Quante volte abbiamo sentito dire con estrema sicurezza che “uno stipendio alto è l’unico stimolo di cui i professionisti hanno bisogno per essere più produttivi e felici?”
Eppure, capita ogni giorno che professionisti che percepiscono elevate retribuzioni, si alzino al mattino con una sensazione di ansia, vuoto e apatia a differenza di altri che, meno pagati, affrontano la giornata con entusiasmo e passione. Questa osservazione ci porta a porci un quesito che attraversa l’intero articolo e ne rappresenta il focus: cosa motiva davvero le persone sul lavoro? Quali e cosa sono le leve motivazionali che spingono le persone a fare le proprie attività sul lavoro e in azienda provando, allo stesso tempo, piacere e soddisfazione nel farle?
Ecco, questa è la domanda che ci siamo posti e a cui abbiamo provato a rispondere, o almeno a fornire un nostro punto di vista, offrendo non solo dati e informazioni, ma anche validi consigli e spunti di riflessione.
Il primo fattore da mettere in evidenza è sicuramente il fatto che la percezione comune tende a ridurre la motivazione lavorativa a questioni meramente economiche. Bonus, incentivi finanziari e promozioni sono spesso visti come l’alfa e l’omega della soddisfazione professionale. Tuttavia, questa visione non solo è riduttiva, ma ignora una vasta gamma di fattori intrinseci che influenzano profondamente l’impegno e la realizzazione dei professionisti sul lavoro, fattori che possono appunto essere definiti con il termine tecnico di “leve motivazionali”.
Leve motivazionali cosa sono
Le leve motivazionali sono fondamentalmente quei fattori che possono essere “tirati come le corde di una marionetta” per stimolare, mantenere o dirigere il comportamento verso determinati obiettivi o azioni. Ma come vengono definite e quali forme assumono le leve motivazionali secondo i principali esperti nel campo della psicologia del lavoro e della gestione delle risorse umane?
Secondo gli esperti, le leve motivazionali variano ampiamente e possono abbracciare tutto, dall’apprezzamento e riconoscimento, che toccano profondamente il nostro bisogno umano di essere valorizzati, all’autonomia e alla possibilità di influenzare le decisioni, che nutrono il nostro desiderio di controllo sulla nostra vita lavorativa. Inoltre, la crescita personale e professionale emerge come una delle più potenti leve motivazionali, poichè risponde alla nostra aspirazione intrinseca di evolverci e migliorarci continuamente.
Il famoso psicologo Frederick Herzberg, con la sua teoria dei due fattori, ha identificato le “condizioni motivanti”, ossia il riconoscimento e le opportunità di crescita, come veri e propri motori della soddisfazione lavorativa, distinti dai “fattori igienici” come il salario e le condizioni di lavoro, che possono solo prevenire l’insoddisfazione ma non sono sufficienti a motivare attivamente i dipendenti.
Daniel Pink, un altro rinomato pensatore nel campo della motivazione, sottolinea l’importanza dell’autonomia, della maestria e dello scopo come le tre chiavi principali per sbloccare la motivazione intrinseca delle persone. Questi principi, sebbene semplici nella loro essenza, richiedono un profondo cambiamento nell’approccio tradizionale alla gestione delle persone, in quanto mettono in primo piano la necessità di passare da un modello incentrato sul controllo e sulla ricompensa esterna a uno che valorizza l’autodeterminazione e l’allineamento con valori e obiettivi personali.
Detto in altre parole, le leve motivazionali lavoro rappresentano quei fattori unici e personalizzati che, quando correttamente compresi e attivati, possono portare a un livello di coinvolgimento e soddisfazione lavorativa profondamente radicati.
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Leve motivazionali: cosa muove davvero le persone secondo la psicologia
Per navigare con successo nel mare magnum delle leve motivazionali lavoro e leve motivazionali azienda, è fondamentale comprendere quali sono le forze psicologiche che muovono le persone. La psicologia della motivazione ci offre le mappe per questo viaggio, delineando i contorni tra motivazione intrinseca ed estrinseca e svelando come queste ultime influenzano diversamente il nostro comportamento e la nostra soddisfazione professionale.
