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La sicurezza sul lavoro è un aspetto cruciale per ogni azienda e riguarda tutti i settori e le professioni. Garantire un ambiente lavorativo sicuro non solo protegge la salute e il benessere dei dipendenti, ma contribuisce anche a migliorare la produttività e la reputazione delle aziende stesse.

Cosa si intende per sicurezza sul lavoro? La sicurezza sul lavoro si riferisce a tutte le misure e le azioni volte a prevenire infortuni, malattie professionali e danni alla salute dei lavoratori sul proprio posto di lavoro. Il concetto di sicurezza sul lavoro si basa, infatti, su tre principi fondamentali:

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  • la prevenzione, che riguarda l’adozione di misure e procedure per identificare, valutare e ridurre i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
  • la protezione, che consiste nell’implementazione di sistemi e dispositivi di sicurezza, come l’uso di attrezzature di protezione individuale (EPI) e la manutenzione adeguata delle attrezzature;
  • la partecipazione, che consiste nel coinvolgere i lavoratori nell’acquisire consapevolezza per la propria sicurezza e nel contribuire attivamente alla creazione di un ambiente di lavoro sicuro.

Trattandosi di una tematica essenziale in qualsiasi contesto lavorativo e oggetto di numerose regolamentazioni legislative, abbiamo pensato di approfondire nei prossimi paragrafi tutto quello c’è da sapere sulla sicurezza sul lavoro, sicurezza sul lavoro normativa e i garanti della sicurezza sul lavoro.

Sicurezza sul lavoro: normativa

Vediamo innanzitutto qual è la normativa riguardante la sicurezza sul lavoro e su quali principi si basa il Testo Unico sicurezza sul lavoro.

Partiamo col dire che la sicurezza sul lavoro ha subito una vera e propria evoluzione normativa che, avvenuta nel corso degli anni, ha prodotto una serie di cambiamenti. Sicurezza sul lavoro normativa: di seguito tutte le tappe salienti.

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  • Il primo riferimento normativo è costituito dall’art. 2087 del Codice Civile che contiene l’obbligo per i datori di lavoro di intraprendere misure volte a tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori
  • Negli art. 32, 35 e 41 della Costituzione sono contenute chiare disposizioni volte a tutelare la salute dell’individuo e del lavoro in generale, precisando che le iniziative economiche non devono essere in contrasto con essa o arrecare danno alla sicurezza, libertà e dignità
  • L’articolo 9 della Legge 300/1970, noto come lo Statuto dei Lavoratori, parla di tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori e del loro diritto di controllare che le norme di prevenzione di infortuni e malattie professionali vengano applicate
  • La Carta Sociale Europea del 1961 punta a sottolineare l’importanza di assicurare la sicurezza e l’igiene sul luogo di lavoro.
  • Un cambiamento si è avuto poi con il Decreto Legislativo del 19 settembre del 1994 che, conosciuto anche come legge 626, superò le leggi precedenti (pur non abrogandole formalmente) con lo scopo di dare una forma più definita al quadro normativo sulla sicurezza sul lavoro
  • La legge 626 del 1994 è stata oggi completamente assorbita dal noto Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, un corpus unitario che ha assorbito tutte le normative precedenti e che ha lo scopo di semplificare e razionalizzare tutte le leggi precedenti e che viene costantemente aggiornato.

Testo Unico sicurezza sul lavoro: i principi fondamentali

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, come accennato sopra, è un insieme di norme e disposizioni legislative in Italia che regolamentano la sicurezza e la salute dei lavoratori sul posto di lavoro. Il principale riferimento normativo è il Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro”.

I principi fondamentali su cui si fonda il Testo unico sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

1) Principio della tutela della salute e della sicurezza

Il Testo Unico sottolinea l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre per tutti i dipendenti. Le aziende devono, pertanto, adottare misure adeguate per prevenire incidenti sul lavoro, ridurre i rischi e proteggere la salute dei lavoratori.

2) Principio della valutazione dei rischi

Le aziende devono effettuare una valutazione dei rischi per identificare potenziali pericoli presenti sul luogo di lavoro, individuando possibili rischi come macchinari pericolosi, sostanze chimiche, movimenti ripetitivi o ergonomicamente sfavorevoli e altro. Questa valutazione permette quindi di adottare misure preventive adeguate per mitigare i rischi identificati.

