cosa fa un consulente finanziario

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In un mondo finanziario sempre più complesso, capire cosa fa un consulente finanziario è fondamentale per chiunque desideri gestire al meglio il proprio patrimonio. Questa figura professionale, diventata sempre più rilevante negli ultimi anni, rappresenta un punto di riferimento essenziale per la pianificazione finanziaria personale e aziendale.

Il consulente finanziario è un professionista specializzato che aiuta individui e organizzazioni a prendere decisioni informate sulla gestione del proprio denaro. Non si limita semplicemente a suggerire investimenti, ma adotta un approccio olistico alla pianificazione finanziaria, considerando obiettivi personali, tolleranza al rischio e situazione economica complessiva del cliente. È un vero e proprio partner strategico che accompagna le persone nel loro percorso verso la sicurezza finanziaria.

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L’importanza della consulenza finanziaria oggi

Mai come oggi la consulenza finanziaria professionale ha assunto un ruolo così cruciale. Diversi fattori hanno contribuito a renderla indispensabile:

  • La crescente complessità dei mercati finanziari, con una molteplicità di prodotti e strumenti di investimento disponibili, rende difficile per il risparmiatore medio orientarsi senza una guida esperta. Il consulente finanziario aiuta a navigare questo mare di opzioni, selezionando le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze del cliente
  • L’instabilità economica globale e i rapidi cambiamenti del mercato richiedono una gestione professionale del patrimonio. Eventi imprevisti come la pandemia hanno dimostrato quanto sia importante avere una strategia finanziaria solida e flessibile, capace di adattarsi alle circostanze mutevoli
  • L’allungamento dell’aspettativa di vita ha reso più complessa la pianificazione pensionistica. Il consulente finanziario aiuta a sviluppare strategie di lungo termine per garantire un futuro finanziario sereno, considerando fattori come l’inflazione e i cambiamenti del sistema previdenziale
  • La digitalizzazione del settore finanziario, pur offrendo nuove opportunità, ha anche aumentato i rischi e la complessità delle scelte di investimento. Il consulente finanziario integra la sua esperienza con gli strumenti tecnologici più avanzati per offrire un servizio completo e personalizzato.

Approfondiamo nei prossimi paragrafi tutto quello che c’è da sapere su cosa fa un consulente finanziario e quali sono le sue principali responsabilità, come diventare consulente finanziario e consulente finanziario stipendio.

Chi è un consulente finanziario

Prima di approfondire cosa fa un consulente finanziario, soffermiamoci innanzitutto su chi è un consulente finanziario. 

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Il consulente finanziario è un professionista altamente qualificato che opera nel settore dei servizi finanziari, specializzato nell’offrire consulenza personalizzata su investimenti, pianificazione finanziaria e gestione patrimoniale. Più specificamente, quando ci chiediamo cosa fa un consulente finanziario, dobbiamo pensare a un esperto che combina competenze tecniche, capacità analitiche e soft skills per guidare i clienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi finanziari.

La sua attività è regolamentata dalla legge e richiede specifiche certificazioni e iscrizioni all’albo professionale OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari). Questo garantisce elevati standard professionali e tutela per i clienti.

Differenza tra consulente finanziario indipendente e dipendente

Nel panorama della consulenza finanziaria esistono due principali figure professionali:

Il consulente finanziario dipendente:

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  • Riceve uno stipendio fisso più commissioni sulle vendite
  • Ha accesso a supporto aziendale e risorse della società
  • Deve raggiungere obiettivi commerciali definiti dall’azienda

Il consulente finanziario indipendente:

  • Opera in modo autonomo e indipendente
  • Può consigliare prodotti finanziari di qualsiasi emittente
  • Viene remunerato direttamente dai clienti con parcelle concordate
  • Gode di maggiore libertà nella scelta delle strategie di investimento
  • Non ha vincoli commerciali con specifiche società

Cosa fa un consulente finanziario: principali responsabilità

Comprendere cosa fa un consulente finanziario nella sua quotidianità è fondamentale per chi desidera intraprendere questa carriera. Le responsabilità di questo professionista si articolano in diverse aree interconnesse, tutte orientate a garantire il massimo valore per i clienti.

