lavorare nel settore farmaceutico

Il settore farmaceutico rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia globale e del sistema sanitario mondiale. Un comparto in continua evoluzione che unisce scienza, innovazione e business, offrendo non solo prodotti essenziali per la salute umana, ma anche innumerevoli opportunità di carriera per professionisti di diverse discipline.

Panoramica del settore chimico farmaceutico

Il settore chimico farmaceutico comprende tutte quelle aziende e organizzazioni che si occupano della ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci e dispositivi medici. Questo ecosistema include:

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  • Grandi multinazionali farmaceutiche (Big Pharma)
  • Aziende biotecnologiche
  • Contract Research Organizations (CRO)
  • Contract Manufacturing Organizations (CMO)
  • Aziende di dispositivi medici
  • Startup innovative in ambito healthcare

L’industria farmaceutica opera all’intersezione tra chimica, biologia, medicina, ingegneria e business, e richiede competenze altamente specializzate e un continuo aggiornamento scientifico e tecnologico.

Le aziende del settore investono mediamente il 15-20% del proprio fatturato in Ricerca e Sviluppo, una percentuale notevolmente superiore rispetto a quasi tutti gli altri settori industriali.

Importanza economica e sociale

Il settore farmaceutico gioca un ruolo cruciale nell’economia globale, con un valore di mercato che nel 2024 ha superato i 1,5 trilioni di dollari. In Italia, rappresenta uno dei settori più dinamici dell’economia, con un valore della produzione di circa 34 miliardi di euro e oltre 66.000 addetti diretti, ai quali si aggiungono circa 280.000 lavoratori nell’indotto.

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Ma oltre all’impatto economico, l’importanza sociale del lavoro nel settore farmaceutico è inestimabile:

  • Contribuisce direttamente al miglioramento della qualità della vita e all’aumento dell’aspettativa di vita
  • Fornisce soluzioni per malattie rare e patologie precedentemente incurabili
  • Sviluppa vaccini e terapie essenziali per la prevenzione e il controllo delle epidemie
  • Promuove la ricerca scientifica di base e applicata

Evoluzione recente del mercato

Negli ultimi anni, il settore farmaceutico ha attraversato profondi cambiamenti strutturali:

  • Consolidamento del mercato: fusioni e acquisizioni hanno ridisegnato il panorama competitivo, con operazioni multimiliardarie che hanno creato nuovi colossi globali
  • Ascesa delle biotecnologie: i farmaci biologici rappresentano oggi oltre il 30% del mercato e costituiscono la principale area di crescita, con particolare focus su anticorpi monoclonali, terapie geniche e cellulari
  • Digitalizzazione: l’integrazione di tecnologie digitali ha trasformato ogni aspetto della catena del valore, dalla scoperta di nuovi farmaci mediante intelligenza artificiale fino al monitoraggio dei pazienti tramite dispositivi connessi
  • Pressione sui prezzi: i sistemi sanitari di tutto il mondo hanno intensificato le politiche di contenimento dei costi, spingendo le aziende a dimostrare il valore economico oltre che clinico delle loro innovazioni
  • Focus sulla medicina di precisione: il paradigma “one-size-fits-all” sta cedendo il passo a terapie personalizzate basate sul profilo genetico dei pazienti.

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Queste trasformazioni hanno creato nuove opportunità di lavoro nel settore farmaceutico, con l’emergere di ruoli professionali che richiedono competenze ibride tra scienza, tecnologia e business.

Il settore farmaceutico si conferma quindi non solo come un pilastro dell’economia globale, ma anche come un ambito lavorativo dinamico, innovativo e ricco di opportunità per chi desidera costruire una carriera significativa, ben remunerata e con un impatto sociale positivo.

Settore farmaceutico: tendenze attuali

Il settore farmaceutico sta attraversando una fase di profonda trasformazione, guidata da innovazioni tecnologiche, cambiamenti nelle aspettative dei pazienti e una crescente attenzione alla sostenibilità. Queste tendenze stanno ridefinendo non solo i prodotti e i servizi offerti, ma anche le competenze richieste per chi lavora o desidera lavorare in questo campo.

