- Outplacement significato e storia
- Outplacement come funziona
- I servizi offerti dalle società di outplacement
- I possibili rischi (di cui nessuno parla) di affidarsi all’outplacement
- Outplacement vs career coaching: quali sono le principali differenze?
- Outplacement costo
Outplacement significato e storia
Partiamo innanzitutto da outplacement traduzione e outplacement significato. La traduzione italiana che si avvicina maggiormente al significato del termine outplacement è “ricollocazione”: l’outplacement ha, infatti, come obiettivo quello di ricollocare i dipendenti licenziati dalle aziende, supportandoli nella ricerca di un nuovo impiego.
Il servizio di outplacement nasce tra gli anni ‘60 e ‘70 negli Stati Uniti quando le grandi ristrutturazioni aziendali e i licenziamenti di massa divennero più comuni. In risposta a questa crescente necessità, le prime società di outplacement furono fondate proprio negli USA: il loro obiettivo iniziale era quello di fornire assistenza pratica e psicologica ai dipendenti che stavano perdendo il lavoro.
Negli anni successivi, poi, il servizio di outplacement è diventato sempre più diffuso, consolidato e offerto in tutto il mondo.
Outplacement come funziona
Dopo aver visto outplacement significato e outplacement traduzione, approfondiamo il funzionamento di questo servizio. L’outplacement, come detto sopra, è un servizio che viene offerto esclusivamente dalle aziende ai dipendenti che sono oggetto di licenziamento per permettere loro di ricollocarsi più facilmente sul mercato del lavoro. Non è, dunque, un servizio riservato al singolo lavoratore che ha perso il lavoro e vuole ricollocarsi sul mercato.
Può attivare il servizio di outplacement, quindi, solo l’azienda che, trovandosi costretta a fare a meno di alcuni suoi dipendenti, decide di appoggiarsi a realtà riconosciute dal Ministero del Lavoro, come appunto le società di outplacement, il cui funzionamento è definito con chiarezza nel ddl 276/2003.
Tale norma prevede che per ricorrere a questo tipo di servizio il dipendente non debba essere licenziato per giusta causa. Non ci sono limiti stringenti sulla platea dei destinatari: questo importante strumento di riqualificazione professionale riguarda singoli lavoratori ma anche gruppi più numerosi che stanno per essere licenziati o sono in procinto di finire in cassa integrazione/mobilità.
I servizi offerti dalle società di outplacement
I principali servizi offerti dalle società di outplacement includono:
1) Valutazione delle competenze
Il personale di outplacement aiuta i dipendenti oggetto di licenziamento a identificare quali sono le loro principali competenze, i punti di forza e le aree di miglioramento. Questa valutazione delle competenze può essere utile per l’individuazione di nuove opportunità di lavoro e per la pianificazione di una strategia di ricerca lavoro efficace.
2) Creazione di un piano di carriera
Coloro che si occupano di outplacement lavorano con i dipendenti da licenziare per sviluppare un piano di carriera. Questo piano può includere obiettivi di carriera a breve e lungo termine, un piano d’azione dettagliato e strategie per raggiungere tali obiettivi.
3) Ricerca del lavoro
Questi professionisti offrono, poi, anche supporto nella ricerca del lavoro, inclusa l’assistenza nella creazione di CV efficaci, nella preparazione per i colloqui di lavoro, nella costruzione di un network più solido. Inoltre, possono anche fornire informazioni sul mercato del lavoro e suggerimenti su come individuare nuove opportunità di lavoro.
4) Consulenza sulla negoziazione del contratto
Gli addetti all’outplacement possono fornire consulenza sulla negoziazione del contratto, inclusi i salari, i benefits e altre condizioni di lavoro. Questo può aiutare i dipendenti che sono stati licenziati ad ottenere il miglior accordo possibile quando accettano un nuovo lavoro.
5) Supporto emotivo
Inoltre, il servizio di outplacement può anche offrire sostegno emotivo e allenamento alla resilienza ai dipendenti che hanno subito un licenziamento, a quelli che restano e ai i manager.
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I possibili rischi (di cui nessuno parla) di affidarsi a società di outplacement
Legati alle società di outplacement ci sono alcuni possibili rischi di cui nessuno parla ma che, tuttavia, vanno tenuti in considerazione da parte di chi è in cerca di un nuovo impiego. Il primo comune fraintendimento tra i candidati alla ricerca di lavoro è quello di considerare le società di outplacement come i propri agenti personali. Questa percezione può portare a diverse criticità e conflitti di interesse. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
1) Diversità di obiettivi
Candidato: l’obiettivo principale di un candidato è trovare un lavoro che si adatti alle proprie competenze, aspirazioni e necessità.
Società di outplacement: l’obiettivo primario di una società di outplacement è assistere i dipendenti licenziati o in esubero nel trovare una nuova posizione. Tuttavia, queste società spesso sono pagate dall’azienda che ha licenziato il dipendente, e non dal candidato stesso.
2) Conflitti di Interesse
Le società di outplacement potrebbero essere incentivate a collocare rapidamente un candidato per soddisfare le esigenze del cliente (l’azienda che paga per il servizio), anche se la posizione potrebbe non essere quella perfettamente adatta per il candidato.
3) Approccio standardizzato
Alcune società di outplacement potrebbero adottare un approccio standardizzato per tutti i candidati, senza tener conto delle esigenze e delle aspirazioni individuali.
4) Informazioni limitate
Le società di outplacement potrebbero non avere tutte le informazioni sulle aspettative salariali, sulla cultura aziendale o su altri aspetti cruciali che potrebbero influenzare la decisione di un candidato.
