coach sorride per trasmettere forza al candidato e ritrovare la giusta motivazione al lavoro

La mancanza di motivazione è uno stato d’animo che tutti nella vita si trovano ad affrontare. Può riguardare vari ambiti e consiste nell’assenza di quegli stimoli necessari che spingono all’azione e al raggiungimento di obiettivi e mete desiderati.

Tra i vari ambiti in cui la motivazione può venire a mancare c’è quello professionale. Si sa che la motivazione al lavoro è fondamentale e il momento in cui questa viene meno rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare. Se è vero, infatti, che si tratta di una fase fisiologica che tutti attraversano, è anche vero che essere demotivati al lavoro può avere conseguenze non solo sul singolo, ma anche sull’intera organizzazione in cui questi lavora.

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I principali sintomi dell’assenza di motivazione nel lavoro sono la difficoltà di concentrazione, la mancanza di entusiasmo, la mancanza di stimoli positivi e la scarsa produttività. Occorre, dunque, concentrarsi su se stessi per capire le cause della perdita di motivazione sul lavoro. In questo articolo analizzeremo quali sono le principali cause di questa condizione e come ritrovare la motivazione al lavoro.

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Motivazione lavoro: le principali cause

Possono essere varie le cause che generano l’assenza di motivazione nel lavoro:

1) Pressioni psicologiche al lavoro

Potresti trovarti in un ambiente lavorativo poco sereno che genera pressioni psicologiche dalle quali ti senti oppresso, anche inconsapevolmente. Un ambiente di lavoro tossico, ossia caratterizzato da conflitti, mancanza di supporto, mobbing o leadership inadeguata, può gravemente influenzare la tua motivazione lavorativa. La sensazione di essere in un ambiente ostile o non inclusivo riduce il senso di appartenenza e può farti avvertire un senso di isolamento che a lungo andare diminuisce e annulla la tua motivazione lavoro.

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2) Questioni meritocratiche

Nel team con cui lavori potresti non sentirti apprezzato e giustamente premiato per il lavoro che svolgi.

3) La ricompensa

Potresti avvertire uno squilibrio tra il tempo e l’impegno dedicati al lavoro e la ricompensa che ricevi.

4) Motivi personali

Questi potrebbero essere tanti e diversi e occorre in questo caso fare un grosso lavoro su te stesso, concentrandoti su nuovi obiettivi da voler raggiungere per fare carriera ed essere felice e soddisfatto.

5) Obiettivi aziendali non chiari o non condivisi

La mancanza di obiettivi chiari o la percezione di lavorare per obiettivi aziendali che non si comprendono pienamente può diminuire la motivazione al lavoro. Tutti i professionisti hanno bisogno di sentirsi parte di un progetto più grande e di capire come il loro lavoro contribuisca al raggiungimento degli obiettivi complessivi dell’azienda.

6) Mancanza di crescita professionale

la percezione di non avere opportunità di avanzamento o crescita professionale è un’altra delle principali cause della perdita di motivazione lavorativa. Se i dipendenti sentono che il loro percorso di carriera è bloccato, sentono di non avere voglia di lavorare e avvertono continuamente una mancanza di stimoli, stanno evidentemente perdendo quella motivazione lavoro che è fondamentale per essere produttivi.

7) Mancanza di un adeguato work life balance

Altra causa che può spingerti a dire “non ho più voglia di lavorare” può essere la mancanza di un buon equilibrio tra vita privata e vita professionale. Lavorare troppo ad orari eccessivamente lunghi o avere la pressione di dover essere sempre disponibili sono tutte cause che, a lungo andare, possono esaurire le tue energie mentali e fisiche, lasciando poco spazio per la vita personale. Questo sbilanciamento può portare inevitabilmente a esaurimento, stress e una progressiva perdita di motivazione lavoro.

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Motivazione lavoro: le principali conseguenze

La perdita di motivazione al lavoro non solo influisce sul benessere individuale del lavoratore, ma ha anche ripercussioni significative sulle performance lavorative e, in generale, sui risultati ottenuti. Esaminiamo più da vicino le principali conseguenze che può generare la perdita di motivazione lavoro:

1) Diminuzione della produttività

Una delle conseguenze più evidenti della perdita di motivazione al lavoro è il calo della produttività. Senza un forte stimolo interno a impegnarsi nelle attività lavorative, la maggior parte dei professionisti tende a compiere solo lo stretto necessario, riducendo la qualità e la quantità degli obiettivi da raggiungere. Questo calo di produttività può rallentare i progressi dei progetti, influenzando negativamente i risultati aziendali.

2) Impatto sulla salute mentale

La perdita di motivazione lavoro può gravemente influire sulla salute mentale dei professionisti, causando stress, ansia e, in alcuni casi, depressione. La sensazione di appiattimento o del mancato raggiungimento dei propri obiettivi professionali può danneggiare fortemente l’autostima e aumentare il senso di insoddisfazione e frustrazione.