3) Principio della prevenzione

La prevenzione è un elemento chiave nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Le aziende devono prendere misure preventive appropriate per evitare incidenti sul lavoro, ridurre al minimo i rischi e creare un ambiente di lavoro sicuro.

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4) Principio della formazione e dell’informazione

I datori di lavoro devono fornire adeguata formazione e informazione ai dipendenti per renderli consapevoli dei rischi presenti sul posto di lavoro e delle misure preventive da adottare. Questo include istruire i lavoratori sull’uso corretto di attrezzature, sostanze chimiche, procedure di emergenza e sulla sicurezza generale.

5) Principio della partecipazione dei lavoratori

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro sottolinea l’importanza della partecipazione attiva dei lavoratori nel processo di miglioramento della sicurezza sul lavoro. I dipendenti devono essere coinvolti nella valutazione dei rischi, nella definizione delle misure preventive e nella segnalazione di eventuali pericoli o situazioni insicure.

6) Principio della responsabilità

Il Testo Unico sottolinea la responsabilità dei datori di lavoro nell’assicurare la sicurezza dei propri dipendenti. I datori di lavoro devono adottare tutte le misure necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettare le norme di sicurezza sul lavoro.

7) Principio della vigilanza e del controllo

Il Testo Unico prevede che le autorità competenti effettuino controlli periodici per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro da parte delle aziende. Questo garantisce il monitoraggio e l’applicazione delle disposizioni di sicurezza.

Sicurezza sul lavoro: chi sono i garanti?

Il primissimo responsabile che deve garantire la sicurezza sul lavoro per propri dipendenti è il datore di lavoro, che deve assicurare  la corretta applicazione delle misure preventive ed operative atte alla riduzione o alla cancellazione di qualsiasi rischio per il lavoratore.

Può capitare poi che il datore di lavoro decida di ricoprire la carica di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), che è appunto il responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro. Il ruolo di RSPP, come detto sopra, può essere ricoperto dal datore di lavoro, da un dipendente opportunamente formato o da un esperto esterno. L’ RSPP ha il compito di coordinare le attività di prevenzione e protezione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. I suoi principali compiti sono i seguenti:

1) Elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

L’RSPP ha la responsabilità di redigere o coordinare la redazione del DVR, che è un documento fondamentale per la gestione della sicurezza sul lavoro. Il DVR deve identificare, valutare e classificare i rischi presenti nel luogo di lavoro.

2) Implementazione delle misure preventive

L’RSPP deve proporre e coordinare l’attuazione delle misure preventive necessarie per ridurre i rischi individuati nel DVR. Ciò può includere la definizione di procedure operative, l’introduzione di dispositivi di protezione, la promozione di comportamenti sicuri e l’adozione di programmi di formazione.

2) Formazione e informazione dei lavoratori

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione deve garantire la corretta informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro. Questo include la divulgazione delle norme di sicurezza, la sensibilizzazione sui rischi specifici presenti nell’ambiente di lavoro e l’organizzazione di corsi e sessioni di addestramento.

3) Monitoraggio e controllo

Altro compito dell’RSPP è quello di verificare l’applicazione delle misure di prevenzione e controllo dei rischi, effettuando controlli periodici per assicurarsi che siano adottate le misure stabilite. L’ispezione dei luoghi di lavoro, l’analisi degli incidenti e delle situazioni di pericolo, nonché la partecipazione ai comitati di sicurezza aziendali rientrano tra questi.

4) Collaborazione con le autorità competenti

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione deve, inoltre, collaborare con le autorità di controllo (come l’Ispettorato del Lavoro e le ASL) durante le ispezioni e i controlli sul posto di lavoro. Deve cioè fornire le informazioni richieste e cooperare nell’attuazione delle azioni correttive o delle disposizioni emanate dalle autorità competenti.

5) Aggiornamento normativo e consulenza

Infine, questa figura deve mantenere un’adeguata conoscenza delle normative e delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. E’ fondamentale, dunque, l’aggiornamento continuo sugli sviluppi normativi e fornire consulenza alle parti interessate (datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti sindacali) in merito agli aspetti legati alla sicurezza e alla prevenzione.

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