5) Costi fissi e sedi fisiche
Molte società di outplacement hanno sedi fisiche, il che significa che parte della tariffa pagata dal cliente (o dal candidato, in caso di servizi aggiuntivi) va a coprire i costi operativi, come l’affitto, le utenze e la manutenzione. Questo potrebbe influire sul costo complessivo del servizio per il candidato.
6) Limitato supporto a lungo termine
L’outplacement si concentra principalmente sulla ricerca di un nuovo lavoro nell’immediato. Tuttavia, i candidati potrebbero aver bisogno di supporto a lungo termine per la crescita della carriera, la formazione continua o la gestione del cambiamento. Anche questi sono aspetti che non devono essere trascurati.
7) Costi nascosti
Anche se il servizio di outplacement è spesso pagato dall’azienda, potrebbero esserci costi aggiuntivi o servizi premium che il candidato potrebbe essere incentivato a pagare.
8) Competizione con i colleghi di lavoro
Un ulteriore rischio a cui molti candidati non pensano è, inoltre, quello legato alla possibilità di entrare in competizione con i loro stessi colleghi di lavoro. Detto in altre parole: l’azienda che sta licenziando si affida ad un’unica società di outplacement per ricollocare tutti i dipendenti licenziati. In questo modo, è molto probabile che nella ricerca di nuove opportunità lavorative i candidati si trovino in competizione proprio con i loro stessi colleghi di lavoro che stanno altrettanto cercando una nuova collocazione.
Outplacement vs Career Coaching: quali sono le principali differenze?
Dopo aver visto outplacement significato, come funziona il servizio di outplacement e i possibili rischi connessi a quest’ultimo, esploriamo le principali differenze esistenti tra l’outplacement e il career coaching, due servizi che sono per certi versi simili in termini di obiettivi, ma che differiscono sotto vari punti di vista. Le principali differenze tra le due tipologie di servizio sono:
1) Fase della carriera
Outplacement: questo servizio ha l’obiettivo di supportare i candidati in una sola fase specifica della carriera, ossia dopo un licenziamento o la perdita di un lavoro.
Career coaching: è un servizio erogato in tutte le fasi della carriera e non legato esclusivamente al licenziamento o alla perdita di un lavoro. I candidati possono rivolgersi ad un career coach per motivi differenti:
- ottenere maggiore crescita professionale
- superare demotivazione e mancanza di stimoli
- imparare tecniche di personal branding
- imparare a gestire cambiamenti importanti
- superare con più facilità e sicurezza qualsiasi tipologia di colloquio
- molto altro
2) Supporto emotivo
Outplacement: anche in questo caso, il supporto emotivo garantito da questo servizio è un supporto specifico che ha l’obiettivo di permettere ai candidati di affrontare la perdita del lavoro e le conseguenti sfide.
Career coaching: il supporto emotivo fornito da un career coach, invece, è molto più ampio e variegato, in quanto affronta numerose questioni professionali ed emotive legate alle tante fasi della carriera in cui un candidato può trovarsi.
3) Focus sulla quantità vs. qualità
Outplacement: alcune società di outplacement potrebbero essere incentivate a fornire assistenza a un gran numero di candidati per massimizzare i profitti e questo, ovviamente, potrebbe portare a una riduzione della qualità del servizio offerto ai singoli candidati.
Career coaching: il career coaching, al contrario, essendo un servizio altamente personalizzato e focalizzato sulle esigenze specifiche di ciascun candidato, lavora maggiormente sul garantire qualità e sostegno continuo agli utenti che scelgono di iniziare un percorso del genere.
Outplacement costo
Le società di outplacement percepiscono i loro compensi dall’azienda committente e non dai lavoratori. Il costo del servizio di outplacement è, quindi, a carico dell’azienda committente ed è legato, oltre che al profilo/i professionale ed al livello retributivo del candidato o dei candidati, anche a servizi “accessori” che possono essere individuati (richiesti o proposti) durante la costruzione del progetto e pattuiti tra l’azienda committente e la società incaricata di erogare il servizio.
Le tariffe, poi, possono anche variare in funzione del numero delle persone da ricollocare e delle politiche di pricing adottate dalle singole società di outplacement. Non esistono, quindi, delle tariffe predefinite per il servizio di ricollocazione professionale: toccherà all’azienda richiedere un preventivo ad hoc e valutare se è fattibile o meno offrirlo ai propri dipendenti.
Sebbene l’outplacement sia diffuso anche in Italia, questo servizio sconta, tuttavia, ancora delle resistenze sia da parte di molte aziende che da parte di molti lavoratori. Ciò accade fondamentalmente perché esiste ancora scarsa informazione sul funzionamento di questo strumento e sulla sua efficacia.
Per concludere
Le società di outplacement svolgono un ruolo cruciale nel supportare i candidati durante periodi di transizione. Tuttavia, è essenziale per questi ultimi comprendere a fondo il loro ruolo e le potenziali criticità. La chiave è essere proattivi, fare domande e assicurarsi di avere tutte le informazioni necessarie prima di prendere decisioni importanti sulla propria carriera.
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Job Coach e Copywriter con grande esperienza nel settore lavoro e digital, Federica ha un background umanistico combinato a competenze tecniche di career advisory, marketing e comunicazione. Esperta di carriera e nello sviluppo di contenuti per fare scelte professionali vincenti, Federica è in grado di trasformare concetti complessi in messaggi chiari e utili per vivere la propria professionalità in maniera più appagante.