Dinamiche dei posti vacanti nel terzo trimestre 2025
Nel terzo trimestre 2025, l’Istat ha reso disponibili le stime preliminari del tasso di posti vacanti per le imprese con dipendenti nei settori dell’industria e dei servizi. Il monitoraggio riguarda sia il totale delle imprese sia il sottoinsieme di quelle con almeno 10 dipendenti, assicurando così una visione dettagliata e storica a partire dal 2016 (totale) e dal 2004 (imprese con almeno 10 addetti).
Secondo Istat, il tasso di posti vacanti destagionalizzato per tutte le imprese con dipendenti rimane stabile all’1,8%, invariato rispetto al trimestre precedente. Questa staticità sottolinea una continuità nel panorama occupazionale, nonostante le differenti dinamiche tra i due macrosettori economici analizzati.
Nel dettaglio, il settore industriale vede il tasso fermo all’1,7%, mentre i servizi registrano una leggera crescita di +0,1 punti percentuali, attestandosi all’1,9%. Tale differenza segnala come i servizi siano stati traino di una blanda crescita nella domanda di lavoro rispetto all’industria.
Approfondimenti sulle grandi imprese e confronto storico
Le imprese con almeno 10 dipendenti presentano nel terzo trimestre 2025 un tasso di posti vacanti stabile all’1,6%. Anche in questa fascia d’impresa si osserva una stabilità congiunturale rispetto al trimestre precedente, ribadendo il trend visto per il totale.
La suddivisione per settore evidenzia ancora una volta l’invarianza nell’industria e un lieve progresso dello 0,1% nei servizi. Questo consolidamento avviene in uno scenario storico in cui tali indicatori sono monitorati da oltre un decennio per le aziende più strutturate.
I dati Istat sono consultabili sotto forma di serie storica. Essi permettono così un’analisi di tendenza sulle fluttuazioni del mercato del lavoro italiano, individuando potenziali segnali anticipatori nelle dinamiche occupazionali.
Definizione e rilevanza del tasso di posti vacanti
I posti vacanti sono le posizioni lavorative retribuite, sia nuove sia esistenti ma attualmente o prossimamente libere, per le quali il datore di lavoro cerca attivamente personale fuori dal perimetro aziendale. La rilevazione fa riferimento alle ricerche aperte e non ancora concluse alla data di fine trimestre.
Il tasso di posti vacanti rappresenta il rapporto percentuale tra il numero di posti vacanti e la somma di questi con le posizioni lavorative occupate. Questo indicatore viene considerato dagli esperti uno strumento chiave per l’analisi del ciclo economico e del mercato del lavoro, poiché fornisce segnali anticipatori rispetto all’andamento delle occupazioni effettive.
L’Istat sottolinea come queste informazioni siano cruciali per leggere le trasformazioni della domanda di lavoro sia sul breve che sul medio periodo. L’analisi dettagliata dei flussi di posti vacanti aiuta a comprendere i settori che trainano la ricerca di forza lavoro e quelli che, invece, denotano maggiore stabilità o stagnazione.
Fonti, metodologia e prospettive future dei dati
Le stime diffuse derivano da due indagini complementari: la rilevazione mensile sulle grandi imprese (almeno 500 dipendenti) e la rilevazione trimestrale Vela (imprese fino a 499 dipendenti). Insieme, garantiscono una copertura esaustiva dei diversi segmenti del tessuto produttivo italiano, assicurando affidabilità alle statistiche pubblicate.
L’Istat avverte che queste stime sono preliminari e potranno essere soggette a revisione con la pubblicazione dell’11 dicembre 2025, data in cui saranno resi disponibili dati più completi relativi al terzo trimestre. Questo processo di aggiornamento rientra nella normale politica di revisione delle statistiche ufficiali.
Maggiori dettagli sulle fonti, sulle tecniche di raccolta e sulla metodologia di calcolo, inclusa la normativa e la politica di revisione adottata, sono disponibili nella nota metodologica Istat. Tale trasparenza consente a studiosi e cittadini di valutare la solidità e la qualità dell’informazione statistica fornita.
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