Digitalizzazione e innovazione tecnologica

La digitalizzazione rappresenta una delle forze più dirompenti nel settore chimico farmaceutico. L’integrazione di tecnologie digitali sta rivoluzionando l’intero ciclo di vita del farmaco, dalla scoperta alla commercializzazione. Gli strumenti di analisi avanzata dei dati permettono di identificare nuovi target terapeutici con maggiore precisione e in tempi ridotti. I gemelli digitali consentono di simulare l’interazione tra farmaci e organismi viventi, accelerando la fase preclinica dello sviluppo. Gli studi clinici si stanno trasformando grazie all’adozione di approcci decentralizzati, che permettono ai pazienti di partecipare da remoto, aumentando l’inclusività e la rappresentatività dei campioni.

Anche nella produzione, l’innovazione tecnologica sta ridisegnando i processi attraverso l’adozione di principi di Industria 4.0. Sensori interconnessi monitorano in tempo reale i parametri critici, mentre sistemi di controllo automatizzati garantiscono la conformità agli stringenti standard qualitativi. Questa trasformazione digitale richiede nuove figure professionali nel settore farmaceutico, con competenze ibride tra scienze farmaceutiche e informatica, creando opportunità per data scientist, specialisti in digital health e esperti di automazione industriale.

Medicina personalizzata

Il paradigma terapeutico sta evolvendo verso un approccio sempre più personalizzato, in cui i trattamenti vengono adattati alle caratteristiche genetiche, ambientali e comportamentali del singolo paziente. Questa tendenza sta ridefinendo profondamente il lavoro nel settore farmaceutico, orientandolo verso lo sviluppo di terapie di precisione anziché farmaci blockbuster destinati a un’ampia popolazione.

La farmacogenomica, che studia come il profilo genetico influenzi la risposta ai farmaci, sta diventando un pilastro fondamentale della ricerca farmaceutica. Parallelamente, le terapie avanzate, come quelle cellulari, geniche e tissutali, rappresentano la frontiera più innovativa del settore, con oltre 1.000 sperimentazioni cliniche attualmente in corso a livello globale. Queste terapie personalizzate richiedono non solo competenze scientifiche avanzate, ma anche una profonda comprensione delle complesse questioni etiche, normative ed economiche associate alla loro implementazione nella pratica clinica.

Sostenibilità e green pharma

Il settore farmaceutico sta abbracciando con crescente convinzione i principi della sostenibilità ambientale. Le aziende stanno rivedendo i loro processi produttivi per ridurre l’impronta ecologica, adottando tecnologie a basso impatto ambientale e implementando strategie di economia circolare. La chimica verde sta guidando lo sviluppo di processi di sintesi più efficienti, che minimizzano l’uso di solventi tossici e riducono la produzione di rifiuti.

Anche il packaging farmaceutico sta evolvendo verso soluzioni più sostenibili, con la progressiva eliminazione della plastica monouso e l’adozione di materiali biodegradabili. Questa transizione verso una farmaceutica più verde sta creando nuove opportunità di lavoro nel settore farmaceutico per esperti in sostenibilità, ingegneri ambientali e specialisti in green chemistry, figure professionali in grado di coniugare competenze scientifiche e sensibilità ecologica.

Intelligenza artificiale nella ricerca farmaceutica

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il processo di scoperta e sviluppo di nuovi farmaci. Gli algoritmi di machine learning analizzano enormi quantità di dati biologici per identificare potenziali candidati con una velocità e precisione impensabili con i metodi tradizionali. Sistemi come AlphaFold hanno dimostrato la capacità di predire la struttura tridimensionale delle proteine con accuratezza paragonabile ai metodi sperimentali, aprendo nuove frontiere nella progettazione di farmaci.

L’IA trova applicazione in tutte le fasi del processo di R&D: dall’identificazione di biomarcatori predittivi alla simulazione di studi clinici, dalla previsione di potenziali effetti collaterali all’ottimizzazione dei dosaggi. Questa convergenza tra scienze farmaceutiche e intelligenza artificiale sta creando nuovi profili professionali nel settore chimico farmaceutico, come bioinformatici, esperti in cheminformatica e specialisti in computational drug design.

Le aziende farmaceutiche stanno investendo massicciamente in queste tecnologie, con collaborazioni e acquisizioni multimilionarie di startup specializzate in IA. Questa tendenza sta modificando le tradizionali competenze richieste per il lavoro nel settore farmaceutico, creando opportunità per professionisti con background interdisciplinari che combinano scienze biologiche e competenze computazionali avanzate.

