temporary management

Il temporary management non è solo una soluzione temporanea per le sfide aziendali, ma rappresenta una vera e propria una rivoluzione nel pensiero strategico e nella leadership. L’obiettivo di questo articolo è quello di guidarti in un percorso che racchiude vantaggi, competenze e opportunità che il temporary management offre al tessuto aziendale contemporaneo.

Affronteremo la tematica del temporary management attraverso le risposte alle domande più frequenti che gli utenti si pongono riguardo al fenomeno, fornendo informazioni precise e complete.

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Temporary management: una panoramica generale

Il concetto di temporary management si distingue come una strategia rivoluzionaria, pronta a ridefinire le tradizionali pratiche di gestione e leadership. Questa modalità operativa non è semplicemente un mezzo per colmare temporaneamente una lacuna nella struttura organizzativa. Si tratta, piuttosto, di una potente leva di trasformazione che può portare a un cambiamento sostenibile e a un’innovazione senza precedenti in ambito aziendale.

Immaginate di avere accesso a una riserva illimitata di competenze, esperienza e visione, pronta a essere mobilizzata esattamente quando e dove ne avete bisogno. Questa è l’essenza del temporary management: una soluzione agile e adattabile che si inserisce perfettamente nelle dinamiche in rapida evoluzione del mercato odierno.

Temporary management: tutte le risposte alle domande più frequenti degli utenti

Per rendere quanto più completo e dettagliato possibile l’approfondimento della tematica, abbiamo racchiuso qui tutte le più frequenti e diffuse domande sul temporary management che gli utenti si pongono.

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1) Che cos’è il temporary management?

Il temporary management è una pratica aziendale innovativa che coinvolge l’incarico temporaneo di un manager esterno all’organizzazione, appunto il temporary manager, con lo scopo specifico di affrontare e risolvere sfide critiche, gestire progetti complessi o guidare periodi di transizione e trasformazione all’interno dell’azienda. Questa figura professionale, solitamente un esperto con una vasta esperienza e competenze specialistiche in determinati settori o funzioni, è assunta per un periodo limitato, il quale può variare da pochi mesi a diversi anni, a seconda delle esigenze specifiche dell’organizzazione.

I principali contesti dove il temporary management trova applicazione sono i seguenti:

  • Progetti specifici: quando un’organizzazione necessita di competenze specialistiche per portare avanti progetti complessi, come l’espansione in nuovi mercati, lo sviluppo di nuovi prodotti, o l’implementazione di sistemi IT avanzati
  • Periodi di transizione: Durante fasi di cambiamento significativo, come fusioni e acquisizioni, ristrutturazioni aziendali, o la transizione verso nuovi modelli di business, il temporary management può risultare necessario per affrontare al meglio il cambiamento
  • Gestione di crisi: in situazioni di difficoltà finanziaria o operativa, dove si richiede una gestione esperta per stabilizzare l’azienda, riorganizzare le operazioni e implementare strategie di turnaround
  • Assenza temporanea: per colmare il vuoto lasciato da dirigenti o manager che si assentano per periodi prolungati a causa di permessi, malattie o altre ragioni personali, assicurando che le loro funzioni critiche continuino ad essere svolte efficacemente
  • Trasferimento di competenze: in alcuni casi, il temporary management può anche essere utilizzato come mezzo per trasferire conoscenze e competenze specifiche ai membri permanenti del team, preparando l’organizzazione a gestire meglio sfide future in modo autonomo.

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2) Quali sono le principali caratteristiche del temporary management?

Tra le caratteristiche distintive del temporary management rientrano:

  • Flessibilità e rapidità di implementazione: i manager temporanei possono essere rapidamente integrati all’interno delle organizzazioni per affrontare immediatamente le sfide o i progetti critici
  • Obiettività e prospettiva esterna: essendo esterni all’organizzazione, i manager scelti possono offrire valutazioni imparziali e apportare nuove prospettive per risolvere problemi o implementare cambiamenti
  • Esperienza e specializzazione: questi professionisti portano con sé una ricchezza di esperienza e competenze specializzate, acquisite attraverso anni di lavoro in diversi settori e progetti
  • Orientamento ai Risultati: il temporary management è focalizzato sul conseguimento di obiettivi specifici, lavorando con una chiara timeline e misurando i successi attraverso risultati tangibili.

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3) Quali sono le principali differenze tra temporary management e interim management?