3) Turnover aziendale

Una conseguenza a lungo termine della perdita di motivazione lavoro è l’aumento del turnover del personale. I lavoratori insoddisfatti tendono a cercare nuove opportunità di lavoro che possano offrire loro una maggiore soddisfazione ed essere più compatibili con le loro aspirazioni professionali. Il turnover, poi, non solo comporta costi significativi per le aziende in termini di reclutamento e formazione, ma può anche minare la coesione del team e la trasmissione di conoscenza.

4) Riduzione della creatività e dell’innovazione

La motivazione lavorativa è un motore fondamentale per lo sviluppo di creatività e innovazione. Senza la spinta a esplorare nuove idee o a impegnarsi in modi di pensare non convenzionali, le aziende possono trovarsi ad affrontare un forte appiattimento. La perdita di motivazione riduce la propensione al rischio e l’esplorazione di nuove soluzioni, limitando la capacità dell’azienda di adattarsi ai cambiamenti del mercato o di innovare.

Motivazione lavoro come ritrovarla? Ecco alcuni efficaci consigli

Una volta individuata la causa è importante trovare la soluzione adatta a te per ritrovare la giusta motivazione sul lavoro. Alcuni utili consigli che potresti seguire per ritrovare la motivazione al lavoro sono i seguenti:

1) Il Job Crafting

2) Cambiare lavoro

3) Cambiare azienda

4) Affidarti ad un career coach

5) Gestione del tempo e delle priorità

6) Cerca feedback e riconoscimento

7) Stabilisci obiettivi SMART

1) Il Job Crafting

Il termine Job Crafting è stato coniato da un gruppo di psicologi statunitensi nel 2001 ed esprime un concetto molto semplice: si tratta, infatti, di modellare il tuo lavoro sulla base delle tue esigenze. In altre parole, il Job Crafting consiste nel cercare, nei limiti del possibile, di personalizzare quanto più possibile il tuo lavoro, cercando di adattarlo e avvicinarlo a ciò che più ti piace. Per esempio, una commessa che non ama sistemare gli abiti dopo che i clienti li hanno provati, può trovare un modo nuovo per piegarli più velocemente e quindi ridurre il tempo dedicato a quell’attività. 

2) Cambiare lavoro

Molto spesso la soluzione più drastica, come quella di cambiare lavoro, può rivelarsi quella giusta. Se dopo un’attenta analisi su te stesso hai infatti capito che la mancanza di motivazione al lavoro deriva dal fatto che questo non ti piace più, cambiarlo ti farà senz’altro bene. Non dimenticarti che motivazione e passione camminano insieme e che se hai sviluppato una passione per un altro campo/settore, è giusto che tu la segua!

3) Cambiare azienda 

Se hai capito che la causa della tua perdita di motivazione lavoro risiede all’interno dell’azienda in cui sei, cambiala. E’ una scelta dura a volte, è vero, soprattutto se collabori con quel team da tanti anni, ma i benefici che potresti trovare in un altro contesto potrebbero di gran lunga superare i sacrifici che fai nell’abbandonare il vecchio ambiente.

4) Affidarti ad un career coach

Un altro modo per ritrovare la motivazione nel lavoro è affidarti ad un career coach, una professionista esperto con cui iniziare un percorso di comprensione delle cause più profonde della tua insoddisfazione e con cui trovare la direzione giusta da prendere per dare una svolta alla tua carriera e sentirti finalmente soddisfatto.

5) Gestione del tempo e delle priorità

Organizzare il tuo tempo e stabilire priorità chiare può aiutarti sicuramente a ridurre lo stress e aumentare la motivazione lavorativa. Impara a dire no a compiti non essenziali e concentra i tuoi sforzi sulle attività che ti avvicinano ai tuoi obiettivi. Tecniche come il metodo Pomodoro o la regola dell’ 80/20 possono essere utili.

6) Cerca feedback e riconoscimento

Per ritrovare la tua motivazione sul lavoro, non attendere che il riconoscimento arrivi spontaneamente; cerca attivamente feedback sul tuo lavoro. Parla con il tuo manager o i tuoi colleghi su come puoi migliorare e quali successi hai raggiunto. Sentirsi apprezzati e riconosciuti per il proprio lavoro può aumentare significativamente la motivazione.

7) Stabilisci obiettivi SMART

Gli obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti, Basati sul tempo) sono essenziali per darti una direzione più precisa. Stabilire inizialmente piccoli obiettivi a breve termine può offrire soddisfazioni immediate, mentre gli obiettivi a lungo termine possono fornire una visione più ampia e una motivazione lavoro più costante. Celebrare ogni traguardo raggiunto ti permette sicuramente di rafforzare anche la tua autostima.

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