Queste tendenze convergenti stanno ridisegnando il panorama del settore farmaceutico, creando un ambiente dinamico e ricco di opportunità per chi possiede le competenze adeguate per cavalcare l’onda dell’innovazione.

Ruoli settore farmaceutico: quali sono i principali?

Il settore farmaceutico offre una vasta gamma di opportunità professionali che spaziano dalla ricerca scientifica al marketing, dalla produzione alla regolamentazione. Comprendere i diversi ruoli disponibili è fondamentale per chi desidera intraprendere un percorso di carriera in questo dinamico ambiente lavorativo.

Ricerca e sviluppo

La ricerca e sviluppo (R&D) rappresenta il cuore pulsante del settore farmaceutico, dove scienza e innovazione si uniscono per creare nuove soluzioni terapeutiche. I professionisti che lavorano in R&D sono responsabili dell’identificazione di nuovi target terapeutici, della progettazione e sintesi di molecole candidate, e della valutazione della loro efficacia e sicurezza.

Un percorso di carriera tipico in R&D inizia come ricercatore associato, progredendo verso posizioni di scientist senior e infine a ruoli di leadership come direttore di ricerca. Le figure professionali in questo ambito includono chimici medicinali, biologi molecolari, farmacologi, tossicologi e specialisti in modellazione computazionale. La formazione richiesta è tipicamente un dottorato di ricerca in discipline scientifiche pertinenti, con una crescente richiesta di competenze interdisciplinari che abbracciano bioinformatica e data science.

Gli scienziati clinici rappresentano un’altra componente cruciale del team di R&D, supervisionando la progettazione e l’esecuzione degli studi clinici necessari per dimostrare sicurezza ed efficacia dei nuovi farmaci. Questi professionisti collaborano strettamente con medici, statistici e project manager per orchestrare studi complessi che rispettino rigorosi standard etici e scientifici.

Il lavoro nel settore farmaceutico in ambito R&D richiede non solo eccellenza scientifica, ma anche capacità di lavorare in team multidisciplinari e di adattarsi rapidamente a nuove tecnologie e approcci metodologici.

Produzione e controllo qualità

La produzione farmaceutica trasforma i risultati della ricerca in prodotti commercializzabili, garantendo che ogni farmaco soddisfi rigorosi standard di qualità, purezza e sicurezza. I professionisti in questo ambito supervisionano processi produttivi complessi che devono rispettare le Good Manufacturing Practices (GMP) e altre normative internazionali.

Gli ingegneri di processo ottimizzano i metodi produttivi per massimizzare efficienza e qualità, mentre i tecnici di produzione gestiscono le operazioni quotidiane degli impianti. I responsabili della supply chain coordinano l’approvvigionamento delle materie prime e la distribuzione dei prodotti finiti, assicurando che i farmaci raggiungano i pazienti nei tempi previsti.

Il controllo qualità è una funzione essenziale nel settore chimico farmaceutico, con professionisti dedicati a verificare che ogni lotto di produzione soddisfi le specifiche predefinite. Gli analisti di laboratorio conducono test fisici, chimici e microbiologici, mentre i quality assurance specialists supervisionano i sistemi di qualità complessivi. Gli auditor interni verificano periodicamente la conformità di tutti i processi agli standard aziendali e normativi.

Questi ruoli richiedono tipicamente una laurea in chimica, farmacia, ingegneria chimica o discipline correlate, con particolare attenzione alla conoscenza delle normative GMP e dei sistemi di qualità farmaceutica. La domanda di professionisti in questo ambito rimane costante, con opportunità crescenti per chi possiede competenze in tecnologie innovative come Process Analytical Technology (PAT) e continuous manufacturing.

Marketing e vendite

Il marketing e le vendite nel settore farmaceutico presentano caratteristiche uniche rispetto ad altri settori, data la natura scientifica dei prodotti e le stringenti regolamentazioni che governano la promozione dei farmaci. I product manager sviluppano strategie di marketing basate su solide evidenze scientifiche, bilanciando obiettivi commerciali con considerazioni etiche e normative.

Gli informatori scientifici del farmaco (ISF) rappresentano il collegamento tra le aziende farmaceutiche e i professionisti sanitari, fornendo informazioni accurate sui prodotti e raccogliendo feedback dal campo. Questi professionisti necessitano di una solida preparazione scientifica, tipicamente una laurea in discipline biomediche, abbinata a eccellenti capacità comunicative e relazionali.

