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Il benessere dei dipendenti è fondamentale per favorire produttività ed efficienza in azienda.

Il benessere dei lavoratori è un concetto ampio che può abbracciare più dimensioni e che può essere considerato piuttosto soggettivo e dipendente sia da fattori interni alla persona (carattere, personalità, atteggiamento, etc.) sia da fattori esterni (cultura aziendale, clima di lavoro, rapporto con i colleghi e il capo, benefits offerti, e così via). Tuttavia, esiste un concetto che, coniato da psicologi americani negli anni 90, si avvicina a quello di benessere dei lavoratori, ma che risulta più facilmente “misurabile” in virtù delle 3 dimensioni da cui è costituito.

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Il concetto di cui parliamo è il work engagement, termine coniato nel 1990 dallo psicologo William A. Kahn, oggi professore di Organizational Behavior alla Questrom School of Business dell’Università di Boston. Data l’importanza del work engagement in azienda, vediamo nei prossimi paragrafi che cos’è il work engagement, le dimensioni del work engagement, i suoi principali vantaggi e i consigli più efficaci per raggiungerlo.

Che cos’è il work engagement?

Il work engagement viene definito come “uno stato mentale positivo e di soddisfazione nei confronti del proprio lavoro caratterizzato da vigore, dedizione e immersione”. Il work engagement è, in altre parole, quella “vicinanza” che il lavoratore avverte nei confronti dell’organizzazione in cui lavora, laddove per vicinanza si intende accettazione, condivisione e piena adesione ai valori e alla cultura presenti in azienda.

Le tre dimensioni da cui è composto il work engagement e che rappresentano quei parametri con cui viene misurato sono:

1) il vigore

Con il termine vigore ci si riferisce all’energia, sia fisica che mentale, con cui il lavoratore si dedica alle sue attività. Si tratta di una forma di tenacia con cui il lavoratore riesce, con motivazione e determinazione, a svolgere i propri task, riuscendo anche a mettere in campo la propria capacità di problem solving. Rientrano, quindi, nel vigore del lavoratore anche il saper superare le difficoltà che si possono presentare.

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2) la dedizione

Altra dimensione del work engagement è la dedizione, termine con cui ci si riferisce alla passione che il lavoratore mette nel proprio lavoro. In altre parole, la dedizione è quella forma di interesse che un professionista rivolge nei confronti del proprio lavoro e quindi verso il raggiungimento degli obiettivi di breve e di lungo termine.

3) l’immersione

Ultima dimensione del work engagement è l’immersione, con cui si intende la capacità del lavoratore di concentrarsi e “lasciarsi assorbire” dal proprio lavoro. Ovviamente, l’assorbimento nel lavoro è positivo fin quando non si trasforma in una dipendenza che può diventare negativa e sfociare nel workaholism. L’immersione consiste, quindi, nello svolgere le proprie attività in maniera efficiente e concentrata e sapendo organizzare con cura il tempo. L’immersione garantisce anche un raggiungimento più veloce degli obiettivi stabiliti.

I vantaggi del work engagement

Se è presente un elevato work engagement all’interno dell’azienda, appare comprensibile come siano numerosi i vantaggi di cui l’organizzazione tutta possa godere:

1) maggiore produttività

Se i dipendenti sono più motivati, concentrati e stimolati nei confronti del proprio lavoro, saranno anche più produttivi e, quindi, propensi non solo a svolgere le proprie attività ma a che a supportare gli altri qualora ce ne fosse bisogno.

2) maggiore efficienza

Una maggiore produttività si accompagna ad una maggiore efficienza: più i collaboratori di un’azienda si sentono parte integrante dell’organizzazione e “sentono proprio” il raggiungimento di determinati obiettivi, più saranno efficienti nel farlo.

3) la creazione di un ambiente di lavoro positivo

In generale, livelli elevati di work engagement permettono la creazione di un ambiente di lavoro positivo, un ambiente che favorisce la nascita di un clima collaborativo, sereno e basato su fiducia e stima reciproche tra i dipendenti e tra questi ultimi con il proprio manager/capo.

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4) una maggiore fedeltà dei dipendenti verso l’azienda

Diretta conseguenza di tutto ciò è, pertanto, una maggiore fedeltà che i collaboratori riservano all’azienda in cui lavorano, una fedeltà che si traduce anche in un più basso turn over e quindi in una riduzione dei costi di reclutamento e formazione di nuovi dipendenti.

5 utili consigli per favorire il work engagement in azienda

A questo punto vediamo come favorire il work engagement all’interno di un’azienda. Abbiamo individuato 5 consigli utili e concreti per raggiungere questo obiettivo:

1) Favorire il dialogo con e tra i dipendenti

Il primo passo da fare per favorire lo sviluppo del work engagement in azienda è quello di promuovere il dialogo con e tra i dipendenti. Spronare i collaboratori a parlare tra loro, a confrontarsi e supportarsi nelle attività quotidiane significa creare un ambiente di lavoro in cui viene favorita una competizione positiva e produttiva piuttosto che dannosa. E’ importante, tuttavia, che questo confronto continuo ci sia non solo tra i dipendenti ma anche tra questi ultimi e il proprio manager: è, infatti, fondamentale la creazione di un rapporto sereno, collaborativo e produttivo con il proprio capo.

2) Garantire il coinvolgimento dei dipendenti anche nelle decisioni più importanti

Anche se non sempre possibile, è molto importante saper coinvolgere i dipendenti nelle decisioni importanti che vengono prese in azienda. Questa tipologia di approccio favorisce, infatti, un maggiore coinvolgimento dei collaboratori che, in tal modo, si sentiranno parte integrante dell’organizzazione.

3) Dare fiducia ai dipendenti affidando loro incarichi di responsabilità

Altra azione molto importante da mettere in pratica è quella di dare fiducia ai dipendenti affidando loro incarichi di responsabilità. In questo modo, dimostriamo ai nostri collaboratori di fidarci di loro, della loro professionalità e, quindi, delle loro competenze. Dall’altro lato, i dipendenti si sentiranno apprezzati e avranno anche più stimoli nel vedere riconosciuta la qualità delle proprie performance.

4) Fornire supporto e adeguate risorse ai dipendenti

D’altra parte, ciò che è altrettanto importante è fornire supporto e adeguate risorse ai dipendenti per mettere loro nelle condizioni di svolgere al meglio non solo le proprie attività. Fornire supporto e accesso alle risorse significa mettere a disposizione dei collaboratori mezzi e gli strumenti adeguati per risolvere difficoltà e problemi che possono presentarsi durante l’attività lavorativa e non solo (per esempio, un’azienda può offrire risorse in termini di benefits che migliorano non solo il lavoro ma anche la vita privata: supporto psicologico, assistenza sanitaria, flessibilità e così via).

5) Offrire opportunità di formazione e crescita ai dipendenti

Considerato un benefit ma meritevole di un approfondimento a parte è l’offerta di opportunità di formazione e crescita ai dipendenti. Permettere ai dipendenti di fare carriera e di crescere professionalmente è molto importante in quanto:

  • rende i dipendenti più motivati e stimolati nello svolgimento delle proprie attività e di attività più sfidanti
  • aumenta la competitività dell’azienda, in quanto ci saranno dipendenti talentuosi, aggiornati e sempre “sul pezzo”
  • aumenta la qualità delle performance, in quanto i dipendenti saranno, appunto, più competenti.

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