Prima puntata per la rubrica #HRaColloquio con Corinna Parigini, Permanent Placement Specialist di Etjca Spa.
Etjca Spa è un’azienda nata nel 1999, oggi fra i primi 10 player del mercato, e si occupa di Risorse Umane. Garantisce ai suoi clienti soluzioni specifiche e personalizzate, offrendo una consulenza mirata sui vari aspetti legati al mondo del lavoro.
Corinna lavora da sempre nel mondo delle agenzie per il lavoro, dove si é appassionata alla Risorse Umane e ha sviluppato giorno dopo giorno la propria identità professionale. Possiede sia competenze nelle tecniche di selezione, che nella gestione di progetti tailor made. Il suo obiettivo professionale? Creare valore aggiunto per le persone attraverso le persone.
Corinna oggi ci lascia alcuni preziosi consigli su come farsi chiamare a colloquio, quali sono gli errori più comuni nella redazione di un curriculum e che cosa non bisogna mai omettere quando si scrive un CV.
Quali sono gli errori più comuni nella redazione di un curriculum?
Gli errori Cv più comuni che si possono fare nello scrivere un curriculum sono sicuramente quelli di omettere informazioni importanti che servono a chi fa selezione per identificare rapidamente il profilo del candidato oppure addirittura mentire su quelle informazioni, quindi inserire informazioni non veritiere. Dal mio punto di vista, un curriculum fatto bene contiene sicuramente le informazioni personali, quindi:
- Data di nascita che tende ad essere sempre più omessa dai cv
- Il domicilio e la città di residenza
- Competenze linguistiche, informatiche, gli studi effettuati e qualunque esperienza professionale. Anche un’esperienza breve che possa però essere funzionale a quello che è il percorso professionale che il candidato decide di intraprendere.
Sicuramente un curriculum ben fatto è un curriculum chiaro, semplice, sia a livello di forma che a livello di sostanza. Personalmente non apprezzo moltissimo soluzioni grafiche particolarmente creative, proprio perché la skill della creatività deve emergere ma nel contesto adeguato e di fronte al referente più appropriato.
Qual è il segreto per farsi chiamare a colloquio?
Il segreto per farsi chiamare ad un colloquio potrebbe essere quello di rispondere alle offerte di lavoro con cognizione di causa. Per cui è fondamentale leggere sempre il testo dell’annuncio dell’offerta di lavoro per la quale ci si candida. Ci si candida solo ed esclusivamente se si possiedono i requisiti necessari al ruolo e se si ha un effettivo interesse per quella posizione.
Dico questo perché chi fa selezione solitamente deve fare screening tra migliaia di CV che molto spesso vengono trasmessi senza alcuna consapevolezza perché non si è letto bene l’annuncio. Spesso non si possiedono le caratteristiche richieste all’interno dell’offerta e soprattutto non si ha un effettivo interesse per quel ruolo. Questi invii massivi di curriculum non fanno altro che complicare il nostro lavoro. Purtroppo ci costringono spesso a tagliare dal processo di selezione, quindi ad escludere, candidati idonei che hanno magari tutte le caratteristiche richieste e anche la motivazione proprio perché non siamo riusciti, all’interno della massa di curriculum pervenuti, ad identificarli nelle tempistiche utili all’evasione dell’ordine.
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CEO e co-fondatore di Jobiri, impresa innovativa che utilizza l’AI per facilitare l’inserimento lavorativo. Con oltre 15 anni di esperienza in management e leadership, Claudio è un esperto nella gestione aziendale e nelle tematiche di sviluppo organizzativo. La sua visione strategica e il suo impegno sociale fanno di lui un punto di riferimento nel settore.