I market access specialists hanno il compito cruciale di dimostrare il valore economico oltre che clinico dei farmaci, lavorando con enti pagatori e decisori sanitari per assicurare l’accesso dei pazienti alle terapie innovative. Questi ruoli richiedono competenze in farmacoeconomia, health technology assessment e una profonda comprensione dei sistemi sanitari.

Il marketing digitale sta acquisendo crescente importanza nel lavoro nel settore farmaceutico, con specialisti dedicati allo sviluppo di strategie multicanale che includono webinar scientifici, contenuti per social media e programmi di supporto ai pazienti basati su app. Questi professionisti combinano competenze di marketing digitale con una solida conoscenza delle normative che regolano la comunicazione farmaceutica online.

Affari regolatori

Gli esperti in affari regolatori svolgono un ruolo fondamentale nel navigare il complesso panorama normativo che governa lo sviluppo, l’approvazione e la commercializzazione dei farmaci. Questi professionisti assicurano che tutti i prodotti e processi aziendali siano conformi alle normative nazionali e internazionali, interagendo costantemente con autorità regolatorie come EMA, AIFA e FDA.

I regulatory affairs specialists preparano e sottomettono la documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio di nuovi farmaci, un processo che richiede meticolosa attenzione ai dettagli e profonda conoscenza dei requisiti normativi. Monitorano inoltre i cambiamenti nelle normative, valutandone l’impatto sulle attività aziendali e implementando le necessarie modifiche.

La crescente complessità del panorama regolatorio ha reso gli specialisti in affari regolatori figure sempre più strategiche nel settore farmaceutico, con carriere che possono evolvere verso ruoli di leadership come Regulatory Affairs Director o Chief Regulatory Officer. La formazione tipica include una laurea in discipline scientifiche integrata da specializzazioni in regolamentazione farmaceutica, con certificazioni professionali che aggiungono valore al curriculum.

Ruoli emergenti

L’evoluzione del settore farmaceutico sta generando nuove figure professionali che rispondono alle tendenze emergenti nel campo della salute. I data scientists applicano tecniche avanzate di analisi per estrarre insight significativi dai dati clinici e di real-world evidence, guidando decisioni strategiche in R&D e commercializzazione.

Gli specialisti in patient engagement sviluppano programmi che coinvolgono attivamente i pazienti nel processo di sviluppo dei farmaci, dalla progettazione degli studi clinici alla definizione degli endpoint più rilevanti per la qualità di vita. Questo approccio paziente-centrico sta trasformando il modo in cui le aziende farmaceutiche operano, creando opportunità per professionisti con competenze ibride tra scienze biomediche e scienze sociali.

I digital health specialists guidano l’integrazione di tecnologie digitali nell’offerta terapeutica, sviluppando soluzioni che combinano farmaci tradizionali con dispositivi connessi, app di supporto ai pazienti e strumenti di monitoraggio remoto. Questi professionisti necessitano di competenze interdisciplinari che spaziano dalla farmacologia all’informatica, dal design dell’esperienza utente alla gestione dei dati sanitari.

Gli esperti in sostenibilità rappresentano un’altra categoria emergente nel settore chimico farmaceutico, con il compito di implementare pratiche eco-compatibili lungo tutta la catena del valore, dalla scoperta dei farmaci al fine vita dei prodotti. Questi ruoli richiedono competenze in chimica verde, analisi del ciclo di vita e reporting di sostenibilità.

Percorsi di carriera nel settore farmaceutico

Intraprendere una carriera nel settore farmaceutico richiede una pianificazione strategica e una comprensione approfondita dei diversi percorsi disponibili. Questo settore offre traiettorie professionali variegate, ciascuna con specifiche esigenze formative e opportunità di crescita.

Formazione e qualifiche necessarie

Il settore chimico farmaceutico si distingue per l’elevato livello di specializzazione richiesto ai suoi professionisti. La formazione accademica rappresenta il fondamento essenziale per accedere a questo ambiente lavorativo, con percorsi differenziati in base al ruolo desiderato.

