Cosa non dire ad un colloquio di lavoro: 10 frasi ed espressioni da evitare - Jobiri

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Ti hanno chiamato per fissare un colloquio di lavoro? È fantastico! Questo significa che il tuo CV è risultato interessante agli occhi del selezionatore e in linea con il profilo aziendale richiesto.

Tuttavia è molto importante che ti prepari per affrontare al meglio il prossimo step. Questa è la fase in cui devi comprendere come gestire il colloquio e dimostrare ai selezionatori che sei il candidato giusto da assumere. Per farlo, è importante valutare diversi aspetti: dalla gestualità all’abbigliamento, dalle risposte alle domande su te stesso/a fino alle cose da non chiedere e non fare.

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In questo articolo ci focalizzeremo proprio su cosa non dire ad un colloquio di lavoro; nell’ultima parte, tuttavia, ti daremo anche degli utili consigli su cosa dire ad un colloquio di lavoro per fare un’ottima impressione sui selezionatori.

Leggi qui altri consigli di Jobiri su come affrontare al meglio il colloquio di lavoro!

Cosa non dire ad un colloquio di lavoro: 15 frasi da evitare

Per aiutarti a superare brillantemente il tuo “appuntamento” con i recruiters, abbiamo innanzitutto individuato 15 frasi ed espressioni da evitare durante il colloquio. Ecco cosa non dire ad un colloquio di lavoro!

Cose da non dire ad un colloquio di lavoro

1) “Non andavo d’accordo con il mio capo”

È probabile che durante il colloquio il selezionatore voglia sapere quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a lasciare il tuo precedente impiego, ponendo domande come:

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Rispondi alla domanda evitando di parlare negativamente del tuo precedente datore di lavoro o impiego. Questo atteggiamento metterà in luce la tua capacità di rimanere professionale e positivo indipendentemente dalla situazione.

Un consiglio: cerca di rispondere alla domanda sottolineando i vantaggi che la posizione alla quale ti stai candidando può offrirti rispetto alla tua precedente posizione lavorativa.

2) “Non lo so”

Può capitare che durante il colloquio di lavoro il selezionatore ti ponga una domanda alla quale non ti sei preparato. Questa può essere una grande opportunità per dimostrare le tue capacità di pensiero critico e di problem solving. Pertanto, rispondere “non lo so” alla domanda non è sicuramente l’approccio giusto. Chiedi al recruiter se può concederti un minuto per pensare alla risposta, oppure se può fornirti ulteriori informazioni per riuscire a rispondere alla domanda.

Allenati al colloquio di lavoro con Jobiri, puoi esercitarti rispondendo a decine di possibili domande dei recruiter per superare con successo e disinvoltura il colloquio di lavoro.

3) “Quant’è la retribuzione?”

Come già accennato, il colloquio è un momento decisivo in cui dimostrare che sei il candidato perfetto per quella posizione affinché il selezionatore o il datore di lavoro possa proporti un’offerta di lavoro a fine incontro. Di conseguenza, una domanda da non chiedere ad un colloquio di lavoro è sicuramente quella riferita alla retribuzione dell’impiego, a meno che questo argomento non venga introdotto dal recruiter. I selezionatori, prima di tutto, cercano di capire i benefici che riuscirai a portare all’interno dell’azienda. Soddisfare le tue necessità sarà importante se ti vogliono all’interno del team, ma non spetta a te chiedere tali informazioni in sede di colloquio.

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4) “È sul mio curriculum”

Anche se la risposta ad una domanda del recruiter potrebbe essere già scritta sul tuo curriculum, cerca di rielaborare il contenuto ed esprimerlo con parole tue. È probabile che l’intervistatore stia semplicemente cercando ulteriori informazioni. Prova a rispondere a questa domanda utilizzando esempi concreti che dimostrino le tue esperienze e abilità, e che spieghino in che modo le tue qualifiche sono rilevanti per la posizione.

5) ” Mi sono occupato dei rapporti STF”

A meno che non siano termini standard del settore, ti sconsigliamo di utilizzare acronimi quando descrivi le tue competenze durante un colloquio di lavoro. Sarai molto più convincente e interessante usando un linguaggio comprensibile a tutti.

6) “Non ho domande”

Capita spesso che alla fine del colloquio il selezionatore chieda al candidato se ha da porre delle domande. Non farti trovare impreparato e individua delle questioni intelligenti e specifiche da avanzare. Questo momento è importante anche per te, per sciogliere ogni dubbio e assicurarti che l’azienda sia in linea con ciò che cerchi. Potresti porre domande sulla strategia, sulla cultura dell’azienda o sul ruolo che andrai a svolgere. In questo modo puoi facilmente dimostrare la tua curiosità e proattività.

7) “Quali sono i valori fondamentali dell’azienda?”

Chiedere informazioni sull’azienda è sicuramente una delle domande da non fare ad un colloquio. L’interlocutore potrebbe pensare che non hai investito abbastanza tempo nella ricerca di informazioni sull’azienda e che quindi sei poco interessato al ruolo. Cerca di avere una chiara comprensione della mission e della cultura aziendale andando a vedere il sito web e i canali social dell’azienda. In questo modo potrai mettere in luce la tua forte motivazione, la tua proattività e il tuo entusiasmo nei confronti dell’ipotetico nuovo lavoro.

