#HRaColloquio: i consigli di Telethon per scegliere il lavoro giusto - Jobiri

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Nuovo appuntamento con la rubrica #HRaColloquio. Oggi il nostro viaggio nel mondo degli HR ci porta a conoscere da vicino una delle realtà che più ha contribuito a sostenere la ricerca per combattere le malattie rare in Italia. Stiamo parlando di Fondazione Telethon, ed è con piacere che oggi vi proponiamo l’intervista al direttore delle Risorse Umane Daniele Eleodori. Daniele è un instancabile professionista che svolge il ruolo di Direttore del Personale in contesto altamente sfidante e in costante evoluzione come quello del no profit. Oggi ci racconterà come i giovani possono trovare la propria strada e fare carriera.

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Chi è Daniele Eleodori?

Mi chiamo Daniele Eleodori sono il Direttore del Personale di Fondazione Telethon da esattamente 10 anni e lavoro nel settore del no profit dallo stesso tempo.

Come fa un giovane a scegliere la propria strada?

Io credo che sia molto importante il percorso formativo e scolastico, che dovrebbe, anzi deve, indirizzare il giovane a comprendere quali sono le sue caratteristiche personali e professionali future in modo da fare delle scelte consapevoli.

Perché può essere utile utilizzare un Consulente di carriera?

La dico molto sinceramente, un candidato dovrebbe farsi supportare da un consulente in un contesto in cui probabilmente manca l’orientamento da parte di chi dovrebbe farlo. Intendo in particolare l’Università oppure il sistema pubblico che dovrebbero adempiere a questo compito. Quindi ben venga l’intervento consulenziale di una terza parte che credo potrebbe diventare un fattore abilitante per il successo della persona in un’ipotesi di percorso professionale nel mondo aziendale.

Come si riesce a fare carriera in azienda?

Che sia un’organizzazione come Fondazione Telethon in cui comunque ci sono dei percorsi professionali e una struttura organizzativa al pari di una vera e propria azienda, con responsabilità diverse a seconda della seniority delle funzioni, secondo me si fa carriera in azienda partendo da una buona gavetta.

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Quindi, entrare in un’organizzazione che innanzitutto rappresenti anche il tuo sistema valoriale personale. Inoltre, avere la fortuna o cercare la fortuna individuando buoni capi, che nella prima fase della vostra maturazione professionale possono diventare veramente una leva fondamentale per sviluppare il vostro percorso professionale. Poi, umiltà e osservazione delle dinamiche. E soprattutto, dopo un periodo fisiologico necessario all’imparare il mestiere, concentratevi sulle soft skills, human skills o intelligenza sociale o come le si voglia chiamare.

Specialmente in questo mondo che va evolvendosi sempre di più verso la digitalizzazione, sono quelle componenti e quelle attenzioni alle dinamiche sociali che fanno la differenza in un contesto aziendale, soprattutto in una carriera di un professionista che vuole crescere in termini di responsabilità manageriali e anche retributive.

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