I curricula contengono moltissimi dati personali che, potenzialmente, potrebbero venire intercettati da malintenzionati. Per questa ragione, e per il fatto che lo spazio a disposizione nel foglio va ottimizzato, bisogna sempre prestare attenzione ai dati sensibili da inserire nel CV e conoscere alcune buone prassi per cercare lavoro online ed evitare le truffe.
In questo articolo vedremo quali sono i dati sensibili da inserire necessariamente nel CV e quali, invece, quelli opzionali o non necessari. Ancora, vedremo quali sono i principali riferimenti normativi in materia di trattamento dei dati personali e privacy del curriculum e in che modo le informazioni trasmesse ai recruiters possono essere utilizzate in fase di selezione.
Quali sono i dati sensibili che non dovresti mai inserire nel CV
Ecco una lista di dati sensibili che ti consigliamo di non inserire nel tuo curriculum vitae. Inviare un cv senza i dati sensibili che elencheremo di seguito non può essere considerato un motivo di esclusione e al contrario garantisce pari opportunità ai candidati.
Stato civile e persone a carico
Il tuo stato civile non incide sulle tue capacità lavorative, a prescindere dal fatto che tu sia sposato/a, single, con figli a carico o che vivi con 15 gatti. Non solo, ma in diversi paesi (tra cui nel Regno Unito) è illegale trattare queste informazioni anche in sede di colloquio. Quindi, nel tuo Curriculum queste informazioni personali non dovrebbero essere presenti.
Data di nascita completa
Inserire o meno la data di nascita è spesso un tema controverso. In alcuni paesi è illegale, mentre in altri (come in Italia) ci sono dei contratti per i quali l’età del candidato è un requisito importante (ad esempio per i contratti di apprendistato, per avere accesso a particolare sgravi fiscali o programmi di reinserimento professionale, ecc.). Quindi come regola generale, in Italia è consigliabile indicare l’anno di nascita, ma la data completa non è necessaria. Potresti tuttavia trovare online dei portali di annunci di lavoro che richiedono la data di nascita completa. In questi casi, inserisci le informazioni richieste solo se consideri il sito attendibile, perché la data di nascita completa può essere utilizzata per risalire al tuo codice fiscale.
Città di nascita e indirizzo completo di casa
Anche in questo caso, la città di nascita non è un’informazione rilevante, così come l’indirizzo completo di dove abiti. Il nome della citta in cui hai il domicilio (ed eventualmente la provincia, se vivi in un piccolo paese) è sufficiente.
La lista dei voti di tutti i tuoi esami
Queste liste portano via tanto spazio che potresti dedicare ad informazioni più importanti. Specialmente se stai lavorando da qualche anno, evita di entrare così nello specifico circa il tuo percorso di formazione. La data e il voto di laurea o diploma vanno più che bene. Se hai appena appena terminato gli studi, leggi anche questo articolo su come scrivere un CV entry level.
Le ragioni per cui hai lasciato il tuo precedente lavoro
Il Curriculum ti serve per vendere la tua professionalità, le tue esperienze e le tue competenze. Non c’è ragione di specificare perché hai lasciato il tuo ultimo lavoro o, se stai ancora lavorando, perché vorresti cambiare. Se il selezionatore ha bisogno di maggiori informazioni te le chiederà durante il colloquio, quindi preparati a rispondere alla domanda “Perché vorresti cambiare lavoro?” o “Perché hai lasciato il tuo ultimo lavoro?“.
Link ai tuoi canali social
A meno che non utilizzi i social network in modo professionale, è meglio non indicare riferimenti ai tuoi profili Instagram o Facebook. Se un selezionatore è curioso di conoscere meglio la tua immagine online, non esiterà a fare le dovute ricerche, quindi non dimenticarti di controllare sempre le impostazioni privacy dei tuoi account quando cerchi lavoro. Un discorso a parte riguarda LinkedIn, che invece andrebbe inserito nel CV ma solo se il tuo profilo è ben curato e aggiornato.
Ricordati di inserire l’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV
Infine, non dimenticarti di scrivere in fondo al tuo CV che autorizzi al trattamento dei dati personali per autorizzare chi riceve il curriculum (il datore di lavoro, i responsabili Risorse Umane e simili) al trattamento dei dati coperti e tutelati dalla legge sulla Privacy italiana e dal GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea dal 25 maggio 2018.
