Filosofia (TORINO)
Descrizione
Obiettivi formativi
Il corso di laurea magistrale in Filosofia dell'Università di Torino offre una preparazione avanzata sia in ambito teorico sia storico-filosofico. L'obiettivo è formare laureati con una profonda capacità di argomentazione e di analisi critica, in grado di inserirsi nella ricerca, nell'insegnamento e in tutti quei settori (dalla consulenza etica alla comunicazione) dove il rigore concettuale e la flessibilità mentale sono requisiti fondamentali.
Piano di studi
Il corso si articola in tre curricula: Storia della filosofia, Filosofia teorica e Philosophy (in lingua inglese). Questa struttura permette di approfondire aree che vanno dalla filosofia morale e politica alla logica e filosofia della scienza, dall'estetica alla filosofia del linguaggio e della mente. La didattica privilegia la forma seminariale e la redazione di testi scritti per sviluppare le capacità comunicative e argomentative degli studenti.
Competenze acquisite
I laureati possiedono eccellenti abilità di analisi concettuale, problem solving e argomentazione. Sanno analizzare testi e problemi complessi, presentare le proprie tesi in modo chiaro e rigoroso e applicare le proprie competenze a contesti diversi. La formazione prepara non solo a carriere accademiche, ma anche a professioni legate all'etica applicata (bioetica, etica degli affari), alla comunicazione culturale e all'intersezione tra filosofia e scienze cognitive.
Sbocchi professionali
Impatto I.A.
L'Intelligenza Artificiale non è solo uno strumento per la filosofia (es. per l'analisi di testi), ma è diventata uno dei suoi oggetti di studio più urgenti e fecondi. La Filosofia dell'I.A.' si interroga su questioni fondamentali: una macchina può pensare o avere una coscienza? Qual è lo statuto etico degli agenti autonomi? Come possiamo garantire che un'I.A. superintelligente persegua obiettivi allineati con i valori umani (il problema dell'AI alignment)? Quali sono le implicazioni epistemologiche ed esistenziali di un mondo co-abitato da intelligenze non umane?
Per il filosofo del futuro, l'opportunità è di essere al centro del dibattito più importante del nostro tempo, contribuendo a guidare lo sviluppo tecnologico in una direzione eticamente sostenibile e umanamente desiderabile. La sfida è enorme: richiede di unire il rigore dell'analisi concettuale con una solida comprensione dei principi tecnici dell'I.A. Il filosofo non può più permettersi di ignorare la tecnologia, ma deve diventarne un interlocutore critico e competente.
Diventa cruciale sviluppare competenze specifiche nel campo dell'etica dell'I.A., della filosofia della mente e delle scienze cognitive. Sarà necessario acquisire una alfabetizzazione computazionale di base per comprendere come funzionano gli algoritmi, quali sono i loro bias e i loro limiti. La capacità di applicare gli strumenti classici della filosofia (logica, ermeneutica, teoria dell'argomentazione) alle nuove sfide poste dall'I.A. sarà la competenza più preziosa.
Preparati al futuro
Lista di azioni prioritarie da iniziare a padroneggiare da subito per restare rilevante e competitivo.
Competenze da sviluppare
Etica dell'I.A. e AI alignment
Studiare a fondo il dibattito sull'allineamento dei valori dell'I.A. Leggere i testi fondamentali di autori come Nick Bostrom (Superintelligence) e Stuart Russell (Human Compatible). Analizzare i principi etici proposti da istituzioni e aziende.Filosofia della mente e delle scienze cognitive
Approfondire le teorie della coscienza, dell'intenzionalità e della cognizione per poter partecipare con cognizione di causa al dibattito sull'I.A. Leggere opere di autori come Daniel Dennett, Andy Clark e David Chalmers.Logica computazionale e teoria della computabilità
Rinfrescare e approfondire lo studio della logica formale, con unattenzione particolare ai suoi legami con l'informatica teorica (es. macchina di Turing, tesi di Church-Turing). Questo fornisce il linguaggio per comprendere i limiti formali dell'I.A.Routine di successo
Seguire il dibattito sulla governance dell'I.A.
Leggere i blog e i report di centri di ricerca dedicati all'etica e alla politica dell'I.A., come l'AI Now Institute, il Leverhulme Centre for the Future of Intelligence o il Future of Humanity Institute.'Fact-checking' filosofico di un articolo sull'I.A.
Prendere un articolo di giornale che parla di I.A. senziente o di altri temi caldi e analizzarlo criticamente, smontando le fallacie argomentative, le confusioni concettuali e le antropomorfizzazioni improprie.Esperienze utili
Partecipare a un comitato etico
Cercare un'esperienza, anche come osservatore, in un comitato etico (in ambito sanitario, di ricerca o aziendale) per vedere come i principi etici vengono applicati a casi concreti e complessi.Scrivere un saggio o un articolo divulgativo sull'etica dell'I.A.
Scegliere un tema specifico (es. il bias negli algoritmi, la responsabilità dei veicoli autonomi) e scrivere un'analisi chiara e argomentata. Pubblicarla su un blog o proporla a una rivista è un ottimo esercizio di filosofia pubblica.Dialogare con ingegneri e data scientist
Creare occasioni di confronto (es. partecipando a meetup o seminari interdisciplinari) con chi sviluppa l'I.A. nella pratica. Imparare a comunicare i concetti filosofici in modo che siano comprensibili e utili per loro è una competenza cruciale.Segnala un problema
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