L’analisi della situazione finanziaria dei clienti rappresenta il punto di partenza fondamentale del lavoro del consulente finanziario. Questa fase inizia con un’approfondita raccolta di informazioni sulla situazione patrimoniale, reddituale e familiare del cliente. Il consulente finanziario esamina entrate, uscite, investimenti esistenti, debiti, polizze assicurative e ogni altro aspetto rilevante della situazione economica. Quest’analisi include anche la comprensione degli obiettivi finanziari del cliente, della sua propensione al rischio e dell’orizzonte temporale dei suoi investimenti.

La pianificazione degli investimenti costituisce il cuore dell’attività del consulente finanziario. Sulla base dell’analisi iniziale, il professionista sviluppa una strategia personalizzata che tiene conto di molteplici fattori. Questa fase richiede una profonda conoscenza dei mercati finanziari e la capacità di costruire portafogli diversificati che bilancino rischio e rendimento. Il consulente deve anche considerare aspetti come la fiscalità, i costi di gestione e la liquidità necessaria per eventuali imprevisti.

Nel cosa fa un consulente finanziario rientra anche la gestione del portafoglio, un’attività continuativa che richiede monitoraggio costante e aggiustamenti periodici. Il consulente finanziario monitora l’andamento degli investimenti, valuta la necessità di ribilanciamenti e adatta la strategia in base ai cambiamenti del mercato o della situazione personale del cliente. Questa attività include l’analisi delle performance, la valutazione dei rischi emergenti e l’identificazione di nuove opportunità di investimento.

La consulenza su prodotti finanziari e assicurativi completa il quadro delle responsabilità quotidiane di questa figura professionale. Il consulente finanziario deve mantenersi costantemente aggiornato sulle caratteristiche e le opportunità offerte dai diversi strumenti finanziari disponibili sul mercato. Questo include fondi comuni, ETF, obbligazioni, azioni, prodotti strutturati e soluzioni assicurative. La capacità di selezionare i prodotti più adatti alle esigenze specifiche di ogni cliente è cruciale per il successo della consulenza.

Oltre a queste attività principali, il consulente finanziario svolge un importante ruolo educativo nei confronti dei clienti. Dedica tempo a spiegare le strategie proposte, i rischi associati e le motivazioni dietro ogni scelta di investimento. Questa componente didattica è fondamentale per costruire una relazione di fiducia duratura e per permettere ai clienti di prendere decisioni consapevoli.

Il consulente finanziario deve anche gestire gli aspetti amministrativi e documentali della sua attività, assicurandosi di rispettare tutte le normative vigenti e di mantenere una documentazione accurata delle consulenze fornite e delle operazioni effettuate. Questo include la preparazione di report periodici per i clienti, l’aggiornamento dei documenti normativi e la gestione della compliance.

La giornata tipo di un consulente finanziario include quindi incontri con i clienti, analisi di mercato, aggiornamento professionale, gestione documentale e comunicazione continua con gli stakeholder.

Come diventare consulente finanziario

Il percorso per diventare consulente finanziario richiede una preparazione accurata e il rispetto di specifici requisiti normativi. Vediamo nel dettaglio tutti i passaggi necessari per intraprendere questa professione.

Percorso di studi consigliato

Per diventare consulente finanziario è necessario possedere una solida formazione accademica. Il percorso di studi ideale include una laurea triennale o magistrale in discipline economiche. Le più indicate sono Economia Aziendale, Scienze Bancarie e Finanziarie, Finanza o Scienze Economiche. Sebbene non sia obbligatoria una laurea specifica, una formazione in ambito economico-finanziario fornisce le basi teoriche fondamentali per la professione. Molti consulenti scelgono di completare la loro formazione con master specialistici in Financial Planning o Wealth Management.

Requisiti legali e certificazioni necessarie

Per esercitare la professione di consulente finanziario in Italia, esistono diversi requisiti fondamentali da soddisfare. Innanzitutto, è necessario il possesso del diploma di scuola secondaria superiore o titolo di studio equivalente. È richiesta la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’UE, oltre al godimento dei diritti civili. Il candidato non deve aver riportato condanne penali rilevanti né avere procedimenti penali pendenti. Inoltre, non deve essere stato sottoposto a misure di prevenzione.