Per le posizioni in ricerca e sviluppo, il percorso formativo tipicamente inizia con una laurea in discipline scientifiche come chimica farmaceutica, biotecnologie, farmacia, biologia o medicina. Per ruoli di ricerca avanzata, un dottorato di ricerca diventa spesso requisito imprescindibile, specialmente nei dipartimenti di drug discovery. Gli scienziati che aspirano a posizioni di leadership in R&D frequentemente completano anche un post-dottorato presso istituzioni accademiche prestigiose o centri di ricerca industriali.

Per i ruoli in produzione e controllo qualità, una laurea in farmacia, chimica, ingegneria chimica o biotecnologie costituisce il punto di partenza, integrata da certificazioni specifiche in Good Manufacturing Practices (GMP) e sistemi di qualità. I master specialistici in tecnologie farmaceutiche o quality assurance possono accelerare significativamente la progressione di carriera in questi ambiti.

I professionisti del marketing e delle vendite nel settore farmaceutico generalmente possiedono una laurea in discipline scientifiche, spesso integrata da formazione post-laurea in business, come un Master in Business Administration (MBA) con specializzazione in healthcare management. Questa combinazione di competenze scientifiche e commerciali risulta particolarmente preziosa per comprendere sia gli aspetti tecnici dei prodotti sia le dinamiche di mercato.

Per gli affari regolatori, una solida formazione scientifica viene tipicamente arricchita da specializzazioni in regulatory affairs, attraverso master dedicati o certificazioni rilasciate da organismi internazionali come la Regulatory Affairs Professionals Society (RAPS) o l’Organisation for Professionals in Regulatory Affairs (TOPRA).

La formazione continua rappresenta un elemento imprescindibile per tutti i professionisti del settore farmaceutico, dato il rapido evolversi di tecnologie, metodologie e framework normativi. Le aziende investono considerevolmente nello sviluppo professionale dei propri dipendenti, offrendo programmi formativi interni e opportunità di partecipazione a conferenze e workshop internazionali.

Competenze più richieste

Oltre alle qualifiche formali, il lavoro nel settore farmaceutico richiede un mix equilibrato di competenze tecniche e trasversali. Le competenze tecniche variano significativamente in base al ruolo specifico, ma alcune risultano particolarmente valorizzate in tutto il settore.

La conoscenza approfondita delle Good Practices (GxP) – che includono Good Laboratory Practice (GLP), Good Manufacturing Practice (GMP) e Good Clinical Practice (GCP) – risulta fondamentale per numerosi ruoli. Queste linee guida stabiliscono gli standard qualitativi per le diverse fasi del ciclo di vita del farmaco e la loro comprensione è imprescindibile per garantire conformità normativa e qualità dei prodotti.

Le competenze digitali stanno acquisendo crescente rilevanza, con particolare enfasi su data analytics, intelligenza artificiale e automazione. I professionisti in grado di navigare grandi dataset e derivarne insight significativi risultano particolarmente ricercati in tutti i dipartimenti aziendali, dalla R&D al marketing, dalla farmacovigilanza alla produzione.

La comprensione dei principi di farmacoeconomia e health technology assessment diventa sempre più importante, dato il crescente focus sul valore economico oltre che clinico delle innovazioni farmaceutiche. Questa competenza risulta cruciale non solo per i team di market access, ma anche per i professionisti in R&D coinvolti nelle prime fasi di sviluppo dei farmaci.

Per quanto riguarda le soft skills, la capacità di collaborare efficacemente in team multidisciplinari e multiculturali rappresenta una necessità nel contesto globale del settore farmaceutico. Le aziende ricercano professionisti con eccellenti doti comunicative, in grado di tradurre concetti scientifici complessi per diverse audience, dai colleghi di altri dipartimenti ai professionisti sanitari, dai pazienti alle autorità regolatorie.

Il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi complessi risultano particolarmente valorizzati, così come l’adattabilità e la resilienza in un settore caratterizzato da lunghi cicli di sviluppo e frequenti riorganizzazioni. La sensibilità etica e la capacità di prendere decisioni considerando non solo gli aspetti commerciali ma anche l’impatto sui pazienti e sulla società completano il profilo del professionista ideale.

Progressione di carriera

I percorsi di progressione nel settore farmaceutico offrono numerose opportunità di avanzamento, sia in senso verticale attraverso ruoli di crescente responsabilità manageriale, sia in senso orizzontale mediante specializzazioni in aree di nicchia o transizioni tra dipartimenti diversi.