Se non scrivi in modo esplicito l’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV, i recruiters non potranno contattarti per procedere con il processo di selezione.
Ecco alcune frasi di esempio che potresti inserire in fondo al CV, formulate tenendo conto dell’ultima normativa in vigore in materia di autorizzazione al trattamento dati e privacy del curriculum:
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel curriculum vitae ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).
- Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 GDPR 679/16.
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale.
Se hai dei dubbi su come inserire i dati sensibili nel CV o più in generale come preparare tutto il documento, non preoccuparti: prova subito lo strumento di Jobiri per creare il tuo curriculum vitae online. Il CV Builder è pensato apposta per aiutarti a preparare un Curriculum vitae efficace in pochi minuti.
Il quadro normativo: GDPR e legislazione italiana
La gestione della privacy curriculum è regolamentata da un quadro normativo complesso che ogni candidato dovrebbe conoscere per tutelare i propri diritti.
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR)
Il GDPR (Regolamento UE 2016/679) rappresenta la normativa di riferimento europea per la protezione dei dati personali, entrata in vigore il 25 maggio 2018. Questo regolamento ha introdotto principi fondamentali per il trattamento dei dati personali cv:
- Principio di liceità: ogni trattamento deve avere una base giuridica legittima
- Principio di minimizzazione: devono essere trattati solo i dati necessari per la finalità specifica
- Principio di trasparenza: l’interessato deve essere informato su come vengono trattati i suoi dati
- Principio di conservazione limitata: i dati non devono essere conservati oltre il tempo necessario
Il Decreto Legislativo italiano
Il D.Lgs. 196/2003 (Codice Privacy), modificato dal D.Lgs. 101/2018, ha adeguato la normativa italiana al GDPR, stabilendo regole specifiche per il trattamento dei dati nell’ambito lavorativo.
Una delle novità più significative riguarda il fatto che l’autorizzazione al trattamento dei dati personali cv non è tecnicamente obbligatoria per legge. Tuttavia, la sua presenza facilita enormemente il processo di selezione.
Base giuridica per il trattamento dei dati del CV
Il trattamento dei dati contenuti nel curriculum si basa su diverse basi giuridiche a seconda del tipo di informazione:
- Per i dati comuni: la base giuridica è l’esecuzione di misure precontrattuali (art. 6, par. 1, lett. b GDPR)
- Per i dati particolari: è necessario il consenso esplicito dell’interessato o la presenza di specifiche eccezioni previste dall’art. 9 del GDPR
- Per i dati giudiziari: il trattamento è consentito solo sotto il controllo dell’autorità pubblica o quando autorizzato dal diritto dell’Unione o degli Stati membri
Come gestire correttamente l’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV
La gestione dell’autorizzazione dati personali cv rappresenta uno degli aspetti più delicati nella preparazione del curriculum vitae moderno.
È davvero obbligatoria l’autorizzazione?
Dal punto di vista strettamente legale, il D.Lgs. 101/2018 ha stabilito che il consenso al trattamento dei dati personali presenti nel CV non è obbligatorio. Tuttavia, nella pratica quotidiana del recruiting, la situazione è più complessa.
L’inserimento dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali cv facilita significativamente il processo di selezione, consentendo ai recruiters di utilizzare immediatamente i dati senza dover richiedere preventivamente il consenso. I CV privi di autorizzazione possono essere scartati non per motivi legali, ma per ragioni di praticità operativa.
Vantaggi dell’inserimento dell’autorizzazione
Inserire l’autorizzazione trattamento dati personali cv comporta diversi vantaggi:
- Velocizzazione del processo: il recruiter può immediatamente utilizzare i tuoi dati per contattarti
- Maggiori possibilità di selezione: eviti il rischio di essere scartato per motivi burocratici
- Archiviazione per future opportunità: l’azienda può conservare il tuo CV per posizioni future
- Professionalità: dimostri di essere aggiornato sulle normative vigenti
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Career strategist e head hunter con una laurea in economia presso l’Università Bocconi. Marta ha una vasta esperienza nello sviluppo di carriera e consulenze professionali, aiutando i clienti a raggiungere i loro obiettivi di carriera, individuando e valorizzando il loro talento.