Psicologia della motivazione: una panoramica
La psicologia della motivazione studia le ragioni dietro le nostre azioni, i nostri desideri e i nostri bisogni. Questo campo si interroga su ciò che ci spinge ad agire in un certo modo, a perseguire certi obiettivi piuttosto che altri e come i diversi tipi di motivazione influenzano il nostro benessere e la nostra produttività. Comprendere i principi della psicologia della motivazione è essenziale per chiunque desideri migliorare il proprio ambiente lavorativo, sia da un punto di vista personale che organizzativo.
La distinzione tra motivazione intrinseca ed estrinseca è fondamentale per capire cosa muove realmente le persone:
1) Motivazione intrinseca
Si tratta di un tipo di motivazione che proviene dall’interno. La motivazione intrinseca è la spinta a fare qualcosa perché lo si trova personalmente gratificante, interessante o in linea con i propri valori e passioni. Le persone motivate intrinsecamente compiono azioni per il puro piacere o la soddisfazione che ne deriva, indipendentemente da ricompense esterne. Nel contesto lavorativo, questo può significare intraprendere un progetto perché sfida le proprie abilità o contribuisce a realizzare un obiettivo in cui si crede profondamente.
2) Motivazione estrinseca
Al contrario della prima, la motivazione estrinseca è guidata da fattori esterni all’individuo. Questa tipologia di motivazione può includere il desiderio di guadagnare denaro, ottenere riconoscimenti, evitare punizioni o raggiungere altri risultati che portano a una ricompensa tangibile o sociale. Sebbene efficace nel breve termine, la motivazione estrinseca può non sostenere la stessa profondità di impegno nel lungo termine come quella intrinseca.
Nonostante questa distinzione, nella realtà lavorativa quotidiana, motivazione intrinseca ed estrinseca spesso coesistono e si influenzano reciprocamente. Un ambiente di lavoro ottimale sa come bilanciare queste due forme di motivazione, riconoscendo e valorizzando gli aspetti intrinseci del lavoro stesso, mentre offre anche incentivi esterni appropriati e significativi.
Per esempio, un dipendente potrebbe sentirsi intrinsecamente motivato dal lavoro su un progetto creativo che rispecchia i suoi interessi personali, ma allo stesso tempo apprezzare il riconoscimento e le ricompense finanziarie che ne derivano. Creare un equilibrio tra questi due tipi di motivazione può portare a una maggiore soddisfazione lavorativa, a un maggiore impegno e a una produttività sostenibile.
Leve motivazionali: come identificarle
Il primo step fondamentale da fare è quello di identificare le leve motivazionali che possono essere applicate nel contesto lavorativo specifico. Queste leve motivazionali possono variare a seconda del tipo di azienda, del settore, del ruolo e del contesto lavorativo e possono comprendere sia fattori tangibili, come salario, benefit e incentivi economici, sia fattori intangibili, come il clima aziendale, lo sviluppo professionale, il riconoscimento e l’autonomia.
1) Creare un piano strategico
Dopo avere identificato le leve motivazionali più adatte, si deve procedere alla creazione di un piano strategico. Questo dovrebbe includere sia azioni a breve termine, finalizzate a stimolare una motivazione immediata, sia interventi a lungo termine, finalizzate a mantenere elevate le leve motivazionali nel tempo.
2) Comunicare e coinvolgere
Un altro aspetto fondamentale nell’implementazione delle leve motivazionali lavoro e leve motivazionali in azienda è la comunicazione. È importante non solo comunicare ai dipendenti le azioni che l’azienda intende intraprendere, ma anche coinvolgerli nel processo di implementazione, ascoltando le loro esigenze e valutando le loro proposte.
3) Misurare e monitorare
Infine, per comprendere se le azioni adottate stanno producendo gli effetti desiderati, è fondamentale misurare e monitorare periodicamente i risultati. Questo può essere fatto mediante l’analisi di varie metriche, come l’indice di soddisfazione dei dipendenti, il tasso di turnover, oppure attraverso interviste e questionari.