Nonostante i termini “temporary management” e “interim management” siano spesso utilizzati come sinonimi nel linguaggio aziendale, esistono differenze sottili ma significative tra questi due concetti. Comprendere queste distinzioni è fondamentale per le organizzazioni che desiderano scegliere la soluzione più adeguata alle loro esigenze specifiche. Le principali differenze tra temporary management e interim management riguardano:

  • Definizione e obiettivo

Temporary management: si riferisce all’assunzione di manager o professionisti su base temporanea per gestire operazioni quotidiane, progetti specifici o colmare temporaneamente una lacuna organizzativa. L’obiettivo principale è mantenere la continuità operativa o indirizzare esigenze aziendali specifiche senza apportare cambiamenti strategici profondi.

Interim management: implica l’incarico temporaneo di manager ad alto livello, spesso con competenze di leadership strategica, per guidare periodi di transizione, cambiamento significativo o crisi. L’interim manager è tipicamente chiamato a prendere decisioni di grande impatto, guidare ristrutturazioni o implementare nuove strategie per posizionare l’azienda verso il successo a lungo termine.

  • Esperienza e competenza

Temporary management: i manager temporanei sono spesso specialisti nel loro campo o settore, dotati delle competenze necessarie per gestire compiti e progetti specifici. La loro esperienza è preziosa per indirizzare esigenze immediate e operative.

Interim management: questi professionisti sono generalmente ex dirigenti o manager con una vasta esperienza di leadership e una comprovata capacità di guidare il cambiamento all’interno delle organizzazioni. Possiedono una visione strategica e sono abili nell’affrontare complessità aziendali e situazioni di crisi.

  • Durata dell’incarico

Temporary management: la durata del loro incarico può variare ampiamente, da poche settimane a diversi mesi, a seconda delle esigenze specifiche del progetto o dell’assenza da colmare.

Interim management: gli interim manager sono generalmente assunti per periodi più lunghi, che possono estendersi da alcuni mesi a oltre un anno, in funzione della natura e della scala del cambiamento o della transizione da gestire.

  • Impatto organizzativo

Temporary management: l’impatto di un temporary manager è spesso focalizzato su un’area o un progetto specifico, con lo scopo di migliorare l’efficienza o completare compiti specifici.

Interim management: l’interim manager ha un impatto più ampio e strategico e lascia spesso un’impronta duratura sull’organizzazione attraverso cambiamenti strutturali, culturali, o strategici.

Quando e perché preferire una figura all’altra?

  • Optare per il temporary management quando l’esigenza è di mantenere la continuità delle operazioni quotidiane, gestire progetti specifici con competenze tecniche precise o colmare temporaneamente una posizione vacante senza la necessità di apportare cambi strategici.
  • Scegliere l’interim management è ideale quando l’organizzazione attraversa un periodo di significativa trasformazione, necessita di affrontare una crisi, deve implementare cambiamenti strategici o ristrutturazioni o richiede una leadership temporanea con una forte visione strategica.

4) Quali competenze deve avere il professionista scelto in una strategia di temporary management?

Un professionista scelto in una strategia di temporary management deve possedere una combinazione di competenze tecniche, gestionali e interpersonali per affrontare con successo le sfide e i progetti specifici per cui viene assunto. Queste competenze non solo gli permettono di integrarsi rapidamente in un’organizzazione, ma anche di produrre risultati tangibili in un breve lasso di tempo. Tra queste competenze rientrano:

  • Competenze tecniche e settoriali specifiche

Conoscenza approfondita del settore: essere al corrente delle tendenze, delle sfide e delle opportunità specifiche del settore in cui opera l’azienda per fornire soluzioni innovative e competitive.

Capacità di gestione di progetti: competenze avanzate nella pianificazione, esecuzione e monitoraggio di progetti, garantendo che vengano completati nei tempi, nei budget e con la qualità previsti.

Abilità analitiche: capacità di analizzare dati complessi per informare le decisioni strategiche, identificare opportunità di miglioramento e valutare rischi e benefici.

  • Competenze manageriali e di leadership

Leadership adattiva: abilità nel guidare team e progetti in un’ampia varietà di contesti aziendali, motivando e ispirando i collaboratori a raggiungere obiettivi comuni.

Gestione del cambiamento: competenza nel guidare l’organizzazione attraverso cambiamenti, superando resistenze e assicurando una transizione efficace e armoniosa.

Soluzione di problemi e pensiero critico: abilità nel riconoscere rapidamente i problemi, valutare soluzioni alternative e implementare le più efficaci con un approccio orientato ai risultati.

Abilità di negoziazione e mediazione: capacità di negoziare efficacemente con stakeholder interni ed esterni, risolvendo conflitti e facilitando accordi vantaggiosi per tutte le parti coinvolte.