Iscrizione all’albo professionale

L’iscrizione all’Albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF) rappresenta un passaggio obbligatorio per esercitare la professione. L’albo si articola in tre sezioni distinte: consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, consulenti finanziari autonomi e società di consulenza finanziaria. Il processo di iscrizione richiede diversi passaggi: si parte dalla verifica dei requisiti di onorabilità, si prosegue con il superamento dell’esame di abilitazione e la presentazione della domanda di iscrizione. È necessario poi provvedere al pagamento della tassa di iscrizione e alla stipula di un’assicurazione professionale obbligatoria.

Esame di abilitazione

L’esame di abilitazione rappresenta uno snodo cruciale nel percorso per diventare consulente finanziario. La prova valutativa consiste in una prova scritta composta da 60 quesiti a risposta multipla, da completare in 85 minuti.

Le domande vertono su diverse materie: diritto del mercato finanziario, disciplina dell’attività di consulente finanziario, nozioni di matematica finanziaria e economia del mercato finanziario, nozioni di diritto privato e commerciale, oltre a elementi di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario. Per superare l’esame è necessario rispondere correttamente ad almeno l’80% delle domande.

Dopo il superamento dell’esame, il candidato ha 12 mesi di tempo per completare l’iscrizione all’albo. In questo periodo, è necessario iniziare un periodo di pratica professionale o affiliarsi a un intermediario autorizzato.

Un aspetto fondamentale della professione è l’aggiornamento professionale continuo: il consulente finanziario deve infatti partecipare regolarmente a corsi di aggiornamento, rispettare il codice deontologico, mantenere attiva l’assicurazione professionale e versare il contributo annuale all’OCF.

Questo percorso, sebbene impegnativo, apre le porte a una professione stimolante e in continua evoluzione. Il consulente finanziario, una volta abilitato, può scegliere di operare come dipendente di un istituto finanziario o come professionista indipendente, costruendo progressivamente il proprio portafoglio clienti e la propria reputazione nel settore.

Le principali competenze di un consulente finanziario

Per comprendere appieno cosa fa un consulente finanziario e svolgere efficacemente questa professione, è necessario sviluppare un articolato set di competenze che vanno ben oltre la semplice conoscenza dei mercati finanziari.

La conoscenza approfondita dei mercati finanziari rappresenta il fondamento tecnico della professione. Il consulente finanziario deve padroneggiare l’analisi degli strumenti finanziari, comprendere le dinamiche macroeconomiche e saper interpretare gli indicatori di mercato. Questa competenza include la capacità di gestione del rischio e delle opportunità, l’analisi dei trend di mercato e la comprensione dell’impatto di eventi globali sugli investimenti.

Le competenze analitiche e matematiche sono altrettanto cruciali. Questo professionista deve saper analizzare dati complessi, effettuare proiezioni finanziarie e costruire modelli di pianificazione patrimoniale. La padronanza della matematica finanziaria e delle tecniche di valutazione degli investimenti è essenziale per sviluppare strategie efficaci e misurare i risultati ottenuti.

La competenza normativa e fiscale è altrettanto importante: il consulente finanziario deve mantenersi costantemente aggiornato sulle normative del settore, comprendere gli aspetti fiscali degli investimenti e saper navigare nel complesso panorama regolamentare. Questa conoscenza è fondamentale per garantire la conformità delle operazioni e ottimizzare il trattamento fiscale degli investimenti dei clienti.

Le capacità comunicative e relazionali sono determinanti per il successo nella professione. Il consulente deve saper tradurre concetti finanziari complessi in termini comprensibili, ascoltare attivamente le esigenze dei clienti e costruire relazioni di fiducia durature. La capacità di gestire le emozioni dei clienti, soprattutto nei momenti di volatilità dei mercati, è una competenza cruciale che distingue un consulente eccellente.

L’etica professionale e l’integrità rappresentano il fondamento su cui si costruisce la credibilità del consulente finanziario. La capacità di anteporre sempre gli interessi del cliente, mantenere la massima trasparenza e gestire con riservatezza le informazioni sensibili sono elementi imprescindibili della professione.