La conoscenza e l’implementazione delle leve motivazionali rappresentano oggi un elemento strategico per le aziende che vogliono garantire non solo la produttività, ma anche il benessere dei propri dipendenti. Si tratta di un processo complesso, che non può prescindere da un’analisi attenta delle specificità di ogni contesto aziendale, ma che può portare a risultati estremamente positivi in termini di clima organizzativo, di coinvolgimento e di performance sul posto di lavoro.
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Leve motivazionali lavoro: come attivarle più efficacemente
Vediamo a questo punto alcune valide modalità per attivare più efficacemente le leve motivazionali sul lavoro. Si tratta di un approccio che non solo incrementa la soddisfazione e la produttività dei dipendenti, ma che può anche creare un’atmosfera positiva che alimenta l’innovazione e la collaborazione in azienda.
1) Apprezzamento e riconoscimento
Il riconoscimento nel contesto lavorativo va oltre un semplice “ottimo lavoro” o un bonus di fine anno. Per essere veramente efficace, deve essere personalizzato, tempestivo e autentico. Ecco alcune strategie:
- Feedback personalizzato: offrire feedback costruttivi e positivi che riconoscano gli sforzi individuali e le conquiste specifiche
- Programmi di premiazione: creare programmi di premiazione che celebrino non solo i risultati ma anche il processo, l’innovazione, il lavoro di squadra e altri valori aziendali
- Riconoscimento pubblico: utilizzare piattaforme aziendali per condividere e celebrare i successi, aumentando la visibilità delle prestazioni eccellenti.
2) Autonomia e responsabilità
L’autonomia sul lavoro stimola la motivazione intrinseca, ma deve essere bilanciata con una chiara responsabilità per evitare confusioni e sovraccarichi. Alcune pratiche includono:
- Definizione chiara dei ruoli: assicurarsi che ogni membro del team conosca le proprie responsabilità e l’ambito della propria autonomia decisionale
- Obiettivi SMART: stabilire obiettivi Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporali che i dipendenti possano perseguire con un certo grado di autonomia
- Spazi di sperimentazione: fornire spazi sicuri dove i dipendenti possono testare nuove idee e approcci senza la paura di ripercussioni negative.
3) Crescita e sviluppo personale
Investire nella crescita dei dipendenti significa riconoscere il loro potenziale e il loro desiderio di evolversi professionalmente e personalmente:
- Piani di sviluppo individuali: elaborare piani di sviluppo personalizzati che tengano conto degli obiettivi di carriera dei dipendenti e delle competenze da sviluppare
- Formazione continua: offrire accesso a corsi, workshop e conferenze che permettano ai dipendenti di acquisire nuove conoscenze e abilità
- Mentorship e coaching: implementare programmi di mentorship e coaching per fornire guida e supporto personalizzato.
4) Senso di appartenenza e cultura aziendale
Creare una cultura aziendale inclusiva e positiva è essenziale per promuovere un senso di appartenenza attraverso:
- Iniziative di team building: organizzare eventi e attività che favoriscano la coesione del team e la condivisione di esperienze positive
- Comunicazione aperta: promuovere una comunicazione trasparente e bidirezionale che incoraggi il feedback e la condivisione di idee
- Valori condivisi: coinvolgere i dipendenti nella definizione dei valori aziendali, assicurandosi che siano riflessi nelle pratiche quotidiane.
5) Equilibrio tra vita lavorativa e personale
L’equilibrio tra vita professionale e personale è fondamentale per prevenire il burnout e mantenere i dipendenti motivati:
- Flessibilità oraria e lavoro da casa: offrire opzioni flessibili di orario di lavoro e la possibilità di lavorare da casa quando possibile
- Supporto al benessere: proporre programmi di benessere che includano attività fisica, consulenza psicologica e supporto alla salute mentale
- Politiche di ferie eque: garantire politiche di ferie che permettano ai dipendenti di staccare completamente dal lavoro, ricaricando le energie.
Come il Career Coaching può intervenire sulle leve motivazionali?