  • Competenze interpersonali e comunicative

Comunicazione efficace: capacità di comunicare chiaramente e persuasivamente, sia verbalmente che per iscritto, a tutti i livelli dell’organizzazione

Capacità di ascolto attivo: abilità nell’ascoltare e comprendere le esigenze e le preoccupazioni di team e stakeholders, favorendo un ambiente di lavoro collaborativo e inclusivo

Adattabilità e flessibilità: abilità nel adattarsi rapidamente a nuovi ambienti aziendali, culture e team, mantenendo l’efficacia sotto pressione e in situazioni di incertezza.

  • Competenze di autogestione

Gestione del tempo e priorità: capacità di gestire efficacemente il proprio tempo e di stabilire priorità in un contesto di scadenze stringenti e obiettivi multipli

Resilienza e gestione dello stress: resistenza alla pressione e capacità di mantenere un approccio positivo e proattivo anche in situazioni stressanti o di fronte a sfide impreviste.

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5) In quali settori è più richiesto il temporary management?

Il temporary management trova applicazione in una vasta gamma di settori, grazie alla sua capacità di fornire competenze specialistiche e leadership temporanea in momenti critici di transizione o crescita. Mentre questa pratica può essere utile in quasi ogni tipologia di settore, ce ne sono alcuni in cui la domanda è particolarmente elevata, dovuta a specifiche esigenze di mercato, cicli d’innovazione rapidi o complessità operative. Ecco alcuni dei settori in cui il temporary management è più richiesto:

  • Tecnologia e IT

Il settore tecnologico e dell’informazione è in costante evoluzione, con cicli di innovazione rapidi che richiedono un adattamento continuo. Il temporary management in questo ambito spesso si concentra su progetti di trasformazione digitale, sviluppo software, sicurezza informatica e gestione dell’infrastruttura IT. Le aziende cercano temporary manager con competenze tecniche avanzate e capacità di guidare il cambiamento in un ambiente in rapida evoluzione.

  • Sanità

Il settore sanitario si trova a dover affrontare complesse sfide in termini di conformità normativa, gestione della qualità dei servizi e innovazione nel trattamento dei pazienti. Il temporary management in questo campo aiuta a guidare progetti di miglioramento dell’efficienza operativa, implementare nuove tecnologie sanitarie o gestire fusioni e acquisizioni di strutture sanitarie.

  • Manifatturiero e logistica

Nell’industria manifatturiera e nella logistica, il temporary management può essere cruciale per ottimizzare le catene di approvvigionamento, implementare pratiche di produzione snella o guidare l’automazione dei processi produttivi. Questi settori richiedono manager temporanei che possano introdurre innovazioni operative che migliorano l’efficienza e riducono i costi.

  • Finanza e servizi bancari

Il settore finanziario e bancario può richiedere il temporary management per la comprensione e messa in atto di regolamenti in evoluzione, la gestione di fusioni e acquisizioni e l’implementazione di nuovi sistemi finanziari e tecnologici. La competenza in gestione dei rischi, conformità e innovazione finanziaria sono particolarmente ricercate in questo settore.

  • Settore pubblico e no-profit

Anche il settore pubblico e le organizzazioni no-profit possono beneficiare del temporary management per guidare iniziative di riforma, migliorare l’efficienza operativa o gestire progetti di sviluppo comunitario. In questo contesto, la capacità di bilanciare obiettivi sociali con gestione efficace delle risorse è cruciale.

  • Retail e consumer goods

Nel settore del retail e dei beni di consumo, il temporary management può essere utilizzato per guidare strategie di marketing e vendita innovative, ottimizzare la catena di distribuzione o implementare soluzioni di e-commerce. La conoscenza del comportamento dei consumatori e l’esperienza nella gestione del cambiamento sono competenze chiave.

  • Costruzioni e immobiliare

Nel settore delle costruzioni e in quello immobiliare, il temporary management è spesso necessario per supervisionare progetti di sviluppo, gestire il risanamento di proprietà o guidare l’innovazione nel design sostenibile e nelle pratiche costruttive.

7) Quali sono le principali società di temporary management?

Se ti stai chiedendo quali sono le principali società di temporary management, di seguito abbiamo selezionato quelle più conosciute:

  • Hays

Hays è una delle più grandi società di reclutamento a livello globale e offre servizi di temporary management in Italia. Si specializza nella fornitura di manager temporanei in vari settori, tra cui finanza, IT, risorse umane e ingegneria.

