
Il termine “shareholder”, spesso tradotto in italiano come “azionista”, si riferisce a un individuo o a un’entità che detiene una quota del capitale sociale di un’azienda sotto forma di azioni. Grazie a questo possesso, lo shareholder diventa a tutti gli effetti un comproprietario dell’impresa e acquisisce il diritto di partecipare a decisioni strategiche e ricevere una parte degli utili distribuiti attraverso dividendi. Il ruolo degli shareholder è particolarmente rilevante nei mercati azionari e nelle società di capitali, dove il capitale azionario rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita e il successo dell’azienda.
Oltre al guadagno economico, essere uno shareholder implica un’influenza diretta sul futuro dell’azienda: più azioni possiede un shareholder, maggiore è il suo potere decisionale. In assemblea, ad esempio, gli shareholder possono votare su questioni cruciali come la nomina dei membri del consiglio di amministrazione o l’approvazione del bilancio. Ciò rende la figura dello shareholder non solo una fonte di finanziamento, ma anche un attore attivo che orienta la gestione aziendale verso obiettivi di crescita e redditività.
Cenni storici sull’origine e l’evoluzione del ruolo degli shareholder
Il ruolo dello shareholder ha origini antiche, risalenti alle prime società per azioni che si svilupparono durante il XVII secolo in Europa, principalmente in Inghilterra e nei Paesi Bassi, con aziende come la Compagnia delle Indie Orientali. Queste società, per finanziare operazioni commerciali di larga scala, come esplorazioni e spedizioni, cominciarono a raccogliere capitali da investitori esterni, che diventavano shareholder. In cambio del rischio finanziario, questi azionisti ricevevano una parte degli utili e un’influenza sulle operazioni aziendali.
Con il tempo, e soprattutto con la crescita del mercato azionario e delle borse, il ruolo degli shareholder si è trasformato. Nei secoli successivi, il diritto di voto degli shareholder e il loro coinvolgimento nelle decisioni aziendali sono diventati sempre più centrali. L’evoluzione delle pratiche di corporate governance nel XX e XXI secolo ha ulteriormente amplificato la loro influenza: oggi, gli shareholder possono persino nominare o rimuovere i membri del consiglio di amministrazione, approvare le strategie aziendali e influenzare la politica dei dividendi. Di conseguenza, il moderno shareholder non è solo un finanziatore, ma anche un co-gestore dell’azienda, con un ruolo attivo nel determinare il suo futuro e i suoi orientamenti strategici.
Shareholder: definizione
Il termine “shareholder”, traducibile in italiano come “azionista”, rappresenta una persona fisica o giuridica che detiene una quota del capitale di una società. Possedendo una parte del capitale sociale sotto forma di azioni, gli shareholder sono, a tutti gli effetti, proprietari parziali dell’azienda e, in quanto tali, hanno diritti di voto nelle assemblee aziendali e il diritto di ricevere una parte dei profitti distribuiti tramite dividendi. Il loro ruolo è fondamentale, poiché apportano capitale all’azienda, sostenendone la crescita e la competitività.
Tipologie di shareholder
Esistono diverse tipologie di shareholder, ognuna con caratteristiche e motivazioni specifiche. Tra le principali troviamo:
- Azionisti individuali: questi sono privati cittadini che decidono di investire i propri risparmi acquistando azioni di una o più aziende. Di solito, gli azionisti individuali possiedono una piccola percentuale delle azioni aziendali e hanno un potere limitato in termini di decisioni strategiche. Tuttavia, possono comunque influenzare la governance aziendale, specialmente nelle aziende di piccole e medie dimensioni. Gli azionisti individuali cercano in genere un ritorno sull’investimento sotto forma di dividendi o rivalutazione delle azioni
- Azionisti istituzionali: gli azionisti istituzionali, come banche, fondi pensione, assicurazioni e fondi di investimento, possiedono generalmente una quota significativa del capitale di un’azienda. A causa dell’ammontare delle loro partecipazioni, gli azionisti istituzionali esercitano una grande influenza sulle decisioni aziendali e, spesso, siedono nei consigli di amministrazione. Questi enti perseguono una strategia d’investimento strutturata e mirano a garantire una stabilità economica a lungo termine per i propri soci o clienti.
Oltre a queste due categorie principali, esistono altre figure come gli azionisti fondatori (che hanno spesso un legame affettivo e storico con l’azienda), e i dipendenti azionisti, ovvero lavoratori che detengono quote aziendali come parte del loro pacchetto di compensazione. Queste diverse tipologie di shareholder apportano un mix di competenze, capitali e visioni che contribuiscono alla crescita e alla sostenibilità dell’azienda.
Shareholder: cosa fa?
Uno shareholder svolge un ruolo chiave nell’economia e nella gestione aziendale, contribuendo non solo con il proprio capitale, ma anche con decisioni che possono influire sul futuro della società. Detenendo azioni di un’azienda, lo shareholder acquisisce specifici diritti e doveri che, insieme, definiscono la sua funzione e il suo potere decisionale all’interno della società.