8) “Il perfezionismo è la mia più grande debolezza”

È probabile che dire al recruiter che il perfezionismo è la tua più grande debolezza non lo sorprenderà affatto e anzi, potrebbe sembrare un cliché già sentito. Inoltre, non offre un’idea concreta delle tue competenze o della tua personalità, specialmente se la metà degli altri candidati sta dando la stessa risposta. Quindi, per distinguerti dagli altri candidati, cerca di dare una risposta genuina provando ad individuare un’esperienza da cui sei stato in grado di imparare nella tua posizione precedente.

9) “So di non avere molta esperienza, ma …”

Durante il colloquio concentrati su come le tue esperienze e competenze potrebbero aggiungere valore all’azienda piuttosto che concentrarti su eventuali punti deboli o mancanza di esperienza. Ricordati di menzionare anche le tue competenze trasferibili: come una forte capacità di comunicazione, organizzazione, problem solving e gestione del tempo.

10) “Durante il mio terzo viaggio in Canada..”

Raccontare storie è un ottimo modo per connetterti con il recruiter: sono più memorabili dei fatti, ti aiutano a costruire un rapporto e possono facilitarti nel condividere un’esperienza con il selezionatore. Tuttavia, è fondamentale ricollegare quella storia alle esigenze dell’azienda o alla posizione che stai cercando di ricoprire, o rischierà di essere dimenticata e risulterà poco pertinente.

11) “Lavoro meglio da solo..”

La maggior parte aziende valorizza il lavoro in team. Pertanto, un’altra delle cose da non dire ad un colloquio è quella di preferire il lavoro in autonomia piuttosto che di squadra. E’ molto importante, infatti, la tua capacità di collaborazione e cooperazione con gli altri membri del team, che, sicuramente, avranno background, opinioni e competenze differenti dalle tue.

12) “Non ho nessun punto debole..”

Cosa non dire ad un colloquio di lavoro? Sicuramente affermare di non avere alcun punto debole! E’ molto utile, piuttosto, parlare di aree di miglioramento e di come stai lavorando per superarle

13) “Faccio solo il mio lavoro..”

Tra le cose da non dire ad un colloqui di lavoro c’è sicuramente anche questa, ossia quella di dedicarsi unicamente al proprio lavoro. Si tratta di un’espressione da evitare in quanto può (volente o nolente) dare l’impressione di essere un candidato mancante di iniziativa o di interesse nel contribuire al successo dell’azienda. E’ essenziale mostrare entusiasmo e volontà di andare oltre il minimo richiesto e di essere curiosi di sperimentare anche cose nuove.

14) “Non mi interessa imparare nuove competenze..”

Se ti stai chiedendo cosa non dire ad un colloquio di lavoro, “non mi interessa imparare nuove competenze” rientra senza dubbio tra queste cose. Si tratta di un’espressione che può essere estremamente dannosa durante un colloquio di lavoro, in quanto mostra una totale mancanza di ambizione ed interesse per lo sviluppo professionale. Le aziende cercano candidati entusiasti di crescere, evolversi ed acquisire nuove competenze. Anche se sei soddisfatto delle tue competenze attuali, è importante esprimere un desiderio continuo di imparare ad affrontare nuove sfide e cogliere nuove opportunità.

15) “Preferisco non lavorare sotto pressione..”

Questa frase può dare l’impressione di non essere in grado di gestire situazioni stressanti o impegnative, qualità ritenute fondamentali in un ambiente lavorativo. Anche se è comprensibile avere preferenze, è meglio non enfatizzare limiti che potrebbero essere visti come ostacoli nella gestione delle responsabilità quotidiane.

Cosa dire ad un colloquio di lavoro per fare colpo sui recruiters

Dopo aver visto le cose da non dire ad un colloquio di lavoro, approfondiamo ora cosa dire ad un colloquio di lavoro per fare più facilemente colpo sui recruiters e farsi assumere!

Ecco 6 esempi di frasi ed espressioni che è bene utilizzare durante il colloquio:

1) “Ho fatto ricerche sulla vostra azienda e sono davvero colpito da…”

Mostra che hai fatto le tue ricerche e che sei genuinamente interessato all’azienda. Parla di un aspetto specifico, come la cultura aziendale, un recente successo o un progetto innovativo che ti ha colpito.

2) “Sono particolarmente appassionato di…”

Esprimi entusiasmo per aspetti specifici del ruolo per cui stai facendo il colloquio. Questo mostra in maniera chiara la tua motivazione e il tuo interesse.

3) “Come posso contribuire al successo dell’azienda?”

Questa domanda dimostra proattività e interesse ad entrare a fare parte del team, contribuendo attivamente al successo dell’azienda.

4) “Ho avuto modo nel corso della mia esperienza di acquisire queste competenze specifiche che credo siano molto utili per il ruolo…”

Con questa espressione, metti in evidenza le tue competenze e abilità rilevanti, spiegando come possono essere vantaggiose per il ruolo che stai cercando.

5) “Quali sono le maggiori sfide che l’azienda/questo ruolo sta attualmente affrontando?”

Questa domanda dimostra che sei interessato a comprendere pienamente il ruolo e l’azienda e che sei pronto ad affrontare e superare sfide ed ostacoli che potranno sicuramente presentarsi.

6) “Sono aperto/a al feedback e al miglioramento continuo..”

Con questa espressione, hai modo di mostrare la tua disponibilità ad apprendere e ad adattarti, dimostrando la tua volontà di crescere professionalmente

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