  • Michael Page

Parte del gruppo PageGroup, Michael Page è un altro attore globale nel campo del reclutamento che fornisce servizi di temporary management in Italia. La società si concentra su una varietà di settori come il finance, il marketing, la tecnologia dell’informazione e la logistica.

  • Randstad

Randstad è uno dei maggiori fornitori mondiali di servizi HR, che include servizi di temporary management. In Italia, Randstad offre una vasta gamma di soluzioni temporanee per aziende di tutte le dimensioni, con un forte focus su flessibilità e adattabilità alle esigenze specifiche del cliente.

  • Adecco

Adecco è un altro gigante globale nel settore delle risorse umane che opera in Italia e che fornisce servizi di temporary management oltre a una gamma completa di soluzioni HR. Adecco si rivolge a diverse industrie, offrendo esperti temporanei in settori come amministrazione, finanza, marketing, e altro ancora.

  • Wyser

Wyser è una società di consulenza internazionale che fa parte del Gruppo Gi Group ed è specializzata nella ricerca e selezione di middle e senior management. In Italia, Wyser offre servizi di temporary management, aiutando le aziende a trovare manager temporanei che possano guidare progetti specifici o gestire periodi di transizione.

  • Experis

Parte del Gruppo Manpower, Experis è specializzata nella ricerca e selezione di professionisti e manager nel settore IT, engineering, finance e healthcare. Offre servizi di temporary management in Italia, fornendo esperti capaci di affrontare sfide complesse e guidare l’innovazione.

  • Ali Professional

Ali Professional, parte del Gruppo Ali SpA, è specializzata nella ricerca e selezione di personale qualificato, manager e profili professionali ad alto potenziale. Offre soluzioni di temporary management per rispondere in modo flessibile ed efficace alle esigenze di cambiamento e sviluppo delle aziende italiane.

8) Temporary manager costi

Il costo associato ad un professionista scelto nell’ambito di una strategia di temporary management possono variare in base a diversi fattori tra cui esperienza e specializzazione, durata dell’incarico e tipologia di tariffa scelta, settore e complessità del progetto, città in cui operano.

Come accennato sopra, i temporary manager costi possono variare notevolmente, ma per offrire una prospettiva più concreta, vediamo alcuni esempi che illustrano come i costi possano differire anche in base alla tariffa scelta (oraria, giornaliera, o basata sul progetto) e ad altre variabili chiave.

  • Tariffa oraria

Manager specializzato in IT: per un progetto di digitalizzazione o di implementazione di un nuovo sistema IT, un temporary manager con una forte specializzazione in tecnologie dell’informazione potrebbe richiedere una tariffa oraria che va da 80€ a 150€. Per un incarico di durata di 2 mesi, lavorando circa 40 ore a settimana, il costo totale varierebbe da 25.600€ a 48.000€, escludendo eventuali spese aggiuntive.

  • Tariffa giornaliera

Esperto di gestione del cambiamento: in caso di ristrutturazione aziendale, un temporary manager esperto in gestione del cambiamento potrebbe avere una tariffa giornaliera da 600€ a 1.200€. Per un incarico di 3 mesi (circa 65 giorni lavorativi), il costo totale sarebbe compreso tra 39.000€ e 78.000€.

  • Tariffa a progetto

Consulente per l’espansione di mercato: per un’azienda che cerca di espandersi in nuovi mercati internazionali, potrebbe essere ingaggiato un temporary manager con esperienza in tale ambito su base progettuale. Il costo totale potrebbe essere fissato in un intervallo da 20.000€ a 50.000€, a seconda della complessità del mercato, delle competenze richieste e della durata del progetto.

  • Modello Retainer

Consulente Finanziario per start-up: una start-up in cerca di consulenza finanziaria strategica potrebbe optare per un modello retainer, pagando un temporary manager un canone mensile fisso di, per esempio, 4.000€ al mese per un impegno part-time. Questo modello può essere vantaggioso per incarichi a lungo termine dove è necessaria una consulenza continua ma non un impegno a tempo pieno.

Considerazioni sui costi aggiuntivi

Oltre alle tariffe base, è importante considerare i costi aggiuntivi che possono incidere sul budget complessivo:

Spese di viaggio e alloggio: se il temporary manager deve viaggiare o trasferirsi per il progetto, queste spese possono aumentare significativamente i costi.

Spese amministrative e operative: utilizzo di software specifici, licenze, o altri materiali necessari per il completamento del progetto.

Imposte e contributi: a seconda della struttura contrattuale, potrebbero esserci responsabilità fiscali o contributi previdenziali da considerare.

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