Trovare lavoro non è facile. Ancora più difficile è trovare una posizione che ti piaccia e che ti entusiasmi, in un’azienda che abbia tutte le caratteristiche che desideri. Sei alla ricerca della perfetta posizione entry-level e quando finalmente la trovi, ecco il triste inconveniente: cercano un candidato con almeno due anni di esperienza.
Come neodiplomato, neolaureato o come qualcuno che sta cambiando completamente ambito lavorativo, ovviamente sei alla ricerca di una posizione entry-level con cui fare una prima esperienza. Ecco il paradosso: anche queste posizioni Entry-Level richiedono un minimo di esperienza lavorativa, anche se dovrebbero essere rivolte proprio a persone che non ne hanno! Quindi, perché esplicitare questo requisito?
Cos’è più importante per un’azienda?
In generale, la lista dei requisiti corrisponde ad una sorta di “lista dei desideri” del datore di lavoro. Di fatto, sta descrivendo il suo candidato ideale per quanto riguarda la personalità, le abilità, il percorso di studi e l’esperienza lavorativa che ha alle spalle. Solitamente questi requisiti sono intesi come qualcosa che “è preferibile avere” (nice-to-have), più che come una richiesta categorica (must-have). Un candidato viene infatti ritenuto qualificato o meno tenendo conto di tutte le sue caratteristiche, non solo in base a quanti anni di esperienza ha alle spalle. Cerca quindi di non lasciarti troppo intimidire.
Non pensarci due volte: se possiedi almeno l’80% dei requisiti, invia il tuo CV per questa posizione entry-level
Se la posizione ti piace, se pensi di poter svolgere un buon lavoro e possiedi buona parte delle caratteristiche richieste, candidati! In questo caso dovrai lavorare molto bene sulla tua lettera di presentazione, sul tuo curriculum e idealmente farti aiutare dal tuo network professionale per entrare in contatto con le persone che lavorano presso questa azienda.
È vero, spesso possedere o meno due anni di esperienza viene usato come espediente per scremare un po’ la lista dei candidati, soprattutto quando si ricevono moltissime candidature. Ma non preoccuparti, non è detta l’ultima parola! Se con la lettera di presentazione e il curriculum sei riuscito a trasmettere il tuo interesse per la posizione per cui ti stai candidando, le tue abilità e le tue conoscenze, hai buone possibilità di superare questa prima selezione e farti chiamare per un colloquio.
Anche lavori di gruppo e stage fanno parte del tuo bagaglio di esperienze
Tieni a mente che non sai cosa il tuo futuro datore di lavoro consideri come “esperienza”: tirocini, lavori (anche in ambiti diversi), progetti svolti durante l’università, ecc. Cerca però di essere realista: se non hai alcuna competenza o se gli anni richiesti sono nettamente superiori rispetto a quelli che hai maturato (per esempio richiedono 10 anni di esperienza quando tu ne hai solo uno), forse è meglio pensarci un attimo prima di dedicare il tuo tempo a questa candidatura.
In ogni caso, i selezionatori preferiranno contattare un candidato che trasmette passione e un sincero interesse per l’azienda, anche se possiede solo alcune delle caratteristiche richieste, piuttosto di un candidato con sufficiente esperienza ma che ha presentato un curriculum banale ed una lettera totalmente impersonale.
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Job Coach e Copywriter con grande esperienza nel settore lavoro e digital, Federica ha un background umanistico combinato a competenze tecniche di career advisory, marketing e comunicazione. Esperta di carriera e nello sviluppo di contenuti per fare scelte professionali vincenti, Federica è in grado di trasformare concetti complessi in messaggi chiari e utili per vivere la propria professionalità in maniera più appagante.