Accordo bilaterale Italia-Giappone: novità operative dal 1° aprile 2024
Dal 1° aprile 2024 è entrato ufficialmente in vigore l’Accordo sulla sicurezza sociale tra la Repubblica Italiana e il Giappone, segnando un passo fondamentale nelle relazioni bilaterali in materia di tutele previdenziali e contributive per i lavoratori che operano tra i due Paesi. Il quadro applicativo di questo importante accordo è stato dettagliatamente illustrato nella circolare INPS 27 marzo 2024, n. 52, che fornisce alle aziende e agli operatori del settore tutte le indicazioni normative per gestire in modo conforme i rapporti lavorativi transnazionali. L’accordo ha l’obiettivo di regolare i contributi previdenziali dei lavoratori che si spostano tra Italia e Giappone, evitando fenomeni di doppia imposizione contributiva e tutelando i diritti di sicurezza sociale delle persone direttamente coinvolte.
Nuove istruzioni INPS: obblighi contributivi e flussi UNIEMENS
Con la pubblicazione del messaggio INPS 12 novembre 2025, n. 3407, sono state diffuse istruzioni operative specifiche alle aziende interessate. Il documento si focalizza su due aspetti fondamentali: le modalità di assolvimento degli obblighi contributivi e la corretta esposizione dei dati nei flussi UNIEMENS quando si tratta di lavoratori distaccati in Italia con doppio contratto.
Il messaggio chiarisce come i datori di lavoro debbano uniformarsi alle disposizioni dell’accordo nel momento in cui hanno alle proprie dipendenze dipendenti distaccati dal Giappone, specialmente in presenza di contratti multipli, riducendo così possibili errori in fase di dichiarazione contributiva. Tutte le aziende italiane coinvolte nel processo di distacco devono attenersi scrupolosamente a queste nuove indicazioni per garantire la conformità legislativa ed evitare contestazioni future.
Focus sui lavoratori con doppio contratto e diritto all’esonero
Una delle principali novità operative riguarda i lavoratori distaccati in Italia da un datore di lavoro giapponese che, durante il periodo di distacco, stipulano un ulteriore contratto con una società italiana considerata filiale dell’azienda madre giapponese. In questa tipologia di rapporto, il dipendente è titolare contemporaneamente di due distinti contratti di lavoro e, di conseguenza, sorgono potenziali difficoltà in materia contributiva, rischiando la doppia imposizione previdenziale.
L’accordo prevede che in tali casi il lavoratore possa richiedere l’esonero dall’applicazione della legislazione previdenziale italiana non solo per il contratto giapponese, ma anche per il contratto firmato con l’azienda italiana durante il periodo di distacco. Tale diritto all’esonero, riconosciuto nell’ambito delle intese bilaterali, rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori e la corretta gestione contributiva delle imprese coinvolte.
Implicazioni pratiche per le aziende e prospettive future
L’introduzione e il chiarimento delle nuove regole comportano numerose implicazioni operative per le aziende italiane che fanno parte di gruppi multinazionali a capitale giapponese o hanno rapporti con attività nipponiche. Da adesso, è indispensabile un’attenta vigilanza sulle modalità di inserimento dei dati nei flussi informativi, la corretta elaborazione delle denunce UNIEMENS e sulla gestione delle richieste di esonero.
Per estendere il corretto adempimento agli operatori privati, INPS ha reso disponibili approfondimenti e strumenti sulla propria piattaforma e negli atti ufficiali, affinché la compliance sia totale sia a livello di obblighi contributivi sia di tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti nelle operazioni di distacco internazionale. Questa evoluzione normativa si inserisce in una cornice più ampia di accordi bilaterali che l’Italia sta perfezionando con altre nazioni in tema di sicurezza sociale, mirando a ridefinire standard e garantire uniformità nei trattamenti previdenziali transfrontalieri.
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