Solo l’1,5% degli annunci di lavoro online contiene informazioni sulla retribuzione

Sull’asse orizzontale è indicata l’incidenza percentuale del totale degli annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) e l’incidenza percentuale del totale degli annunci di lavoro senza dettagli sulla retribuzione (in blu) nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Sull’asse orizzontale è indicata l’incidenza percentuale del totale degli annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) e l’incidenza percentuale del totale degli annunci di lavoro senza dettagli sulla retribuzione (in blu) nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Ogni mese in Italia vengono pubblicati centinaia di migliaia di annunci di lavoro online tramite aggregatori di offerte, bacheche online, social network, pagine “lavora con noi” di aziende, società di ricerca e selezione o agenzie per il lavoro.

Solo una frazione del totale degli annunci di lavoro, l’1,5% per l’esattezza, fornisce informazioni sulla retribuzione.

Non solo questo fenomeno mortifica la trasparenza del mercato del lavoro, ma è fonte di grande frustrazione per chi cerca lavoro, soprattutto perché il processo di candidatura è diventato sempre più complicato e dispendioso in termini di tempo.

Annunci con retribuzione altalenanti nel I° semestre. Segue crollo nel II° semestre.

Sull’asse orizzontale è indicata l’incidenza percentuale sul totale degli annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Sull’asse orizzontale è indicata l’incidenza percentuale sul totale degli annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

L’andamento degli annunci di lavoro online con dettagli sulla retribuzione è altalenante nel primo semestre, passando dal 3,38% di gennaio allo 0,96% di giugno. Il valore medio del semestre si attesta all’1,95%.

Nella seconda parte dell’anno, da luglio a dicembre, l’incidenza percentuale degli annunci di lavoro con dettagli sulla retribuzione, benché più costante rispetto al primo semestre, cala bruscamente del 47%, raggiungendo un livello medio dell’1,04%.

Sono al vaglio diversi approfondimenti per comprendere e spiegare le ragioni della caduta del numero di annunci di lavoro online con retribuzione in chiaro nel secondo semestre tra cui: congiuntura economica, interventi legislativi, andamento dell’epidemia, dinamiche assunzionali delle aziende, ecc.

Ben 14 Regioni Italiane hanno una quota di annunci con retribuzione inferiore all’1%

Sull’asse verticale è indicata per ciascuna Regione Italiana la quota percentuale di annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Sull’asse verticale è indicata per ciascuna Regione Italiana la quota percentuale di annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione (in arancio) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

L’opacità salariale negli annunci di lavoro online è trasversale a tutte le Regioni Italiane.

Il 70% delle Regioni ha un’incidenza degli annunci di lavoro online con retribuzione inferiore all’1%.

Sono solo 6 infatti le Regioni che possono vantare risultati sopra la soglia dell’1%. In particolare: Campania, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna e Veneto.

Genova, Milano e Parma sono le città con la quota più alta di annunci con retribuzione

Sull’asse verticale è indicato il numero di abitanti su scala logaritmica per le 20 Città più popolose d’Italia. Sull’asse orizzontale invece è indicata la la quota percentuale di annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Sull’asse verticale è indicato il numero di abitanti su scala logaritmica per le 20 Città più popolose d’Italia. Sull’asse orizzontale invece è indicata la la quota percentuale di annunci di lavoro con informazioni sulla retribuzione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

L’andamento degli annunci di lavoro online con dettagli sulla retribuzione è altalenante nel primo semestre, passando dal 3,38% di gennaio allo 0,96% di giugno. Il valore medio del semestre si attesta all’1,95%.

Nella seconda parte dell’anno, da luglio a dicembre, l’incidenza percentuale degli annunci di lavoro con dettagli sulla retribuzione, benché più costante rispetto al primo semestre, cala bruscamente del 47%, raggiungendo un livello medio dell’1,04%.

Sono al vaglio diversi approfondimenti per comprendere e spiegare le ragioni della caduta del numero di annunci di lavoro online con retribuzione in chiaro nel secondo semestre tra cui: congiuntura economica, interventi legislativi, andamento dell’epidemia, dinamiche assunzionali delle aziende, ecc.

L’opacità retributiva negli annunci di lavoro online ha diverse spiegazioni

La maggior parte dei candidati infatti è interessata a sapere quale sarà lo stipendio che percepirà in cambio del proprio tempo, delle proprie competenze e del proprio lavoro.

Ciò nonostante, la maggioranza degli annunci di lavoro online non contiene tali informazioni. Escludendo comportamenti deontologicamente scorretti e illeciti, le ragioni sostenute dalle aziende che non pubblicano informazioni sulla retribuzione sono da ricercarsi in almeno 4 principali fattori:

  • Tattica negoziale: meno il candidato è informato sul budget per una determinata posizione lavorativa, più è semplice per l’azienda negoziare condizioni contrattuali a proprio vantaggio
  • Economicità: una delle principali voci di costo delle aziende, sono le spese per il personale. L’obiettivo aziendale perciò è quello di assumere la persona migliore, senza investire più del necessario. E il modo migliore per farlo è non dire al candidato quanto ha effettivamente a disposizione.
  • Protezione dalla concorrenza: la pubblicazione di annunci di lavoro online con informazioni sulla retribuzione potrebbe “informare” i concorrenti sulle strategie retributive e quindi rendere più semplice “strappare” talenti all’azienda.
  • Ampliamento del pool di candidati: pubblicare il range di stipendio nell’annuncio di lavoro potrebbe inavvertitamente “eliminare” persone valide che l’azienda potrebbe comunque valutare, anche se il loro posizionamento retributivo è al di fuori del budget preventivato

Vantaggi di una maggiore trasparenza retributiva negli annunci di lavoro

Semplicità e chiarezza sono ottimi modi per reclutare e fidelizzare le persone. E con le aziende inclini ad essere aperte sulle proprie strategie retributive, oltre a favorire l’uguaglianza e l’equità tra candidati, ci sono alcuni altri vantaggi importanti:

  • Divari salariali ridotti
  • Fiducia rafforzata e migliori relazioni tra dipendenti e datori di lavoro
  • Processi di reclutamento più efficaci e semplici per attrarre candidati qualificati
  • Aumento della produttività sul posto di lavoro poiché tutti i lavoratori possono concentrare la propria attenzione principalmente sugli incarichi che li attendono, senza preoccuparsi che il loro lavoro non venga riconosciuto e adeguatamente ricompensato
  • Processi di assunzione più rapidi e meno grattacapi durante le trattative salariali.

Future evoluzioni

Possibili interventi normativi a livello Europeo e Italiano, una maggiore attenzione dei Media e della Politica, la congiuntura economica, cambiamenti socio-culturali o delle prassi di ricerca e selezione potrebbero ulteriormente cambiare nel prossimo futuro i trend evidenziati nell’Osservatorio.

Jobiri approfondirà queste evoluzioni per supportare ancora più efficacemente i candidati nella ricerca di lavoro, tutte le Istituzioni e tutte quelle le imprese desiderose di creare un mercato del lavoro sempre più trasparente ed equo, incentrato sulla valorizzazione delle persone e delle competenze.

Metodologia

Per monitorare la quota di annunci contenenti informazioni sulla retribuzione e garantire solidità all’analisi è stato utilizzato un campione esemplificativo di 1.009.164 annunci di lavoro online collezionati sul mercato italiano da gennaio a dicembre 2021 e analizzati da Jobiri.