Nel contesto attuale, anche le competenze digitali sono diventate essenziali. Il consulente deve saper utilizzare piattaforme di analisi finanziaria, strumenti di gestione del portafoglio e tecnologie di comunicazione digitale. La capacità di comprendere e sfruttare le innovazioni del fintech è sempre più rilevante per offrire un servizio all’avanguardia.

Infine, la capacità di apprendimento continuo e l’adattabilità sono fondamentali in un settore in rapida evoluzione. Il consulente finanziario deve essere costantemente aggiornato sulle nuove tendenze di mercato, sui prodotti finanziari innovativi e sulle evoluzioni normative. La curiosità intellettuale e la disponibilità a mettersi continuamente in discussione sono caratteristiche essenziali per mantenere un alto livello di professionalità nel tempo.

Consulente finanziario stipendio

La domanda su quanto guadagna un consulente finanziario è tra le più frequenti per chi si avvicina a questa professione. La retribuzione in questo settore può variare significativamente in base a diversi fattori, rendendo il quadro retributivo particolarmente articolato.

Stipendio medio iniziale

Un consulente finanziario alle prime armi, nei primi 12-24 mesi di attività, può aspettarsi una retribuzione che oscilla mediamente tra i 24.000 e i 30.000 euro annui lordi. In questa fase iniziale, spesso denominata “junior”, il guadagno deriva principalmente da una componente fissa di base, integrata da commissioni sulle vendite dei prodotti finanziari. È importante sottolineare che questo periodo rappresenta una fase di apprendimento e costruzione del proprio portafoglio clienti.

Evoluzione della retribuzione

Con l’aumentare dell’esperienza e del portafoglio clienti gestito, la retribuzione di un consulente finanziario cresce significativamente. Dopo 3-5 anni di attività, un professionista “senior” può raggiungere guadagni compresi tra i 45.000 e i 70.000 euro annui. I consulenti più affermati, con un’esperienza decennale e un solido portafoglio clienti, possono superare facilmente i 100.000 euro annui, arrivando in alcuni casi a guadagni molto più elevati.

Fattori che influenzano il guadagno

La retribuzione di un consulente finanziario è influenzata da numerosi elementi.

  • Il volume del patrimonio gestito rappresenta il fattore principale: maggiore è il capitale amministrato, più alte sono le commissioni generate. La capacità di acquisire e mantenere clienti di elevato standing è fondamentale
  • la tipologia di prodotti finanziari proposti incide significativamente sui guadagni, così come la performance degli investimenti gestiti e la fidelizzazione della clientela
  • La localizzazione geografica gioca un ruolo importante: i consulenti che operano nelle grandi città o in aree con alta concentrazione di ricchezza tendono ad avere opportunità di guadagno superiori.
  • L’appartenenza a network prestigiosi o a importanti istituti finanziari può garantire inoltre l’accesso a clientela di maggior valore.

Differenze tra libera professione e dipendente

Il modello di business scelto impatta significativamente sulla struttura retributiva. Un consulente finanziario dipendente di banca o società di investimento generalmente gode di maggiore stabilità iniziale, con uno stipendio base garantito più provvigioni. Il pacchetto retributivo spesso include benefit aziendali come assicurazione sanitaria, piano pensionistico integrativo e altri vantaggi contrattuali.

Il consulente finanziario indipendente, d’altra parte, deve costruirsi autonomamente il proprio business. Sebbene inizialmente questo percorso possa risultare più impegnativo, nel lungo termine può offrire maggiori potenzialità di guadagno. L’indipendente ha infatti la libertà di definire le proprie tariffe, scegliere i prodotti da proporre e gestire direttamente le relazioni con i clienti, senza vincoli aziendali.

La scelta tra le due modalità dipende spesso dalle caratteristiche personali del professionista: propensione al rischio, capacità imprenditoriali e obiettivi di carriera. Va considerato che il consulente indipendente deve sostenere costi fissi come l’affitto dell’ufficio, le spese amministrative e l’assicurazione professionale, aspetti che invece sono coperti dall’azienda nel caso del consulente dipendente.

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