Diritti e doveri degli shareholder in un’azienda
Gli shareholder hanno diversi diritti fondamentali che permettono loro di partecipare attivamente alla gestione aziendale:
- Diritto di voto: in assemblea, lo shareholder può esprimere la propria preferenza su questioni chiave come l’elezione dei membri del consiglio di amministrazione, l’approvazione del bilancio annuale e le strategie aziendali. Più azioni possiede, maggiore è il suo peso decisionale. In alcune società, è possibile votare su fusioni, acquisizioni e cambiamenti significativi nella direzione aziendale
- Diritto ai dividendi: lo shareholder ha diritto a una quota degli utili netti distribuiti dall’azienda, i cosiddetti dividendi. Questi possono essere distribuiti periodicamente e rappresentano una parte rilevante del rendimento dell’investimento per gli azionisti, soprattutto quelli di lungo termine
- Diritto all’informazione: gli shareholder possono accedere a dati finanziari, report aziendale e altre informazioni che permettono loro di valutare l’andamento dell’azienda. Questo include bilanci annuali, relazioni trimestrali e documenti che illustrano piani di crescita e modifiche nella governance.
Oltre ai diritti, gli shareholder hanno anche doveri verso la società. Per esempio, si aspettano comportamenti etici e il rispetto delle regole aziendali. Inoltre, gli azionisti di grandi dimensioni, come quelli istituzionali, si impegnano spesso a mantenere una relazione stabile e a lungo termine con l’azienda.
Influenza e potere decisionale degli shareholder attraverso il possesso di azioni
Il potere decisionale di uno shareholder varia a seconda della quantità di azioni possedute. Gli shareholder con un numero significativo di azioni, come i grandi investitori istituzionali, possono influenzare in modo considerevole la direzione strategica dell’azienda. Nelle società quotate in borsa, shareholder con una quota di azioni significativa possono persino assumere un ruolo dominante, influenzando decisioni critiche come l’elezione dei dirigenti o l’allocazione dei profitti. In sostanza, uno shareholder non è solo un investitore passivo, ma un co-protagonista della strategia aziendale.
Principali caratteristiche di uno shareholder
Gli shareholder, o azionisti, hanno caratteristiche specifiche che li rendono fondamentali per la vita aziendale. I loro obiettivi principali includono:
- Generazione di valore: gli shareholder investono nell’azienda con l’obiettivo di incrementare il valore delle proprie azioni, aspettandosi una crescita del capitale investito. Questo è particolarmente importante per gli azionisti di lungo termine che osservano e sostengono l’azienda in ogni fase di sviluppo
- Distribuzione dei dividendi: gli shareholder spesso cercano un rendimento periodico attraverso la distribuzione dei dividendi. La politica dei dividendi rappresenta una delle componenti chiave che attraggono nuovi azionisti e mantengono quelli esistenti, rendendo stabile la base di capitale dell’azienda
- Valorizzazione delle azioni: la crescita del valore delle azioni è essenziale per gli shareholder, poiché una buona performance azionaria indica che l’azienda è solida e in espansione. Le aziende, perciò, si impegnano a garantire stabilità e crescita nei risultati economici, in modo da valorizzare le azioni.
Ruolo strategico degli shareholder per la crescita e il successo aziendale
Gli shareholder non solo apportano capitale, ma contribuiscono strategicamente al successo aziendale. Grazie al loro potere di voto, gli shareholder influenzano le decisioni aziendali più importanti, come il cambio del consiglio di amministrazione, fusioni e acquisizioni, o l’introduzione di nuove politiche aziendali. Con il loro supporto, le aziende possono realizzare investimenti strategici che rafforzano la posizione competitiva dell’azienda, facilitando la crescita e il successo a lungo termine.
Stakeholder vs shareholder
La distinzione tra stakeholder e shareholder è fondamentale per comprendere le diverse forze che influenzano le decisioni aziendali e il loro impatto sulla gestione. Mentre entrambi i termini si riferiscono a persone o entità con un interesse nell’azienda, il loro rapporto con essa e i loro obiettivi differiscono sostanzialmente.
Stakeholder vs shareholder: differenze chiave
- Shareholder: traducibile come “azionista”, è una persona o un’entità che possiede azioni della società. Il suo interesse primario è finanziario, focalizzato sulla crescita del valore delle azioni e sulla distribuzione dei dividendi. In quanto co-proprietari dell’azienda, i shareholder hanno diritto di voto nelle assemblee e possono influenzare le decisioni strategiche
- Stakeholder: gli stakeholder includono una gamma molto più ampia di soggetti, come dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali e governi. Il termine si riferisce a chiunque abbia un interesse diretto o indiretto nell’azienda, anche senza un investimento finanziario. Ad esempio, i dipendenti sono stakeholder poiché dipendono dall’azienda per il proprio reddito, mentre i fornitori hanno un interesse legato alla continuità delle loro relazioni commerciali con l’impresa.
Ruolo dello shareholder rispetto agli interessi di uno stakeholder
Il ruolo degli shareholder si concentra sugli obiettivi finanziari, come la valorizzazione delle azioni e la distribuzione dei dividendi. Tuttavia, una buona corporate governance richiede che anche gli interessi degli stakeholder vengano presi in considerazione, poiché influiscono sulla reputazione e sulla sostenibilità a lungo termine dell’azienda. Gli shareholder hanno un’influenza diretta sulle decisioni, ma devono anche promuovere una visione aziendale che equilibri gli interessi degli stakeholder, in modo da garantire una crescita sostenibile e un impatto positivo sulla comunità.
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