Nelle aree scientifiche, un percorso tipico inizia come ricercatore associato o scientist junior, progredendo verso posizioni di senior scientist, team leader e infine direttore scientifico o capo dipartimento. I professionisti particolarmente talentuosi possono aspirare a ruoli esecutivi come Chief Scientific Officer o Head of Research.

Nella produzione, la carriera spesso parte da posizioni tecniche o supervisorie, avanzando verso ruoli di plant manager o direttore delle operazioni. I professionisti del controllo qualità possono progredire da analisti junior a responsabili di laboratorio, fino a posizioni di quality assurance director o head of compliance.

Nel marketing farmaceutico, il percorso tipicamente evolve da product specialist a product manager, senior product manager e infine marketing director. Gli informatori scientifici del farmaco possono avanzare verso ruoli di area manager, regional sales director e national sales head.
Negli affari regolatori, la progressione solitamente inizia come regulatory affairs specialist, evolvendo verso posizioni di regulatory affairs manager, associate director e infine vice president of regulatory affairs.

Una caratteristica distintiva del settore farmaceutico è la possibilità di intraprendere percorsi trasversali tra diverse funzioni aziendali. Ad esempio, un ricercatore potrebbe transitare verso il medical affairs, un product manager potrebbe specializzarsi in market access, o un professionista degli affari regolatori potrebbe evolvere verso ruoli di public policy. Questa permeabilità tra dipartimenti offre opportunità di crescita professionale diversificate e contribuisce a sviluppare leader con visione olistica del business farmaceutico.

La mobilità internazionale rappresenta un’altra dimensione significativa della progressione di carriera, con opportunità di assignment presso sedi estere o ruoli con responsabilità regionali o globali. Questa esperienza internazionale risulta particolarmente valorizzata per posizioni dirigenziali senior.

Retribuzioni e prospettive economiche

Il lavoro nel settore farmaceutico si distingue per livelli retributivi generalmente superiori rispetto ad altri settori industriali, riflettendo l’alto grado di specializzazione richiesto e il valore strategico delle competenze scientifiche e regolatorie.

I professionisti neolaureati che entrano nel settore farmaceutico possono aspettarsi stipendi iniziali mediamente superiori del 10-15% rispetto ad altri comparti industriali. Questa differenza tende ad ampliarsi con l’avanzare della carriera, specialmente per ruoli che combinano competenze tecniche e manageriali.

Gli scienziati in R&D con dottorato di ricerca tipicamente iniziano con retribuzioni annue tra i 40.000 e i 50.000 euro, che possono raddoppiare raggiungendo posizioni di senior scientist o team leader. I direttori scientifici e i responsabili di dipartimento R&D possono superare i 150.000 euro annui, con pacchetti che includono bonus basati su performance e raggiungimento di milestone progettuali.

Nel marketing e nelle vendite, gli informatori scientifici del farmaco generalmente iniziano con retribuzioni fisse integrate da componenti variabili legate al raggiungimento di obiettivi commerciali. I product manager esperti possono raggiungere retribuzioni complessive superiori ai 80.000 euro annui, mentre i direttori marketing nelle grandi aziende farmaceutiche possono superare i 200.000 euro considerando componenti fisse e variabili.

Gli specialisti in affari regolatori rappresentano figure particolarmente ricercate, con domanda costantemente superiore all’offerta, il che si riflette in retribuzioni competitive e rapide progressioni di carriera. Un regulatory affairs manager con 5-7 anni di esperienza può aspettarsi retribuzioni nell’ordine dei 70.000-90.000 euro annui.

Le prospettive occupazionali nel settore farmaceutico rimangono positive, sostenute da trend demografici come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della prevalenza di malattie croniche, che continueranno a stimolare la domanda di farmaci e terapie innovative. L’evoluzione verso la medicina di precisione e le terapie avanzate sta inoltre creando nuove nicchie professionali con significative opportunità di carriera.

La digitalizzazione del settore sta generando domanda per profili ibridi che combinano competenze scientifiche e digitali, con retribuzioni premium per esperti in intelligenza artificiale applicata allo sviluppo farmaceutico, specialisti in real-world evidence e data scientists con comprensione approfondita del contesto farmaceutico e sanitario.

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