Tenendo conto del fatto che per leve motivazionali si intendono tutte quelle strategie, messe in atto in ambito aziendale (e non solo), studiate per motivare e coinvolgere i dipendenti nel proprio lavoro, ci chiediamo a questo punto come il career coaching possa intervenire positivamente sull’uso di queste leve.
Un percorso di Career coaching può intervenire sulla gestione delle leve motivazionali in vari modi, quali:
- Sviluppo della consapevolezza: in primo luogo, lavorando sulla presa di consapevolezza da parte del quadro o dirigente delle proprie competenze, punti di forza e debolezze, interessi, aspirazioni, valori, oltre che sulla comprensione del contesto aziendale e del proprio ruolo al suo interno. Questo favorisce l’autorealizzazione e quindi la motivazione intrinseca, una delle principali leve motivazionali
- Gestione del cambiamento: il Career coaching può facilitare l’adattamento a cambiamenti che possono intervenire a livello di organizzazione lavorativa, di ruolo, di obiettivi, etc. Gestire con successo e serenità cambiamenti in azienda risulta essere un’eccellente leva motivazionale
- Impostazione di obiettivi: parte fondamentale del processo di Career coaching è favorire l’individuazione e la definizione chiara di obiettivi professionali raggiungibili e sfidanti. Questo risulta essere un potente stimolo motivazionale.
- Miglioramento delle relazioni: il Career coaching, lavorando anche sugli aspetti relazionali e comunicativi, può aiutare a migliorare il clima lavorativo, un elemento di fondamentale importanza per la motivazione dei dipendenti.
Il Career coaching può, dunque, contribuire significativamente nel facilitare l’adozione e la gestione efficace delle leve motivazionali in ogni ambito lavorativo. Inoltre, un’azione efficace sulle leve motivazionali può portare ad una maggiore soddisfazione e coinvolgimento nel lavoro da parte dei dipendenti, oltre che a un generale miglioramento delle performance aziendali. Il Career coaching risulta quindi un potente alleato per tutti quei dirigenti e manager che intendono lavorare in modo efficace sulle leve motivazionali per favorire un clima di lavoro in azienda positivo e produttivo.
Ricorda, però, che ogni situazione professionale ha dinamiche specifiche: per questo motivo, il supporto di una figura professionale qualificata come un career coach può fare la differenza nel tuo percorso di sviluppo manageriale e nella gestione efficace delle leve motivazionali. Se ti interessa fare una prima consulenza gratuita con un career coach per esporre le tue esigenze professionali ed eventualmente iniziare un percorso di Career coaching con Jobiri, clicca subito qui.
Per concludere
In un mondo del lavoro sempre più frenetico e competitivo, non possiamo sottostimare l’importanza di avere le giuste leve motivazionali. Essere guidati da una forte motivazione può fare la differenza tra il raggiungimento di validi successi o il restare intrappolati in una routine insoddisfacente. Eppure, molti professionisti ancora “lottano” per identificare e attivare le proprie leve motivazionali. Se ti trovi in una situazione del genere, possono esserti utili questi ulteriori 3 suggerimenti:
1) Trasforma gli ostacoli in opportunità
La nostra prima leva motivazionale deriva da una mentalità che vede gli ostacoli come opportunità. Quando incontri una difficoltà, invece di lasciarti abbattere, cercare di vederla come un’occasione per imparare e crescere. Questo tipo di approccio può spesso dare una spinta inaspettata alla tua motivazione.
2) Abbraccia la tua unicità
La seconda leva motivazionale riguarda la tua originalità. Ogni individuo ha un set unico di talenti, passioni e interessi. Identificare e sfruttare ciò che ti rende unico può darti una spinta motivazionale davvero potente.
3) Trova il tuo specifico perché
Una terza leva motivazionale può essere rintracciata nel tuo “perché”, ossia nella ragione intrinseca che spinge il tuo desiderio di successo. Il tuo “perchè” può riguardare una varietà di ambiti, dal voler fare la differenza nel mondo del lavoro, al desiderio di realizzazione personale. Riconoscerlo può sicuramente alimentare una motivazione più duratura.
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